Cipro: cosa vedere a Paphos

il castello medievale di Paphos

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Non è per nulla semplice definire cosa vedere a Paphos, la città simbolo della costa occidentale di Cipro.

Questo centro abitato, che si presenta suddiviso in due parti, l’una sfacciatamente turistica e l’altra più timidamente autentica, vanta numerosi monumenti e punti di interesse.

È indubbio che la presenza del secondo aeroporto più grande dell’isola (dopo quello di Larnaca), ha contribuito con una fortissima spinta al turismo locale.

La città che, secondo il mito, ha dato i natali alla dea Afrodite, è infatti facilmente raggiungibile dalle principali capitali europee, sia con le compagnie di bandiera che con quelle low cost.

Molti scoprono questa meta turistica quasi per caso ma, inevitabilmente travolti dalla sua sorprendente bellezza, decidono di tornare.

Curiosi di scoprire cosa rende Paphos così interessante? Cominciamo la nostra esplorazione!

Cosa vedere a Paphos: i luoghi imperdibili

Il numero di attrazioni che riuscirete a vedere a Paphos è direttamente proporzionale al numero dei giorni che intendete trascorrere in città.

Dovete sapere infatti che quella che vi apprestate a raggiungere è una località che vanta ben due siti archeologici tra i più importanti del Mediterraneo e che, per visitarli entrambi, impiegherete 4-5 ore.

Una tappa che non può assolutamente mancare in un viaggio a Paphos inoltre, è la costa che dalla città, si estende fino all’incontaminata Penisola di Akamas.

E come non menzionare infine, i luoghi cari ad Afrodite? Sarebbe un vero peccato non riuscire ad ammirarli e fotografarli di persona.

Quanti giorni restare a Paphos

Dal momento che in un giorno è impossibile riuscire a vedere anche solo la metà del patrimonio archeologico e naturalistico di Paphos, il mio consiglio è di restare in città almeno 3 giorni.

Considerando le distanze da percorrere ed il clima caldo che caratterizza la stagione estiva, vi suggerisco di alternare nell’arco della stessa giornata, un’attività culturale ad una passeggiata ed un tuffo in riva al mare.

A chiudere in bellezze le vostre escursioni giornaliere, ci penseranno poi le taverne locali, che sapranno tentarvi con gustosi manicaretti all’ora di cena.

Cosa vedere a Paphos: Tombe dei Re e sito archeologico di Kato Paphos

Non si può pensare a Paphos senza i suoi due luoghi simbolo: le Tombe dei Re e il sito archeologico di Kato Paphos.

Le prime costituiscono una delle necropoli più suggestive che io abbia mai scoperto durante i miei viaggi.

una delle Tombe dei Re a Paphos

Al contrario di quanto si possa pensare, non ospitano le spoglie di sovrani ma sono state definite reali, poiché la loro maestosità le rende affini alle imponenti tombe edificate dagli Antichi Egizi.

Anche il sito archeologico di Kato Paphos cela una curiosa particolarità.

Qui infatti, gli scavi hanno portato alla luce l’antica città, chiamata Nea Paphos, che quasi per uno scherzo del destino, in realtà vuol dire: Nuova Paphos.

Se volete conoscere nel dettaglio tutte le informazioni utili sullo svolgimento della visita, consultate il mio articolo, dedicato a:

Mi raccomando però, ricordate di portare con voi un cappellino ed una scorta d’acqua. I percorsi di visita sono totalmente scoperti ed il caldo, alquanto torrido.

Castello medievale di Paphos

Il castello di Paphos chiude simbolicamente ad ovest il molo cittadino, che si anima nelle ore serali, quando i ristoranti vista mare, si riempiono inevitabilmente di clienti affamati.

Fu costruito a metà del XIII secolo dai Lusignano e poi distrutto dai Veneziani nella seconda metà del Cinquecento, al fine di scongiurare un attacco da parte degli Ottomani.

Dal momento che il porto di Paphos costituiva una sorta di ponte tra Occidente ed Oriente, divenne ben presto fondamentale dotarlo di strutture fortificate.

Oggi il castello è accessibile ai visitatori, che possono raggiungerlo oltrepassando un piccolo ponte, che sovrasta l’antico fossato.

Dei tre livelli, il seminterrato, che durante la dominazione ottomana ospitava le prigioni, è chiuso ai turisti, i quali possono comunque muoversi liberamente tra il primo ed il secondo piano, collegati tramite una scalinata in pietra.

Il piano superiore è sicuramente la parte più interessante del castello poiché consente di godere di una vista senza pari, sulla città di Paphos e sulla sua baia.

