Reims: cosa vedere a piedi nella città dei re di Francia 2 o 3 giorni

la Cattedrale di Notre Dame a Reims

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Se avete deciso di trascorrere qualche giorno nella regione francese della Champagne, potrà tornarvi utile sapere cosa vedere a Reims, la città dei re.

Questa località, situata a circa 140 chilometri a nord-est di Parigi, è perfetta per essere esplorata a piedi in due o tre giorni.

Nonostante il centro storico sia stato quasi interamente ricostruito a seguito dei bombardamenti della Prima Guerra Mondiale, le rue pullulano di imponenti edifici sacri e sontuosi palazzi civili, tra cui si celano alcuni imperdibili siti patrimonio UNESCO.

Cosa vedere a piedi in 2 o 3 giorni a Reims: perché è conosciuta come la città dei re

Prima di scoprire cosa c’è da vedere a Reims, ritengo opportuno svelare perché, a questo celebre centro di produzione dello champagne, venga abitualmente accostato l’appellativo di città dei re.

I sovrani d’oltralpe, come è noto, alloggiavano altrove.

Eppure il legame che unisce la capitale della Gallia Belgica, Durocortorum (ovvero, fortezza rotonda), con la corona di Francia è antichissimo.

Tutto ebbe inizio quando re Clodoveo, primo re dei Franchi, la notte di Natale del 496 d.C. si convertì al Cristianesimo con i suoi circa 3.000 soldati.

Si narra che durante la cerimonia, officiata a Reims, una colomba scese dal cielo e consegnò al vescovo Remigio la Sacra Ampolla con l’olio santo per il battesimo.

L’evento fu interpretato come un segno di legittimità divina.

Clodoveo era il sovrano scelto da Dio e dunque nessuno avrebbe mai potuto mettere in discussione la sua supremazia sul popolo dei Franchi.

Per la valenza altamente simbolica che assunse la città grazie a questo prodigio, tutte le incoronazioni (tranne quella di Enrico IV, che si tenne ad Aquisgrana) si svolsero qui.

Pensate: le navate della maestosa cattedrale, fatta erigere nel punto esatto in cui Clodoveo ricevette il sacramento del battesimo, sono state attraversate da più trenta sovrani per circa mille anni.

Cosa vedere a Reims in 2 o 3 giorni: la Cattedrale di Notre Dame

Il monumento simbolo di Reims non può che essere la Cattedrale di Notre Dame, proclamata patrimonio UNESCO nel 1991.

La costruzione di questa maestosa chiesa gotica cominciò nel 1211 per terminare sul finire del Cinquecento.

Nel 1914 venne gravemente danneggiata dai fuochi tedeschi.

È soprattutto grazie al sostegno economico dell’imprenditore americano Rockfeller (a cui è intitolata una strada in prossimità della chiesa), che nel 1938 fu possibile riaprirla, al termine dei lavori di riqualificazione.

Il Presidente De Gaulle e il Cancelliere Adenauer nel 1962 scelsero la Cattedrale di Reims per sigillare la ritrovata riconciliazione tra la Francia e la Germania.

In occasione del quindicesimo centenario dal battesimo di Clodoveo nel 1996 inoltre, anche Papa Giovanni Paolo II giunse in città e visitò la Cattedrale.

Interni della Cattedrale di Reims: l’angelo col sorriso, Giovanna D’Arco e le vetrate di Chagall

Tra le circa 2.302 sculture che adornano la Cattedrale di Reims, ce n’è una dall’espressione alquanto enigmatica.

angelo con il sorriso sulla Cattedrale di Reims

Si tratta dell’angelo col sorriso, considerato da tutti i francesi un simbolo di rinascita e resilienza.

Durante la guerra la testa della statua si staccò e cadde a terra, spaccandosi in pezzi.

Oggi però, dopo un attenta attività di restauro, è tornata sul portale principale ed accoglie con il suo volto benevolo i numerosi visitatori.

Percorrendo la navata centrale, proprio come facevano i sovrani diretti verso l’incoronazione, vi imbatterete quasi immediatamente nella lapide che ricorda il battesimo di Clodoveo.

Sul lato sinistro invece, spicca la statua in bronzo di Giovanna D’Arco, con la sua armatura lucente.

Il 17 Luglio 1429 la pulzella d’Orléans scortò infatti personalmente Carlo VII fino a Reims, per l’incoronazione.

E che dire delle coloratissime vetrate che illuminano gli interni della cattedrale?

Mentre il magnifico fiore a sedici petali che decora il rosone della facciata principale con L’Ascensione è d’età medievale, la curiosa vetrata dello champagne, che illustra le fasi di produzione dell’omonima bevanda, risale al 1954.

E non è neanche l’unica decorazione ad essere stata aggiunta nel Novecento.

Nel 1971 Marc Chagall realizzò un capolavoro all’interno della Cattedrale di Reims.

la vetrata realizzata da Marc Chagall nella Cattedrale di Reims

Progettò tre vetrate che simboleggiano l’unione dell’Antico Testamento (a sinistra) e del Nuovo Testamento (a destra) nella figura di Gesù Cristo (al centro).

Altrettanto mirabili sono le nove vetrate ultimate da Imi Knoebel per la Cappella del Sacro Cuore (2011) e per la Cappella di Giovanna D’Arco (2015).

L’opera, donata dall’artista e dal governo tedesco in segno di pace dopo i tragici eventi del 1914, è stata ultimata assemblando più di 5.000 frammenti di vetro di colori diversi.

Reims: Palazzo del Tau e il tesoro dei re

Nonostante sia chiuso al pubblico per lavori di ristrutturazione e ampliamento (riaprirà nel 2025), Palazzo del Tau merita sicuramente di essere menzionato tra le cose da vedere a Reims.

Anch’esso del resto, è stato inserito nel prestigioso elenco dei siti patrimonio UNESCO.

Il nome deriva dalla forma della pianta dell’edificio, che ricorda la lettera tau dell’alfabeto greco.

Questo elegante palazzo, che fungeva da residenza dell’arcivescovo, subì diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli.

A partire dal 1972 è la sede di un museo che espone statue, arazzi e altri preziosi oggetti liturgici provenienti dalla vicina cattedrale.

Tra gli elementi più preziosi che compongono il cosiddetto tesoro dei re, figurano:

  • il Talismano di Carlo Magno, che contiene una reliquia della croce di Cristo;
  • il calice d’oro dell’incoronazione, giunto dall’antica Costantinopoli durante le Crociate;
  • il Reliquiario della Sacra Ampolla, adoperata durante le incoronazioni.

Basilica e Museo di Saint Remi a Reims

Il terzo ed ultimo edificio storico di Reims annesso nella World Eritage List dall’UNESCO è la Basilica di Saint Remi (San Remigio).

Custodisce le spoglie del vescovo che conferì il battesimo a Clodoveo.

Eretta nell’XI secolo e ampliata nella seconda metà del XII secolo, combina elementi decorativi dello stile romanico (come la navata) a tratti tipici del gotico (tra i quali, il coro).

Negli ambienti dell’antica e omonima abbazia, è stato allestito il Museo di Saint Remi.

Suddiviso in 17 sale, a loro volta distribuite su due livelli, consente di approfondire la figura del vescovo e della città di Reims.

Dopo una sosta nel chiostro, si ha modo di ammirare la sala capitolare e lo scalone d’onore settecentesco fino a raggiungere gli ambienti dedicati a Durocortorum, capitale della provincia belgica in età gallo-romana.

Al piano superiore, la sala degli arazzi introduce i visitatori alla seconda parte del percorso, che continua a far luce sul passato e sulla storia militare di Reims.

Cosa vedere a Reims: resti romani di Porta di Marte e del Criptoportico

L’arco di trionfo più largo (misura circa 30 metri) mai costruito in Francia si trova a Reims e prende il nome di Porta di Marte.

Si dice che a costruirla, in prossimità del tempio dedicato al dio della guerra, furono gli stessi cittadini, nel II secolo d.C.

Porta di Marte a Reims

Pare che così facendo, intendessero omaggiare i Romani, per aver dotato la regione di un reticolato di strade.

Accanto al Criptoportico, adoperato nel III secolo d.C. come granaio e rinvenuto nell’antico foro gallo-romano (oggi Place du Forum), è forse la testimonianza più evidente dell’antica Ducortorum.

Reims e l’Art Déco: Halles du Boulingrin e Biblioteca Carnegie

A soli 80 metri dalla Porta di Marte si trova un vivace mercato coperto, allestito in un edificio di Art Déco del 1929, Halles du Boulingrin.

Al 1928 invece risale l’inaugurazione della Biblioteca Carnegie (prende il nome dall’imprenditore americano che ne finanziò la costruzione).

È considerata il palazzo per eccellenza dell’Art Déco a Reims, poiché interamente arredato secondo il gusto tipico degli anni Venti.

Visitarla sarà come fare un viaggio indietro nel tempo!

Cosa vedere a Reims in 2 o 3 giorni: Museo della Resa e la fine della Seconda Guerra Mondiale

A Reims si trova uno dei luoghi più rappresentativi della storia europea del Novecento.

In una insospettabile aula, ricavata all’interno di un istituto scolastico nei pressi nella stazione ferroviaria, il 7 Maggio 1945 la Germania accettò la resa incondizionata imposta dagli alleati, ponendo dunque fine alla Seconda Guerra Mondiale.

Non vedete l’ora di saperne di più, vero? Nel racconto della mia esperienza presso il Museo della Resa di Reims, troverete tutte le informazioni utili ad effettuare la visita.

la storica Sala delle Mappe dove si firmò la fine della Seconda Guerra Mondiale

Cappella Foujita: un angolo di Giappone nel cuore della Champagne francese

Quella che dall’esterno appare come una piccola cappella in stile romanico, cela in realtà uno sbalorditivo ciclo di affreschi che unisce l’arte rinascimentale europea a quella nipponica.

La Cappella di Notre Dame de la Paix è stata costruita dal pittore Tsuguharu Foujita, in seguito alla sua conversione al Cristianesimo.

Lui stesso del resto, dispose di essere sepolto in questo piccolo edificio, consacrato nel 1966.

Cosa vedere a Reims in 2 o 3 giorni: l’incredibile storia di Madame Pommery e delle sue cantine di champagne

Non si può lasciare Reims senza aver visitato almeno una delle sue case produttrici di champagne. Durante il mio soggiorno ad esempio, ho avuto l’opportunità di esplorare le Cantine Pommery e ne sono rimasta completamente affascinata.

Dopo la scomparsa di Alexandre-Louis Pommery, fondatore dell’omonima Maison di champagne (1836), sua moglie prese in mano la completa gestione dell’azienda.

Jeanne-Alexandrine curò minuziosamente lo stile di comunicazione, il marchio e le relazioni pubbliche.

La sua visione era basata su un’etica che non ammetteva compromessi.

Nel 1863, quando le vendite erano ormai in costante aumento, Madame Pommery capì che le cantine della sua abitazione nel centro di Reims non sarebbero state più sufficienti.

La collina Sainte-Nicaise, all’epoca ai confini con la città, era disseminata di cave di gesso, scavate per estrarre il materiale utile a costruire le case di Reims.

Le avrebbe consentito di unire tutte le procedure di vinificazione in un solo luogo.

Oltre a piantare 25 ettari di vigne, Madame Pommery trasformò le 60 cave di gesso presenti sulla collina in cantine e realizzò 18 gallerie sotterranee per metterle in collegamento.

Il Domaine Pommery, che nel complesso si estende per ben 55 ettari, dal 2015 è patrimonio UNESCO.

Per gli edifici della tenuta scelse di convocare due architetti di Reims, Alphonse Gosset e Charles Gozier, chiedendo loro di ispirarsi allo stile neo-gotico elisabettiano.

In questo modo, avrebbe di sicuro fatto una buona impressione sui suoi tanti ospiti britannici, grandi consumatori di champagne.

Sul lato destro della tenuta, non potrete non notare la splendida Villa Demoiselle, realizzata nel 1906 dall’architetto Louis Sorel su commissione di Henry Vasnier, direttore dello champagne Pommery.

Gli attuali proprietari, i signori Vranken, nel 2008 hanno restaurato questo gioiello dell’architettura di inizio Novecento, valorizzandone gli elementi dell’Art Déco e dell’Art Nouveau, tipici di quel periodo.

Experiences Pommery: le cantine di Madame Pommery espongono capolavori di arte contemporanea

I visitatori vengono accolti nella Tinaia Carnot, originariamente destinata alla custodia delle botti e aperta al pubblico per la prima volta da Madame Pommery nel 1878.

Prende il nome dal Presidente francese Sadi Carnot, che vi fece visita nel 1891.

Sui 116 gradini che conducono alle cave sotterranee comincia la parte più immersiva del tour.

Con il nome di Expériences Pommery si indicano infatti le numerose installazioni di arte contemporanea allestite sulla grande scalinata, all’interno delle cantine e nelle gallerie.

la scalinata che conduce nei sotterranei delle cave Pommery a Reims

La mia discesa verso il basso ad esempio, è stata accompagnata dall’opera di luci, musica e colori dell’artista spagnolo Pablo Valbuena.

Una volta in profondità, si può ammirare il bassorilievo Les Maradeurs, eseguito nel 1882 direttamente nel gesso, con piccoli angeli intenti a giocare con l’uva nelle vigne.

Le gallerie che collegano le cave portano il nome delle città del mondo raggiunte dalla Maison Pommery: Manchester, Copenaghen, Stoccolma, Berlino, ma anche Milano, Venezia, New York e San Pietroburgo.

Al termine della visita sotterranea, un’ottima degustazione di champagne vi attende nell’enoteca al piano superiore.

Fasi di produzione dello champagne Pommery

La prima fase di produzione dello champagne Pommery è la vendemmia, che avviene dopo cento giorni dalla fioritura di Giugno.

Segue la pigiatura, durante la quale il mosto si estrae dagli acini e viene trasportato nella Tinaia dello Chef de Cave.

Il mosto riposa dalle 15 alle 24 ore nei tini. Si passa quindi ad introdurre i lieviti, così da avviare la prima fermentazione alcolica, che dura due settimane.

Si eliminano i lieviti (chiarificazione) e si passa all’assemblaggio, ovvero all’unione tra i vini della vendemmia in corso e quelli di riserva.

Durante il tiraggio, i vini assemblati vengono imbottigliati e portati in cantina per la seconda fermentazione.

Poiché le bottiglie sono chiuse, l’anidride carbonica resta imprigionata al loro interno creando l’effervescenza.

Grazie ad una temperatura costante di 10° C, le cantine di gesso garantiscono le condizioni migliori per consentire il pieno sviluppo degli aromi del vino.

Le bottiglie sono disposte su cavalletti per il remunage, un processo che fa scivolare i sedimenti presenti sul fondo verso i colli.

Durante la sboccatura, il collo della bottiglia viene immerso in una soluzione refrigerante a -25°C.

Al momento dell’apertura, il tappo di ghiaccio che imprigionava i sedimenti, è immediatamente espulso .

Si aggiunge uno sciroppo di dosaggio, che consente di ottenere il gusto desiderato.

Inserito il tappo di sughero con la sua gabbietta, la bottiglia riposa qualche mese nelle cantine, prima di essere pronta per il confezionamento.

Madame Pommery e l’invenzione del Brut

A Madame Pommery si riconosce anche il merito di aver inventato il Brut.

Lo champagne all’epoca era molto zuccherato e dunque veniva bevuto esclusivamente col dessert.

La coraggiosa imprenditrice chiese dunque a Damas Olivier, lo Chef de Cave, di creare una bevanda perfetta per essere sorseggiata in ogni occasione.

la prima bottiglia di Brut prodotta da Madame Pommery a Reims

Ed è così che nel 1874 fu prodotta la prima bottiglia di Brut (dal valore inestimabile, è visibile in una delle cave), oggi lo champagne in assoluto più venduto al mondo.

Vedere Reims con il City Pass o con il Pass Intermusées: cosa è incluso

L’Ufficio del Turismo di Reims ha predisposto un City Pass turistico della durata di 24, 48 o 72 ore.

Questa soluzione cumulativa, estesa anche al vicino comune di Epernay, consente di avere accesso gratuito al trasporto pubblico e di usufruire di una serie di scontistiche presso ristoranti e attrazioni turistiche locali.

Non è da confondere con il Pass Intermusées, il biglietto unico dal costo di 21 Euro, con il quale è possibile accedere illimitatamente per un anno a cinque dei musei comunali (incluse le mostre temporanee) di Reims.

Oltre a quelli già menzionati (Museo di San Remigio, Museo della Resa e Cappella Foujita), sono da intendersi compresi nel Pass Intermusées:

  • Museo di Belle Arti, chiuso dal 2019 e pronto a riaprire al pubblico nel 2026 con un percorso espositivo completamente rinnovato.
  • Hôtel Le Vergeur, edificio appartenente ad una famiglia borghese del XV secolo, che custodisce ricchi arredi e oggetti d’arte.
  • Fort de la Pompelle, memoriale della Prima Guerra Mondiale a 15 minuti dal centro di Reims, sede di un museo che ripercorre la storia di questo baluardo difensivo della città.

Il City Pass dal canto suo, non solo comprende l’accesso a tutti questi percorsi museali e a Palazzo del Tau, ma si stende anche a:

  • Museo dell’Automobile di Reims-Champagne, aperto nel 1985, vanta una collezione di più di 200 veicoli e moto d’epoca, nonché una collezione di 7.000 modellini.
  • Planetario di Reims, sotto la sua cupola grandi e piccini possono riscoprire pianeti e costellazioni in un’attività capace di appassionare tutta la famiglia.
  • Museo dell’Aeronautica locale, inaugurato nel 2012, ripercorre la storia e le imprese dell’aviazione francese.

A conti fatti dunque, l’offerta del Reims City Pass risulta più conveniente rispetto al Pass Intermusées, quantomeno per chi intende fermarsi in città per uno o due giorni.

Valutate voi stessi!

Dove dormire a Reims

L’albergo presso il quale ho alloggiato nella città dei re è il Novotel Suites Reims Centre. La mia esperienza nel complesso è stata positiva, dunque mi sento di consigliarlo per diversi motivi.

Innanzitutto, si trova in una posizione altamente strategica poiché dista solo 300 metri dalla stazione ferroviaria di Reims, 150 metri dal Museo della Resa e 700 metri dalla Porta di Marte e dal centro città.

La struttura, completamente ristrutturata nel 2024, è arredata secondo uno stile moderno ma decisamente accogliente.

La colazione, servita al piano terra, è abbondante e molto variegata.

Le camere sono spaziose, luminose e dispongono di ogni comfort. Dall’aria condizionata all’asciugacapelli, passando per il frigorifero, la macchina per il caffè fino al forno a microonde.

I bagni sono due: il primo, situato all’ingresso, comprende il wc ed un piccolo lavandino mentre il secondo, decisamente più ampio, dispone di vasca da bagno, doccia, lavandino con set di cortesia.

Dove mangiare a Reims

Il centro di Reims è davvero ricchissimo di ristoranti, gastronomie e pasticcerie.

degustando champagne a Reims

Condivido volentieri i nomi di un paio di ristoranti di cui ho testato la cucina e di una graziosa pasticceria, che vi costringerà ad inserire una sosta imprevista nel programma di viaggio, quantomeno per un assaggio.

  • Brasserie de L’Excelsior, un’elegante struttura in Art Déco, situata nei pressi di Square Colbert, tra la stazione ferroviaria e Place Drouet d’Erlon. Oltre alla sala interna, dispone di un giardino ombreggiato e di una terrazza.
  • Brasserie du Boulingrin, istituita nel 1925 in un edificio a due piani esattamente dinanzi al celebre Halles du Boulingrin, sede del mercato coperto di Reims.

Se avete voglia di un dessert che renda davvero dolce la fine del pasto, raggiungete la pasticceria Fossier in Corso Jean-Baptiste Langlet (nelle vicinanze della Cattedrale di Reims).

Ogni cosa, a partire dall’insegna, è rigorosamente rosa.

Fondato nel 1796, Maison Fossier è il biscottificio più antico di Francia ed è celebre per il Biscuit Rose de Reims.

Dal color rosa cipria, si contraddistingue per la sua croccantezza: è perfetto per accompagnare un buon bicchiere di champagne!

Come arrivare a Reims e muoversi in città

Il modo più comodo e veloce per arrivare Reims dall’Italia è con un volo diretto in direzione di Parigi.

Una volta atterrati, potete scegliere se noleggiare un’automobile (utile per esplorare la regione della Champagne) oppure proseguire in treno (soluzione perfetta se volete soggiornare solo a Reims).

Dalla stazione ferroviaria dell’aeroporto Charles De Gaulle, dovete prendere il treno ad alta velocità fino a Champagne Ardenne e poi salire sul treno regionale fino alla stazione centrale di Reims (impiegherete un’ora e 40 minuti circa).

In alternativa, salite su uno dei treni ad alta velocità che partono dalla stazione parigina di Gare de l’Est ed in un’ora sarete a Reims.

La città, che può essere comodamente esplorata a piedi, dispone di una rete di autobus e tram in grado di offrire ampia copertura (tariffe, itinerari e biglietti sono consultabili su Grand Reims mobilités).

Cosa vedere vicino a Reims: Epernay e la strada più ricca del mondo

Il piccolo centro di Epernay, facilmente raggiungibile da Reims in macchina o in treno, contende alla città dei re il titolo di capitale della Champagne.

È qui che si trova la strada più ricca del mondo, un viale di circa un chilometro popolato dalle Maison più prestigiose del pianeta.

In realtà tuttavia, la vera ricchezza è nel sottosuolo.

Le bottiglie conservate sotto l’asfalto di Avenue du Champagne infatti, hanno un valore esorbitante, che supera quello di qualsiasi gioiello, auto da corsa o abito di alta sartoria.

la statua di Dom Perignon a Epernay nella Champagne francese

Fermatevi al Museo Archeologico Regionale dello Champagne (incluso nel Reims City Pass) per approfondire le antiche metodologie di lavorazione e di produzione della bevanda con le bollicine.

Prima di andar via, non dimenticate di scattare una foto ricordo con la statua di Dom Perignon, nei pressi dell’ingresso della Maison Möet & Chandon.

A differenza di quanto si è soliti pensare, il monaco cresciuto nel Seicento in questa regione, non inventò propriamente lo champagne ma si adoperò lungamente per migliorare la qualità del prodotto.

Ora che avete consultato il lungo elenco delle cose da vedere a Reims e nelle sue vicinanze, da dove vorreste cominciare?

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18 risposte

  1. Nonostante le nostre continue incursioni in Francia non abbiamo mai preso in considerazione Reims come tappa, pensando avesse poco da offrire e più di tutto, che fosse troppo caotica. Mi ricredo leggendo il tuo articolo, e spero di coprire presto le mie lacune in merito. La Cattedrale è straordinaria.

  2. Decisamente il Pommery è già una buona ragione per arrivare fino a Reims, ma ti dirò che mi hanno incuriosito tantissimo le vetrate della Cattedrale di Chagall e di Knoebel, il mix di antico e moderno è sempre stupefacente.

  3. Leggere questo articolo mi ha ricordato sensazioni parigine. La cattedrale è molto interessante e ricca di particolari, curioso l’angelo con il sorriso! Negli ultimi anni sono sempre più attratta dalla Francia e dalle sue innuemerevoli perle.

  4. L’esperienza nelle cantine di champagne di Madame Pommery rappresenta il tocco finale di un viaggio a Reims già di per sé molto ricco. La combinazione di storia vitivinicola, arte contemporanea e degustazioni guidate crea un’opportunità unica per i visitatori di conoscere una parte iconica della cultura francese.

  5. L’angelo che sorride! 😀 Bellino lui. Chissà cos`è che lo fa sorridere, che noi ancora non sappiamo! Ho cercato foto della cappella Foujita: immaersa nel verde! Che carina!

  6. In Francia mi sono già segnata almeno 10 cose da vedere, adesso ho l’undicesima. Raims non sapevo fosse così interessante, si scopre sempre qualcosa leggendo!

  7. Avevo sentito parlare di Reims ma mai come città dei Re. Molto interessante l’associazione simbolica.
    La Cattedrale sembra bellissima sia all’esterno con le statue da cercare, come quella dell’angelo con il sorriso, sia all’interno con quelle meravigliose vetrate e rosoni.
    Mi fionderei subito al mercato coperto o alla Biblioteca. Mi piacerebbe anche visitare la Cappella Foujita con il suo mix di stili.
    Ottimi anche i consigli su come spostarsi!

  8. Scopro leggendo il tuo articolo una città a cui non ho sinceramente mai dato molto peso, ma che in realtà è veramente ricca di cose da vedere. Dopo aver visto Rouen mi sto appassionando a queste città francesi che hanno molti tesori nascosti da scoprire!

  9. Reims sembra davvero perfetta per un week end, sapevo dello champagne ma vedo che c’è molto altro, solo la visita della cattedrale è stupefacente con le pitture di Chagall. Trovo comunque che le città francesi sono sempre molto piacevoli, ricche di storia e attrazioni da vedere, mi piace poi sempre sperimentare la cucina francese

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