Visita al Castello Estense di Ferrara

il Castello Estense di Ferrara

Indice dei Contenuti

Se state programmando una gita a Ferrara, dovete assolutamente inserire nel vostro programma di viaggio una visita al Castello Estense, simbolo indiscusso della città emiliana.

La fortezza si staglia in pieno centro e costituisce un punto di riferimento per cittadini e turisti, che la ammirano attoniti in tutta la sua austera imponenza.

Pensate: Ferrara è finita per ben due volte nel prestigioso elenco dei siti patrimonio dell’umanità, definito dall’UNESCO. Prima nel 1995, quando fu incoronata Città del Rinascimento, grazie al suo meraviglioso centro storico.

Quindi nel 1999, quando toccò al territorio del delta del Po e alle caratteristiche Delizie, ricevere l’importante riconoscimento.

Pronti a superare il ponte levatoio e varcare la soglia del castello, antica dimora degli Estensi? Andiamo!

Visita al Castello Estense di Ferrara: brevi cenni storici

Non tutti sanno che il Castello di Ferrara è detto anche di San Michele, dal nome dell’arcangelo guerriero che la Chiesa celebra il 29 Settembre, giorno della costruzione del maniero, nell’anno 1385.

Fu Niccolò II d’Este a commissionare l’opera a Bartolino da Novara, ritenendo fondamentale dotarsi di una struttura salda e resistente, per difendere la sua famiglia dai tumulti popolari.

In seguito la corte estense decise di trasferirvisi, operando una serie di modifiche strutturali che trasformarono il baluardo difensivo in una elegante residenza nobiliare.

Nel 1597, dopo che Alfonso II morì senza lasciare alcun erede, Ferrara finì nelle mani dello Stato della Chiesa ed il castello perse la sua centralità.

Recentemente tuttavia, la fortezza è gloriosamente rinata, non una ma ben due volte.

La prima nel 2006, quando Gae Aulenti inaugurò un nuovo percorso museale che rese accessibili ai visitatori ben 42 sale interne.

La seconda nel 2012, in seguito al terremoto che ne danneggiò gravemente alcune parti. Dopo imponenti lavori di restauro, finalmente l’antica dimora potè riaprire alle visite.

esterni del Castello Estense di Ferrara

Castello Estense di Ferrara: il percorso di visita

La prima parte del percorso di visita del Castello Estense è volta ad illustrare il legame che intercorre tra i principali esponenti della famiglia e la città di Ferrara.

Qui è possibile ammirare anche uno splendido modellino della fortezza, realizzato da Gae Aulenti e molto apprezzato, soprattutto dai più piccoli.

Preparatevi perché, dopo una fugace visita alle cucine ducali, è il momento di scendere nelle piccole, buie e silenziose prigioni.

Le prigioni

Se i criminali comuni venivano condotti alle carceri cittadine, chi erano coloro che finivano rinchiusi in queste segrete?

È evidente che si trattava di personalità ritenute talmente pericolose da desiderarle vicine, così da controllarle meglio.

le prigioni del Castello Estense di Ferrara durante la mia visita

Proprio come accadde con Ugo Aldobrandino e Parisina Malatesta.

Quando Niccolò III scoprì la storia clandestina tra la sua seconda moglie ed il figlio nato dal primo matrimonio, prima li rinchiuse qui dentro e poi li fece decapitare.

La stessa sorte toccò a Giulio e Ferrante, rei di aver cercato di uccidere il loro stesso fratello, Alfonso I.

Mentre Ferrante morì dopo più di 30 anni dall’inizio della prigionia, Giulio venne graziato quando aveva ormai superato gli 80 anni di età, ovvero dopo mezzo secolo di reclusione.

Il Giardino degli Aranci

Lasciati i sotterranei, ci attende una piacevole passeggiata fino al Giardino degli Aranci, le cui origini risalirebbero all’arrivo di Eleonora d’Aragona al castello nel 1478, dopo il matrimonio con Ercole I.

Questa terrazza, affacciata sulle vie del centro, oggi è abbellita da piante di arance, poste ordinatamente all’interno di vasi.

È un vero tripudio di colori e profumi: impossibile non concedersi una sosta per scattare delle foto!

La Torre dei Leoni

Il Castello Estense è dotato di ben quattro Torri: Marchesana (a sud-est), di San Paolo (a sud-ovest), di Santa Caterina (a nord-ovest) ed infine la Torre dei Leoni (a nord-est).

Quest’ultima esisteva già cento anni prima della costruzione del castello e presidiava le mura della città, in prossimità della Porta del Leone.

All’epoca era una costruzione semplice e a pianta quadrata, poi trasformata in una rocca possente, dotata di un fossato e collegata alle mura cittadine tramite ponti levatoi.

Oggi costituisce uno dei punti panoramici più suggestivi di Ferrara poiché consente di godere di una splendida visuale sulla città a 360°.

Ci sono solo 120 gradini che vi separano dalla sua sommità, ve la sentite di percorrerli tutti?

visuale panoramica su Ferrara dalla Torre dei Leoni

La Saletta dei Veleni

A questo punto, il percorso di visita prosegue lungo una serie di stanze e saloni, caratterizzati da splendidi soffitti affrescati ed enormi specchi, che hanno destato subito la mia curiosità.

Fu la stessa Gae Aulenti a richiederne l’installazione, poiché nel Cinquecento questi ambienti costituivano il cosiddetto Appartamento dello Specchio.