Una curiosità: quando Paphos finì sotto il dominio britannico, il castello venne convertito in un deposito dove raccogliere il sale proveniente dal lago di Larnaca, perdendo così ogni valenza militare.

il castello di Paphos tra le cose da vedere in città

Cosa sapere prima della visita al Castello medievale di Paphos

L’unico modo per conoscere gli orari di apertura del Castello ed il costo del biglietto d’ingresso (al momento pari a 2,50 Euro) è raggiungere la fortezza e chiedere informazioni in merito, direttamente al custode.

Le guide di viaggio infatti, il più delle volte indicano l’orario di chiusura senza specificare quando è prevista l’ultima entrata.

Un consiglio: se amate le passeggiate all’aria aperta, vi consiglio di concludere la visita al Castello attraversando la panoramica Coastal Broadwalk.

Da qui, costeggiando il sito archeologico di Kato Pahos, vi condurrà fino a Lighthouse Beach.

Il percorso è di circa 1,8 chilometri e, in alcuni punti, offre la possibilità di accomodarsi, su alcune sedute, di fronte al mare.

Il momento migliore è indubbiamente il tramonto, che con i suoi colori illumina questo tratto di costa.

Cosa vedere a Paphos: il Santuario di Afrodite

Meno conosciuto dei due siti archeologici già citati, il Santuario di Afrodite costituisce uno dei principali luoghi dedicati alla dea greca, dell’intera Cipro.

Non a caso, è stato inserito nell’elenco dei beni patrimonio UNESCO.

Il sito archeologico di Palaepaphos e i suoi principali monumenti

Il Santuario si trova all’interno del sito archeologico di Palaepaphos, a ridosso della città di Kouklia, che dista una quindicina di chilometri da Paphos.

Secondo gli studiosi, già dal Neolitico questo territorio costituiva un importante centro religioso, dedicato al culto della Grande Dea.

Persino in seguito alla fondazione di Nea Paphos, nel IV secolo a.C., il Santuario dedicato alla dea Afrodite, continuò a costituire un punto di riferimento per tutta l’area sud-occidentale dell’isola.

Se con l’avvento del Cristianesimo, questa zona venne gradualmente abbandonata, in età medievale divenne il centro di controllo delle piantagioni di canna da zucchero, molto diffuse da queste parti.

Il Santuario costituisce indubbiamente il più importante monumento del sito, nonostante ne siano visibili soltanto alcuni resti.

Secondo gli storici era suddiviso essenzialmente in due parti. Sul lato meridionale si trovava il primo tempio della dea, quindi un enorme cortile e un secondo santuario, realizzato in età romana sul lato nord.

Un altro edificio che vale la pena menzionare è la Casa di Leda, una dimora romana del II-III secolo a.C., di cui resta uno splendido pavimento decorato con mosaici, che raffigura al centro il celebre mito di Leda e il cigno.

il mosaico di Leda e il cigno presso il museo del sito di Palaepaphos

Tuttavia, la costruzione meglio conservata dell’intero sito archeologico è l’antico centro amministrativo costruito dai Lusignano. Gli ambienti si affacciano su un ampio cortile scoperto e sono stati, solo in parte, trasformati in un museo.

È qui infatti che sono esposti molti dei reperti rinvenuti durante gli scavi, tra i quali spiccano: il già citato mosaico di Leda ed il cigno e la grande pietra scura, simbolo della dea, venerata nel mondo antico.

Un consiglio: nei pressi dell’ingresso del sito archeologico di Palaepaphos, si trova la Chiesa di Panagia Katholiki.

Chiesa di Panagia Katholiki

Il nucleo centrale risale probabilmente al XII secolo, a cui venne affiancata un’aggiunta sul lato ovest nel XVI secolo. Potete raggiungerla facilmente e gratuitamente, per scattare alcune foto.

Cosa sapere prima di visitare il Santuario di Afrodite

La visita al Santuario di Afrodite è inclusa nel biglietto d’ingresso al sito archeologico di Palaepaphos. Per prendere visione di costi ed orari di apertura, vi consiglio di consultare il sito del Dipartimento dell’Antichità di Cipro.

Si tratta di un’area archeologica ben diversa dalle Tombe dei Re e da Kato Paphos, perché quasi interamente costituita da ruderi.

I punti di interesse sono accompagnati da pannelli informativi piuttosto sbiaditi (in lingua greca, inglese e tedesca) e la visita al museo viene svolta in autonomia, senza la possibilità di usufruire di una guida.

Per raggiungere il Santuario di Afrodite dovete seguire la strada che da Paphos, procedendo verso sud per una quindicina di minuti, arriva al piccolo villaggio di Kouklia.

Il sito dispone di un parcheggio gratuito, non credo avrete difficoltà a trovare un posto disponibile.

Lo Scoglio di Afrodite

Lo Scoglio di Afrodite e l’omonima spiaggia dove, secondo il mito, la dea greca nacque dalla spuma del mare, distano circa 8 chilometri dal Santuario collocato nel sito di Palaepaphos.

le cornici installate presso lo scoglio di Afrodite

È la prima cosa che ciascun visitatore vuole vedere a Paphos al suo arrivo!

Se volete scoprire qual è il punto migliore per immortalare i celebri faraglioni e come raggiungerlo, date un’occhiata al mio articolo:

Sono certa che non faticherete molto ad innamorarvene!

Cosa vedere nei dintorni di Paphos: Limassol

La città di Limassol (o Lemesos) dista circa un’ora da Paphos ed è pertanto perfetta per essere inserita nel vostro itinerario di viaggio, come la meta di un’escursione da fare in giornata.

Una volta arrivati, potete lasciare l’auto nell’ampio parcheggio situato tra Limassol Marina Street e Kioproulouzate, così da cominciare la vostra passeggiata, addentrandovi nella Old Town.

murale nella Old Town di Limassol

Castello medievale di Limassol

Uno dei monumenti più rappresentativi di Limassol è il Castello medievale, costruito nel XIV secolo sulle rovine di una basilica paleocristiana (IV-VII secolo d.C.) e di una fortezza risalente al periodo bizantino (X-XI secolo d.C.).

A causa dei continui attacchi da parte di Genovesi e Mamelucchi, oltre che per gli eventi sismici che interessarono l’area nel corso dei secoli, il castello fu distrutto e ricostruito molte volte.

Gli ambienti del primo piano vennero trasformati in prigioni e mantennero questa funzione fino al 1950, quindi per l’intera durata della dominazione britannica.

Il castello fu poi dato in gestione al Dipartimento delle Antichità (che se ne occupa tutt’ora) e dal 1987 accoglie il Museo Medievale di Cipro (incluso nel biglietto d’ingresso, che può essere acquistato direttamente all’entrata).

Cattedrale di Agia Napa

Non potrete non notare questa imponente chiesa greco-ortodossa, edificata nel cuore di Limassol dall’architetto ateniese Papadakis, soltanto nel XIX secolo.

Gli interni sorprendono il visitatore con splendidi affreschi e dettagli preziosi, tra cui spicca l’icona di Gesù e gli apostoli, interamente rifinita a mano.

Grande Moschea di Limassol

La Grande Moschea di Limassol si trova nel cuore dell’antico quartiere turco, vicinissima sia al Castello medievale che al porto cittadino.

È stata realizzata nel XVI secolo ed è circondata da palme, oltre che da stretti vicoli popolati da bazar, dove potersi concedere un pò di shopping prima di rientrare a Paphos.

Lungomare di Molos

Il Lungomare di Molos è una lunga promenade affacciata sul mare e costituisce uno dei luoghi più frequentati di Limassol.

Alte palme, spazi verdi, piscinette colme d’acqua e passerelle di legno, rivelano appieno la vocazione turistica della città, che trova la sua massima espressione nella nuovissima e moderna area portuale, chiamata Limassol Marina.

il Lungomare di Molos a Limassol

D’altronde l’architetto francese che l’ha realizzata, Xavier Bohi, ha espressamente dichiarato di essersi ispirato a due delle località turistiche più chic del Mediterraneo: Saint Tropez e Montecarlo.

Dove mangiare a Paphos

Se la città di Paphos è stata, nel corso della storia, un vero e proprio ponte tra Occidente e Oriente, allora la sua cucina non può che essere il risultato di continue contaminazioni, tra la gastronomia greca da un lato e quella turca dall’altro.

Il centro abitato all’ora di cena è un tripudio di aromi e di profumi, che conquistano non solo turisti e visitatori ma anche i numerosissimi felini, che popolano il territorio.

Strofinando la coda tra tavoli e sedie, questi amorevoli gattini cercavano continuamente di conquistare le mie attenzioni, oltre a quelle degli altri commensali.

Hondros: la taverna più antica di Paphos

Se quello che desiderate è assaporare il gusto autentico della cucina locale, non potete non concedervi un pasto da Hondros.

È la taverna più antica di Paphos, inaugurata nel 1953 e gestita, ancora oggi, dalla stessa famiglia.

Il locale possiede un ampio dehors esterno, dal gusto spiccatamente accogliente. Nonostante sia uno dei ristoranti più ricercati della città, non ho mai dovuto attendere molto per un tavolo.

Questo perché il servizio è davvero efficiente e rapido, ma allo stesso riesce a mettere il cliente a suo agio e a farlo sentire quasi come a casa propria.

