Cosa vedere a Modena in un giorno: i luoghi imperdibili

l'imponente facciata di Palazzo Ducale a Modena

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State pensando di trascorrere un giorno a Modena ma non sapete ancora cosa valga la pena vedere nel centro storico della città, tagliato in due dalla Via Emilia?

Pur essendo alquanto compatto e raccolto infatti, il capoluogo cela tra le sue strette vie, le ampie piazze ed i sontuosi palazzi, alcuni luoghi imperdibili, che meritano assolutamente di essere ammirati di persona.

Un giorno a Modena: cosa vedere nella città del cibo, del belcanto e delle automobili

Se vi dovessi chiedere di definire Modena con tre parole, sono quasi certa che la maggior parte di voi direbbe: cibo, belcanto e automobili.

Ed effettivamente, avreste ragione.

La provincia di Modena vanta un numero davvero incredibile di prodotti DOP e IGP. Dall’aceto balsamico tradizionale al cotechino, passando per lo zampone e le amarene brusche, è una vera e propria eccellenza italiana nel settore agroalimentare.

E che dire del connubio musica e motori?

La storia di Modena s’intreccia con una lunghissima tradizionale musicale, teatrale ed operistica che da Orazio Vecchi, compositore d’età rinascimentale a cui è intitolato il liceo musicale cittadino, arriva a Luciano Pavarotti, il più amato tra i tenori della storia recente.

La città inoltre, è il cuore della cosiddetta Motor Valley, un’area in cui si attesta la presenza di alcune delle case automobilistiche più famose e blasonate del pianeta.

Mentre lo stabilimento inaugurato nel 1963 da Ferruccio Lamborghini rientra nei confini territoriali della vicina Bologna, Modena può vantare ben due luoghi di pellegrinaggio per gli amanti delle quattro ruote.

Oltre al museo cittadino, la vicina località di Maranello ospita l’unica fabbrica al mondo della Rossa, la celeberrima pista di Fiorano ed una collezione di auto e cimeli da brividi.

E se questo non fosse ancora sufficiente per convincervi ad inserirla come meta per la prossima gita fuori porta, sappiate che il suo centro storico dal 1997 annovera ben tre siti patrimonio UNESCO.

Scopriamoli insieme!

Cosa vedere a Modena in un giorno: Piazza Grande con il Duomo, la Ghirlandina e il Palazzo Comunale

Il cuore pulsante di Modena è sicuramente Piazza del Duomo, realizzata nel XII secolo e nota a tutti, fin dal Seicento, come Piazza Grande.

Costituisce la sede dei principali edifici cittadini, ovvero il Duomo, a cui si affianca l’alta torre detta Ghirlandina ed il Palazzo Comunale.

In passato ha ospitato le vivaci contrattazioni del mercato ma è stata anche il luogo in cui venivano eseguite le torture, a danno di chi si era macchiato di crimini e reati.

Ne è testimone la Pietra Ringadora, che pare fosse adoperata per esporre i cadaveri rinvenuti nella zona e per punire pubblicamente quanti avessero contratto debiti.

Oggi accoglie cittadini e turisti che amano intrattenersi all’ombra del suo lungo porticato, sorseggiando un buon aperitivo o assistendo ad uno dei tanti eventi che qui, periodicamente hanno luogo.

Duomo di Modena: un vero tesoro dell’architettura medioevale

L’edificio più rappresentativo di Piazza Grande è indubbiamente il Duomo, i cui lavori cominciarono il 9 Giugno 1099.

I modenesi affidarono la costruzione della cattedrale all’architetto Lanfranco, mentre a Wiligelmo spettò la realizzazione di sorprendenti sculture.

Vi basterà collocarvi dinanzi al Portale Maggiore e osservare con attenzioni le decorazioni che definiscono lo stipite del portale.

il Duomo di Modena con il Portale Maggiore

All’interno di un tralcio intricato e avvolto su se stesso, si riconoscono figure umane e animali, in un groviglio che sembra riprodurre l’eterna lotta tra il bene e il male.

E che dire delle lastre che raffigurano alcuni tra gli episodi del libro biblico della Genesi?

Le quattro scene, collocate in diversi punti della facciata, illustrano con una magnifica potenza espressiva il Peccato Originale, la cacciata dall’Eden, l’uccisione di Abele ad opera del fratello Caino e l’arca di Noè.

La Porta dei Principi, ampiamente distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, omaggia la figura di San Geminiano, che liberò dal demonio la figlia dell’imperatore Gioviano.

La Porta della Pescheria (il cui nome deriva dalla presenza di una pescheria a poca distanza da qui) infine, ripropone i decori con soggetti vegetali e animali ma vi affianca il Ciclo dei Mesi e la storia di Artù.

Una curiosità: se per la costruzione del Duomo venne adoperato parte del materiale di Mutina, l’antica città romana, il merito della realizzazione dello splendido rosone di Porta Maggiore, come di molti altri elementi decorativi, spetta ai Maestri Campionesi.

Costoro, giunti a Modena da Campione, sul lago di Como, apportarono svariate modifiche sia alla cattedrale che alla vicina Ghirlandina.

All’interno del Duomo, oltre alla cripta, che custodisce le spoglie di San Geminiano, potrete ammirare:

  • l’Altare delle Satuine, di Michele da Firenze (1440-1441);
  • il Presepio, di Antonio Begarelli (1527);
  • la Pala di San Sebastiano, di Dosso Dossi (1518-1521).

Ghirlandina: la torre simbolo di Modena

Con i suoi 89 metri (poco meno della bolognese Torre degli Asinelli) e circa 200 gradini, la Ghirlandina troneggia elegante e maestosa su Piazza Duomo.

l'alta torre della Ghirlandina di Modena

Il simpatico appellativo con cui la torre civica di Modena è stata ribattezzata, andrebbe ricondotto alla leggiadria dei ricami della sua guglia, somiglianti a piccole ghirlande.

La sua costruzione cominciò attorno al 1160 ma fu tutt’altro che lineare. Il sesto piano infatti, venne innalzato solo nel 1261 mentre la cuspide ottagonale fu posta sulla sua sommità nel 1319.

A differenza del Duomo, che è visitabile gratuitamente, gli interni della Ghirlandina sono accessibili a pagamento (sul sito internet Visit Modena trovate tutte le informazioni su prezzi e orari).

Una curiosità: pare che le mura della torre custodissero il testo originale de La Secchia Rapita (di cui oggi è esposta una copia), il celebre poema eroicomico composto da Alessandro Tassoni nel 1621.

Palazzo Comunale tra le cose da vedere nel centro di Modena in un giorno

Il Palazzo Comunale di Modena è un complesso monumentale costituito da edifici costruiti, ristrutturati e riqualificati in fasi storiche diverse.

La Torre dell’Orologio, che risale al 1508 ed è sormontata da una cupola ottagonale, è sicuramente l’elemento architettonico di maggior spicco del palazzo.

Gli interni sono aperti alle visite, che si possono effettuare gratuitamente (solo nei giorni feriali, poiché la domenica e nei giorni festivi è previsto il pagamento di 2 Euro) e in autonomia, ma richiedono la prenotazione anticipata (maggiori informazioni sono disponibili sul sito internet di Visit Modena).

Avrete così modo di sostare qualche minuto all’interno del Camerino dei Confirmati, l’androne del 1770 che conserva La Secchia Rapita, portata qui dalla Ghirlandina.

Attraverserete la Sala del Fuoco, che prende il nome dal camino che scaldava i mercanti durante il freddo inverno.

Le sue pareti sono interamente affrescate con alcuni episodi della storia antica di Modena, commissionati a Nicolò dell’Abate dai Conservatori nel 1546.

Quindi giungerete nella Sala del Consiglio Vecchio, decorata con scene della vita di San Geminiano, dipinte da Vellani nel 1766 e nella Sala degli Arazzi, i cui dipinti celebrano invece la Pace di Costanza (1183).

Mercato Albinelli: il mercato coperto più grande di Modena

Cosa ci fa un edificio in stile liberty a due passi da Piazza Grande?

Ai primi del Novecento l’amministrazione comunale decise di costruire in quest’area un mercato coperto, inaugurato il 28 Ottobre 1931 e intitolato al sindaco Albinelli.

In questo modo, i venditori avrebbero avuto a disposizione l’acqua corrente, riuscendo così a garantire agli acquirenti delle misure igieniche decisamente più soddisfacenti.

Al centro della struttura, oggi occupata da botteghe che espongono nei loro bancali tutte le prelibatezze locali, spicca la fontana della fanciulla con il canestro di frutta.

Proclamato monumento di interesse nazionale nel 1990, oggi il Mercato Albinelli è quasi una tappa obbligata per quanti vogliono riscoprire le tradizioni enogastronomiche della città.

È aperto dal lunedì al sabato (dalle ore 07:00 alle ore 15:00) ed è accessibile liberamente.

Vi invito comunque a consultare il sito internet ufficiale, per prendere visione di aperture straordinarie ed eventi.

Palazzo Ducale: il trionfo del barocco a Modena

Piazza Roma, collegata alla vicina Piazza Grande da Via Farini, è dominata da un’imponente costruzione barocca, il Palazzo Ducale.

Fatta costruire da Francesco I d’Este nel 1634, è stata la residenza della famiglia estense fino al 1859.

Pensate: esattamente in questo punto confluivano i canali che attraversano la città di Modena, per poi unirsi in un unico corso d’acqua e immettersi nel fiume Po.

Grazie a delle piccole fontane che creano dei suggestivi giochi di specchi e di riflessi, questo aspetto del passato cittadino, oggi quasi interamente sconosciuto perché ricoperto dall’asfalto, in parte rivive davanti agli occhi dei turisti.

Dopo l’esilio degli Este, il palazzo finì nelle mani dei Savoia.

Nel Secondo Dopoguerra divenne dunque la sede dell’Accademia Militare, che si occupa della formazione degli ufficiali dell’esercito e dell’arma dei carabinieri.

la facciata barocca di Palazzo Ducale a Modena

Il Cortile d’Onore e alcuni tra gli ambienti interni tuttavia, sono visitabili a pagamento ed in compagnia di una guida, nelle giornate di sabato e domenica (se siete interessati, date un’occhiata al sito internet di Visit Modena).

Galleria Estense: uno scrigno di tesori all’interno del Palazzo dei Musei di Modena

Palazzo dei Musei fu fatto erigere da Francesco III d’Este nel 1764 come Albergo dei Poveri e trasformato da Ercole III d’Este in Albergo delle Arti.

Attualmente ospita diversi centri culturali della città, come: l’Archivio Storico del Comune di Modena, il Museo Lapidario Estense e la Biblioteca Estense universitaria.

Una menzione particolare tuttavia, la merita indubbiamente la Galleria Estense, istituita nel 1854 ma collocata all’interno di questo edificio solo quaranta anni dopo.

Accoglie una vasta collezione di quadri, sculture in marmo e terracotta, stampe, maioliche e monete appartenute alla famiglia degli Este.

Tra i capolavori esposti, non posso non annoverare: il Crocefisso di Guido Reni, la Madonna col Bambino del Correggio, il busto del duca Francesco I d’Este, opera del Bernini.

Consultate il sito internet della Galleria Estense per saperne di più sui biglietti e gli orari di apertura.

Museo della Figurina a Modena: il paradiso per collezionisti e appassionati

Chi di noi, durante l’infanzia, non ha trascorso interi pomeriggi a scambiare figurine con gli amici?

Se siete tra questi, vi consiglio di inserire nell’elenco delle cose da vedere in un giorno a Modena, il Museo della Figurina.

È stato inaugurato nel 2006 all’interno di Palazzo Santa Margherita, a due passi da Piazza Roma ed espone la vasta collezione che Giuseppe Panini (il padre di tutti gli album di figurine!) nel 1992 donò al Comune di Modena.

Oltre a figurine vere e proprie, il museo custodisce piccoli calendari, album, bolli chiudilettera, scatole di fiammiferi e giornali per ragazzi.

Date un’occhiata al sito internet del museo per organizzare al meglio una visita.

Teatro Comunale: tempio della lirica di Modena

Il Teatro Comunale di Modena dal 2007 è dedicato a Luciano Pavarotti.

L’edificio risale al 1838 e per realizzarlo, secondo il progetto di Vandelli, vennero abbattute diverse tra le costruzioni limitrofe.

Venne inaugurato il 3 Ottobre 1841 con l’Adelaide di Borgogna al Castello di Canossa di Alessandro Gandini.

La facciata è tipicamente neoclassica ed il soffitto è impreziosito da un lampadario, collocato qui nel 1887.

È possibile visitarne gli interni soltanto su prenotazione anticipata.

Cosa vedere a Modena: il Museo Ferrari

Volete stupire il vostro partner, tifosissimo della Rossa? Portatelo a vedere il Museo Ferrari di Modena, situato a soli 500 metri dalla stazione ferroviaria.

È stato realizzato nei pressi dell’abitazione della famiglia di Enzo, patron della casa automobilistica emiliana e ospita alcune delle vetture che hanno reso celebre il marchio in ogni angolo del mondo.

Se volete avere maggiori informazioni sul percorso di visita, date un’occhiata al mio articolo dedicato al Museo Ferrari.

Non vedrete l’ora di scoprire cosa si cela sotto quell’iconico tetto color Giallo Modena, visibile da diversi punti della città.

la casa natale di Enzo Ferrari oggi trasformata in museo

Casa Museo Pavarotti: cosa vedere fuori dal centro storico di Modena

A circa 8 chilometri dal centro storico si erge la Casa Museo Luciano Pavarotti.

È stata aperta alle visite nel 2017 all’interno della tenuta dove il Maestro trascorse gli ultimi anni della sua vita.

Custodisce oggetti, ricordi, cimeli e arredi che rivelano episodi noti e meno noti della sua vita professionale e personale.

Nulla infatti, è stato spostato dalla sua originale collocazione.

Consultate il racconto della mia visita alla Casa Museo Luciano Pavarotti prima di programmare il tour.

Come arrivare a Modena

Modena è facilmente raggiungibile in treno sia da Milano che da Bologna.

Il centro storico dista pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria, quindi questa potrebbe essere una valida opzione da valutare, se intendete visitare solo il nucleo più antico della città.

Chi preferisce spostarsi in macchina, dovrà invece lasciare l’auto nelle aree di parcheggio segnalate e muoversi a piedi (o con gli autobus, gestiti da SETA).

Adesso che avete tutte le informazioni utili per organizzare il vostro viaggio a Modena, non mi resta che chiedervi: quale, tra le tante cose da vedere in città, vi incuriosisce di più?

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Sono Libera Salcuni, consulente di comunicazione turistica e travel designer. Insieme possiamo valorizzare musei, destinazioni e itinerari culturali con strategie di comunicazione mirate, pensate su misura per far emergere la tua unicità e attrarre il pubblico giusto. 

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23 risposte

    1. Sicuramente parli della fontana di Piazza Roma, quella davanti all’Accademia Militare. Anche io ne sono rimasta affascinata, crea dei giochi di riflessi davvero notevoli

  1. Sono stata a Modena di passaggio e ho avuto modo di fermarmi solo per pranzo, degustando tra l’altro gli ottimi piatti del territorio. La passeggiata nel centro storico è stata breve ma già allora mi aveva intrigato per i suoi scorci deliziosi. Spero di tornare e di dedicare la visita ai suoi bellissimi musei.

  2. Sono capitata a Modena un po’ per caso, dopo aver accompagnato i miei al museo di Maranello. Era ora di pranzare, per cui abbiamo deciso di fare tappa a Modena, dove abbiamo passeggiato intorno alla piazza del Duomo (tra l’altro quel giorno c’era un bellissimo mercatino delle pulci). E poi non ci siamo persi la tappa al mercato Albinelli dove abbiamo comprato di tutto!

  3. Ebbene sì, pure io volevo “Stupire il mio partner” e così un paio di anni fa gli ho prenotato in segreto un finesettimana modenese sulle tracce della rossa e mentre eravamo lì non abbiamo mancato di fermarci a mangiare al mercato Albinelli che è stato uno dei posti che mi sono rimasti più impressi proprio perchè il vecchio mercato coperto è ancora un ottimo punto di aggregazione in città… e giuro che non lo dico solo perchè ci ho mangiato benissimo!

  4. Beccata in pieno… mai stata a Modena e non immaginavo tanta bellezza, arte e cultura! Sapere poi che c’è una torre che fa quasi concorrenza a quella di Bologna degli Asinelli, mi incuriosisce assai!

    1. Dato che al momento sulla Torre degli Asinelli non si può salire, effettivamente potresti approfittare della Ghirlandina così da ammirare Modena dall’alto.

  5. Mai stata a Modena, ma la trovo una città sicuramente da visitare a scoprire. Oltre alle varie attrazioni, come la torre, di sicuro non mi lascerò sfuggire il museo Ferrari!

  6. Nonostante non sia troppo lontana da casa non ci sono mai stata. Ho sempre cercato offerte per alloggi in città, dato che volevo raggiungerla in treno, ma non ho mai trovato l’occasione giusta. Mi sa che mi conviene alloggiare un po’ fuori e raggiungerla in auto!

    1. Ciao Eliana.Non c’è bisogno di noleggiare un auto se vuoi visitare solo il centro di Modena, che si gira a piedi. Puoi raggiungere Bologna e alloggiare qui, quindi andare a Modena in treno. La città si visita comodamente in un giorno.

  7. Non ho mai considerato Modena come una città da visitare, non saprei dirti perchè. Infatti, leggendo il tuo articolo, sono rimasta sorpresa di scoprire che ci sono tante cose da vedere. La inserisco subito nella mia lista di cose da fare!

  8. Grazie al tuo articolo ho scoperto che Modena è una città veramente interessante e che merita di essere vista. Spero di organizzare presto un viaggio per mettere in pratica i tuoi Preziosi consigli.

  9. Non sono ancora stata a Modena e con il tuo articolo ho scoperto che è una destinazione da programmare, interessanti vari aspetti: dall’arte, ai musei, latorre altissima, sicuramente mi piacerebbe

  10. Non sono ancora riuscita a visitare Modena nonostante mi intrighi parecchio e non è distante da casa: mi piacerebbe vederla in giornata ma dedicare anche un giorno ai suoi dintorni. Dici che in un weekend si può fare?

    1. Il mio consiglio è di selezionare quello che decidi di visitare, confrontare gli orari delle aperture e delle visite guidate e magari poi valutare in quanti giorni suddividere l’itinerario. Se ti occorrono ulteriori consigli, contattami pure.

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