Oggi sono invece noti come: Sala dell’Aurora, affrescata con le raffigurazioni delle quattro parti del giorno, Saletta dei Giochi e Salone dei Giochi, con scene di alcune delle attività ginniche tipiche dell’epoca romana e Saletta dei Veleni.

Pensate che in merito a quest’ultima stanza, nel 1926 venne indetto un concorso col fine di scegliere chi ne avrebbe curato le decorazioni.

Dal momento che nessuno era ancora riuscito a guadagnare i favori della Deputazione provinciale, si decise di richiamare da Milano, Carlo Parmeggiani.

Al pittore ferrarese fu chiesto di elaborare un progetto che celebrasse la grandezza del Paese, visibile ancora oggi.

La personificazione dell’Italia, che regge un fascio littorio, è affiancata dall’Esercito e dall’Agricoltura. Quindi spiccano le Arti, le Scienze, l’Industria e la Politica, quest’ultima impersonata da Italo Balbo, nativo proprio del ferrarese.

Come arrivare a Ferrara e dove parcheggiare

Se arrivate a Ferrara in treno, impiegherete circa 15-20 minuti per raggiungere il Castello Estense dalla stazione. Vi basterà percorrere prima Viale della Costituzione e poi Viale Cavour. Una valida alternativa sono i mezzi pubblici (autobus 6,9,11), con i quali occorreranno meno di dieci minuti per guadagnare l’ingresso della fortezza.

Qualora preferiate invece raggiungere la città in macchina, potrete parcheggiare gratuitamente presso Ex Mof, in Via Darsena, ad una decina di minuti a piedi dal castello.

Cosa vedere nei dintorni di Ferrara: Comacchio

La cittadina di Comacchio, che dista circa 50 chilometri da Ferrara, è una di quelle località dove si torna sempre volentieri.

Il centro abitato, caratterizzato da case basse e dai colori pastello, è attraversato da canali, a loro volta sovrastati da possenti e forti ponti.

Se non ci siete ancora stati, è arrivato il momento di farci un salto.

Ringrazio Giada per avermi accompagnato alla scoperta della storia gloriosa della città di Ferrara attraverso il suo monumento simbolo: il Castello Estense.

D’altronde, soltanto una guida competente, preparata ed attaccata al territorio può riuscire ad attualizzare, tramite i suoi racconti, le vicende appassionanti ed intricate della famiglia estense.

io e Giada nel Giardino degli Aranci

Se desiderate conoscere la sua attività di guida turistica e prenotare il vostro tour alla scoperta del territorio ferrarese, potete contattarla tramite il suo sito web: www.walkinemilia.com o sui profili Facebook e Instagram.

Ora però sono curiosa: siete già stati a Ferrara? Raccontatemi la vostra esperienza nei commenti.

Articoli consigliati

Vi siete mai chiesti quali sono le piazze più belle d’Italia? Fin dall’antichità, le piazze sono sempre state molto di più che semplici trovate urbanistiche.

Il tavolo attorno al quale il 7 Maggio 1945 alle ore 02:41 la Germania firmò la sua resa incondizionata, decretando così la fine della Seconda

Situata all’estremo sud ovest di Fuerteventura, la selvaggia Playa de Barlovento si trova sulla costa diametralmente opposta a quella della bianchissima Playa de Sotavento. Il

Ho varcato la soglia del maestoso Castello di Compiano, una fortezza che si erge a 500 metri di altezza sull’Appennino Parmense, in una domenica mattina

Durante il mio ultimo viaggio a Ibiza, ho individuato almeno 7 punti precisi, da cui è possibile ammirare altrettanti tramonti, assolutamente imperdibili. Non so voi,

Tra una visita alla Galleria degli Uffizi ed una cena a base di bistecca, vi è rimasta una mezza giornata libera e non sapete cosa

Indice dei Contenuti

Mi presento

Sono Libera Salcuni, consulente di comunicazione turistica e travel designer. Insieme possiamo valorizzare musei, destinazioni e itinerari culturali con strategie di comunicazione mirate, pensate su misura per far emergere la tua unicità e attrarre il pubblico giusto. 

Scopri come possiamo dare voce alla tua realtà e rendere la cultura più accessibile e coinvolgente

Condividi l'articolo
Facebook
X Twitter
LinkedIn
WhatsApp

10 risposte

  1. Purtroppo no, mai stata a Ferrara, però ho da parecchi anni il pallino del Castello Estense. Non so perché sono tanto affascinata da questa famiglia. Spero di poterci andare presto. 🙂

  2. Ci sono stata l’anno scorso nel periodo invernale e mi è piaciuto moltissimo! É un castello sontuoso e ricco di meravigliosi ambienti e di affreschi pregevoli! Ci tornerei ancora e ancora!

  3. Sono stata a Ferrara varie volte, e ho visto il castello dall’esterno ma per un motivo o per un altro non sono mai riuscita a visitarlo per bene, anche se mi incuriosisce molto. Dopo aver letto il tuo articolo, di più!

  4. Sono stata a Ferrara due volte nella mia vita, ma non ho mai visitato il Castello Estense. In compenso ho visitato Palazzo Schifanoia col suo straordinario Ciclo dei Mesi!

  5. Sono stata a Ferrara tantissimi anni fa e ne ho un ricordo vago. Ho riesumato scorci ed esperienze fatte in loco grazie al tuo articolo. Tra l’altro abbiamo scelto gli stessi scorci per farci scattare foto meravilgiose, che conservo gelosamente nell’album dei miei viaggi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *