Se avete dubbi circa l’esistenza di una destinazione dal fascino esotico a poca distanza dall’Italia, probabilmente vuol dire che è arrivato il momento di organizzare un viaggio in Turchia.
Culla di una storia millenaria, incrocio di popoli e culture, ponte tra Occidente e Oriente: queste sono sono alcune delle espressioni con cui viene comunemente connotata la terra del Bosforo e dei minareti.
La Turchia negli ultimi anni è riuscita a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama turistico mondiale.
Può contare su un’offerta vasta e diversificata che, grazie ad un patrimonio culturale, storico e architettonico di tutto rispetto, riesce ad accontentare tipologie di viaggiatori anche molto diverse.
Ciononostante, organizzare un viaggio fai da te nella patria dell’antica Anatolia può rivelarsi un’impresa tutt’altro che semplice.
Non fate l’errore di sottovalutare alcuni semplici ma importanti aspetti pratici, vi aiuteranno ad evitare sgradevoli sorprese.
Cosa sapere prima di un viaggio in Turchia: i documenti necessari
Tutti i cittadini dell’UE che decidono di visitare la Turchia per un periodo che non supera i 90 giorni, devono disporre della carta d’identità (per l’espatrio) o del passaporto, con una validità residua di almeno 5 mesi (chi arriva via terra da Azerbaigian, Iran, Iraq, Siria o Georgia invece, deve presentare obbligatoriamente il solo passaporto).
Il visto è richiesto esclusivamente per le vacanze dalla durata superiore a 90 giorni oppure in caso di viaggi con finalità diverse da quella turistica.
Prima di partire, vi consiglio di consultare l’unica fonte istituzionale in grado di fornire informazioni attendibili e aggiornate circa la mobilità internazionale: Viaggiare Sicuri. Al momento, a quanti scelgono di soggiornare in Turchia, viene suggerito di prestare attenzione nei luoghi affollati delle più note mete turistiche.
La stipula di un’assicurazione sanitaria, pur non essendo obbligatoria, è caldamente raccomandata.
Poiché la Turchia non fa parte dell’Unione Europea, la nostra tessera sanitaria all’interno dei suoi confini non ha alcun valore.
Ciò vuol dire che le spese sostenute per l’assistenza medica ricadono direttamente sui viaggiatori.
Affidarsi ad un professionista che sappia dare risposte chiare e concrete ai dubbi e alle paure che inevitabilmente sorgono in caso di imprevisti, soprattutto se di grave entità, può fare davvero la differenza.
Se non sapete come destreggiarvi nella giungla dell’offerta assicurativa, non esitate a contattarmi. Sono sicura che insieme troveremo la soluzione più giusta per le vostre esigenze.
Come arrivare in Turchia e come spostarsi durante il viaggio
Il modo più semplice e veloce per raggiungere la Turchia dall’Italia è prenotare un volo aereo diretto ad Istanbul.
Prima di scegliere quali tappe inserire nell’itinerario tuttavia, vi suggerisco di stabilire con quale mezzo di trasporto spostarsi dopo aver lasciato l’aeroporto.
La Turchia si estende per ben 783.562 chilometri quadrati ed Istanbul dista circa 500 chilometri da Pamukkale e più di 700 chilometri dalla Cappadocia, solo per citare due delle località più amate dai turisti.
Chi decide di noleggiare un’automobile ad esempio, potrebbe aver bisogno di individuare delle soste intermedie dove fermarsi per la notte o, in caso di viaggi in gruppo, stabilire turni di guida.
Quanti preferiscono sfruttare i voli interni invece, se da un lato si sentono profondamente attratti dalle tariffe vantaggiose ed i trasferimenti veloci, dall’altro devono fare i conti con la totale assenza di collegamenti diretti tra gli scali turchi minori.
Per farla breve, non esiste la possibilità di volare dalla Cappadocia a Smirne o viceversa, senza passare prima da Istanbul.
Viaggio in Turchia: voli interni e noleggio auto
Devo ammetterlo: questa è stata la fase più delicata dell’intera costruzione del mio viaggio in Turchia.
Prima ho fatto una stima dei costi e poi mi sono concentrata sull’impatto che, sia l’una che l’altra scelta, avrebbero avuto sulla mia personale modalità di approcciare le destinazioni.
Oltre a lasciarmi incantare da Istanbul per la seconda volta, erano almeno tre i desideri che intendevo assolutamente realizzare nei 12 giorni che avrei trascorso sul suolo turco.
Morivo dalla voglia di calpestare il soffice castello di cotone di Pamukkale, mi sentivo finalmente pronta a sorvolare in mongolfiera gli iconici camini delle fate della Cappadocia e non vedevo l’ora di ammirare da vicino l’antico sito archeologico di Efeso.
Per vivere in modo autentico ciascuna di queste quattro magnifiche mete, ho quindi scelto di usufruire dei voli interni per i trasferimenti a medio-lungo raggio e di noleggiare un’automobile per gli spostamenti in loco (con la sola eccezione di Istanbul, che può essere visitata comodamente a piedi).
Un consiglio: sempre più persone preferiscono muoversi a bordo degli autobus locali, decisamente più economici delle auto a noleggio.
Si tratta di mezzi che coprono diverse tratte a lunga percorrenza, sia di giorno che di notte, e impiegano anche fino a 9-10 ore per arrivare a destinazione.
Potrebbe rivelarsi una valida alternativa ai voli interni, per chi ha bisogno di ridurre ulteriormente le spese e non teme i viaggi lunghi.
Quando andare in Turchia e come vestirsi
Non voglio girarci troppo attorno: le mezze stagioni sono sicuramente i periodi migliori dal punto di vista meteorologico, per visitare la Turchia.
In primavera e in autunno il clima è mite sia ad Istanbul che lungo le coste dell’Egeo e del Mediterraneo, mentre le temperature sono più fresche in Cappadocia.
Nonostante questo, la maggior parte dei turisti affolla le località turche durante l’estate, quando il termometro è rovente e le piogge quasi del tutto assenti.
Se anche voi avete deciso di partire tra Giugno ed Agosto, ricordate di mettere in valigia abiti dai tessuti leggeri e traspiranti, calzature comode, un cappellino, occhiali da sole e un’abbondante scorta di crema solare.
Un foulard o una pashmina saranno necessari per entrare nelle moschee, mentre un paio di scarpe da trekking potranno farvi comodo per esplorare i camini delle fate in Cappadocia.
Questa regione, collocata nell’Anatolia Centrale, vi donerà un po’ di refrigerio dal caldo umido di Istanbul e quello secco di Smirne.
Qualora abbiate deciso di passarvi anche solo una notte, portate con voi una felpa o una giacca da indossare di primo mattino o dopo il tramonto, vi tornerà certamente utile.
Guidare in Turchia: come pagare il pedaggio
La rete stradale turca si presenta in buone condizioni ed i pedaggi, dove previsti, sono alquanto contenuti.
Se vi dovesse capitare di percorrere anche solo un breve tratto autostradale tuttavia, potrebbe non essere propriamente intuitivo capire come effettuare il pagamento.
I caselli infatti, non dispongono di casse automatiche o POS.
Ma allora, come si fa ad evitare di incorrere in sanzioni?
In Turchia esiste un sistema di pedaggio automatico (HGS, Hizli Geçis Sistemi), a cui devono attenersi anche le compagnie di autonoleggio.
Attraverso un adesivo con chip elettronico, l’eventuale attraversamento autostradale è immediatamente registrato.
Poi, al momento della restituzione del veicolo, l’importo viene automaticamente trattenuto dalla cauzione.
Altre informazioni utili per il viaggio: lingua, moneta, internet, biglietti cumulativi e letture consigliate
Uno degli scogli in cui potreste imbattervi durante il vostro viaggio in Turchia è quello della lingua.
Con mia grande sorpresa infatti, ho potuto constatare che di tanto in tanto, anche nelle zone molto turistiche, si fa fatica a trovare qualcuno che parli o quantomeno comprenda l’inglese.
In alcuni casi poi, mi è persino capitato di finire a parlare al telefono con amici o parenti dei miei interlocutori, chiamati a fare da interpreti.
Al di là dai singoli episodi, che ancora oggi ricordo come i momenti più divertenti del viaggio, in generale ho apprezzato molto la disponibilità e la gentilezza dei turchi, che non si sono mai tirati indietro dinanzi ad una richiesta o ad un’informazione, nonostante il notevole gap linguistico.
Pagamenti in Turchia: Euro o Lire Turche
In merito alla moneta locale, va detto che in Turchia si accettano solo pagamenti in contanti in Lire Turche e non in Euro.
D’altro canto i pagamenti elettronici, pur essendo ormai molto diffusi, non sono ancora consentiti dappertutto.
Per accedere ai parcheggi, ai bar e ai servizi igienici situati nei pressi delle moschee, dei siti archeologici o dei piccoli musei sarà infatti necessario disporre di Lire Turche.
Il mio consiglio è di cambiare di volta in volta piccole cifre, in modo da tenere sotto controllo le spese e non rischiare di tornare in Italia con banconote o monete inutilizzabili.
Connessione internet: attivare una eSIM in Turchia
Pur potendo contare sulla connessione WI-FI gratuita presso gli aeroporti, i ristoranti e gli alberghi turchi, sono contenta di aver attivato una eSIM prima della partenza.
Non volevo assolutamente ricorrere al costoso servizio di roaming dati del mio operatore telefonico né acquistare una SIM turca all’arrivo, rischiando di rimanere bloccata in fila per ore.
Così ho scelto la eSIM virtuale di Holafly.
Ho confrontato le tariffe e individuato quella più adatta alla durata del mio viaggio. Quindi, ho ricevuto su Whatsapp tutte le istruzioni per l’installazione (che avviene tramite un QR code).
Avere l’accesso illimitato ad internet, ad un prezzo bloccato e per l’intero viaggio, si è rivelato determinante durante gli spostamenti in automobile.
Non solo mi ha consentito di verificare frequentemente il percorso evitando di perdermi, ma mi ha messo anche nella condizione di poter sfruttare al massimo tutte le altre funzionalità dei miei dispositivi elettronici.
Visitare musei e siti archeologici in Turchia: acquistare il MuseumPass
I musei ed i siti archeologici turchi potrebbero rivelarsi la spesa più elevata del viaggio.
Se non volete arrivare ad indebitarvi con i vostri compagni d’avventura, il mio consiglio è di giocare d’anticipo.
Consultate il sito internet del Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia e date un’occhiata alle e-card disponibili.
Si chiamano MuseumPass e consistono in cinque soluzioni cumulative, che garantiscono l’accesso prioritario fino a 350 monumenti e luoghi storici, disseminati in tutto il territorio nazionale.
Sono organizzate per regioni:
- Istanbul e-card: comprende 13 musei ed ha una durata di 15 giorni dal primo utilizzo (Cisterna Basilica e Santa Sofia sono escluse);
- Cappadocia e-card: include 10 siti d’interesse storico e dura 3 giorni;
- Mediterranean e-card: raggruppa 40 musei e aree archeologiche (tra cui Hierapolis e Pamukkale);
- Egean e-card: oltre al sito di Efeso, consente di accedere ad altri 39 luoghi storici nell’arco di una settimana;
- Türkiye e-card: (quella che ho sottoscritto) è la e-card più completa poiché vi permetterà di visitare tutti e 350 i siti turchi in 15 giorni.
Acquistare il MuseumPass è la scelta perfetta per chi vuole risparmiare tempo e denaro.
Ciascuna di queste soluzioni combinate prevede l’ingresso immediato (dopo i controlli di rito a borse e zaini), annullando di fatto il pericolo di rimanere bloccati in lunghe file, per poi sentirsi dire che il pagamento in contanti è consentito solo in Lire Turche.
Libri da leggere prima di un viaggio in Turchia
Una delle modalità con cui amo accostarmi alle destinazioni che intendo visitare, è immergermi nella lettura di 3 o al massimo 4 libri che le raccontano.
Non sto parlando solo di guide di viaggio, di cui resto sempre una grande estimatrice, ma di romanzi, poesie e saggi, che scelgo sulla base di consigli, suggestioni o semplice curiosità.
Prima di partire per la Turchia ad esempio, ho letteralmente divorato:
- Istanbul (Einaudi), di Orhan Pamuk. L’autore, premio Nobel per la letteratura nel 2006, racconta e si racconta nella città in cui è nato e vissuto, delineando un ritratto sentito, accorato e struggente della capitale turca.
- Il divano di Istanbul (Sellerio Editore Palermo), di Alessandro Barbero. Il celebre storico italiano ripercorre in modo chiaro, semplice e avvincente la storia dell’Impero Ottomano attraverso le vicende, gli aneddoti, i personaggi storici che ne sono stati protagonisti.
- Rosso Istanbul (Mondadori), di Ferzan Ozpetek. La storia di un famoso regista turco che vive a Roma e rientra ad Istanbul, la sua città natale, s’intreccia con la vicenda personale di una donna che qui, cambierà per sempre la sua vita.
E voi, avete già iniziato a programmare il vostro prossimo viaggio in Turchia?
6 risposte
Ho letto, ahimè, la nuova nota di viaggiare sicuri, che al momento include anche Istambul, o per lo meno i suoi luoghi più affollati. Partendo dal fatto che ogni monumento della città attira migliaia di turisti al giorno, non sarei tranquilla. Ho in programma il viaggio a marzo, ma sto aspettando per prenotare i biglietti aerei, proprio per capire se peggiora la situazione o se posso provare a rischiare.
proprio alcuni giorni fa mi sono ripromessa per l’ennesima volta di visitare Istanbul, forse non è il momento migliore ma il desiderio rimane e le tue informazioni come sempre sono preziosissime. Trovo magnifica l’idea di immergersi nella destinazione leggendo dei libri, spesso lo faccio anche io. Rosso Istanbul ho visto il bellissimo film non sapevo ci fosse il romanzo.
Io ho letto prima il libro e poi ho visto il film. Sarò onesta: mi è piaciuto di più il romanzo.
Sono stata a Istanbul molte volte e ho visto quasi tutte le sue attrazioni che però adesso sono diventate carissime
Ho nel cassetto dei desideri il sogno di visitare la Cappadocia. Il tuo articolo è super ricco di informazioni, brava come sempre
Ti ringrazio.
Articolo dettagliato e ricco di spunti pratici per organizzare un viaggio in Turchia!
La descrizione delle tappe principali e i consigli su come muoversi, cosa vedere e come affrontare aspetti logistici come l’acquisto del MuseumPass o la gestione dei pedaggi autostradali sono davvero utilissimi.
Riguardo al periodo migliore per visitare la Turchia, le mezze stagioni sembrano ideali, ma mete come Istanbul o la Cappadocia potrebbero offrire un’atmosfera unica e magica durante i mesi più freddi. È una destinazione consigliata anche in questa stagione?