Tra i piatti presenti nel menu, io e il mio compagno di viaggio abbiamo ordinato calamari e polpo grigliati. Credetemi se vi dico che erano così buoni da sciogliersi in bocca!

cena da Hondros a Paphos

La taverna Hondros si trova lungo Apostolou Pavlou Avenue e dista poco meno di 300 metri dalla promenade del molo di Paphos.

È qui che si svolge la vita notturna della città, tra una bancarella di artigianato ed un cocktail vista mare.

The Three Little Pigs: dove gustare la carne migliore di Paphos

Se il nome di questa grill house prende spunto da una delle fiabe più conosciute dai bambini, sappiate che qui la cucina è presa tutt’altro che come un gioco infantile.

La taverna, dalle tonalità candide che strizzano l’occhio alle isole dell’Egeo, propone tutti i piatti più celebri della tradizione culinaria di questa parte del bacino del Mediterraneo.

Le porzioni sono decisamente abbondanti e saporite, il servizio cordiale ed i prezzi assolutamente abbordabili.

Qual è l’unico aspetto negativo?

A meno che non decidiate di anticipare l’orario di cena o di raggiungerlo a pranzo, non riuscirete a trovare neanche un posto libero.

Il ristorante si trova lungo Tombs of the Kings Avenue e dista circa 15 minuti a piedi dal cuore turistico della città, che potrete raggiungere con una passeggiata digestiva.

La Sardegna da Gino: assaporare la pizza italiana

Anche voi, come me, amate ripercorrere le vicende che hanno portato tanti italiani a trasferirsi all’estero, esportando la cucina tricolore?

Allora non potete non concedervi una cena presso la pizzeria La Sardegna da Gino.

La sala esterna, decorata con il riconoscibilissimo simbolo dei Quattro mori, è delimitata da una lunga coda di persone di ogni nazionalità, in attesa di gustare la celebre pizza di Gino, giunto a Cipro nel 1993.

A tal proposito, vi racconto un aneddoto curioso, che la dice lunga sulle diverse modalità di gustare la pizza nel mondo.

Quando il cameriere ha portato in tavola la mia Margherita e la Diavola per il mio compagno di viaggio, non abbiamo potuto fare a meno di notare le espressioni basite della famiglia di stranieri, seduta poco lontano da noi.

Dai loro mormorii in inglese, abbiamo capito che ciò che aveva suscitato tanto stupore, erano proprio le nostre ordinazioni.

Stentavano a credere che noi potessimo riuscire a mangiare un’intera pizza a testa!

Effettivamente, se c’è una cosa che i telefilm americani degli anni Novanta ci hanno insegnato, è che all’estero la pizza è essenzialmente un piatto da condividere.

Provate a chiedere ad un italiano se sia disposto a dividere volontariamente la sua pizza con qualcuno?

Davanti ad una domanda di questo genere, potrebbero persino togliervi il saluto, ci scommetto.

La Sardegna da Gino si trova presso Apostolou Pavlou Avenue, a pochi metri dall’imponente centro commerciale Kings Avenue Mall, il più grande dell’isola, che conta più di 120 tra negozi ed attività commerciali.

Efraim Tavern: dove mangiare bene spendendo poco

Al termine della mia visita al Santuario di Afrodite, ho notato questa piccola taverna dalle tonalità azzurre e l’ambiente intimo e allo stesso tempo vivace.

Dopo una rapida occhiata al menu ho pensato che, complice un’ampia tettoia in legno, questo sarebbe stato il posto perfetto dove trascorrere una pausa pranzo all’insegna del relax.

I prezzi si sono rivelati davvero molto contenuti di fronte a piatti decisamente abbondanti.

pranzo da Efraim Tavern a Kouklia

Efraim Tavern si trova a pochi metri dal parco archeologico di Palaepaphos, pertanto il mio consiglio è di lasciare l’auto nel parcheggio del sito e raggiungere il piccolo locale a piedi.

Come arrivare e come muoversi a Paphos con i mezzi pubblici

Oltre ad essere ben collegata alle principali città europee, grazie ad un funzionale aeroporto internazionale, collocato a circa 8 chilometri a sud est della città, Paphos è raggiungibile anche tramite un servizio di autobus di linea.

Autobus extraurbani

Intercity prevede più corse giornaliere, che uniscono la città di Paphos a Nicosia e Limassol.

I biglietti si possono acquistare direttamente sull’autobus, tuttavia vi consiglio di consultare il sito internet di Intercity poiché contiene l’elenco degli orari delle corse e delle fermate, specificando i tempi di percorrenza ed i costi.

Io stessa, dopo aver lasciato l’auto a noleggio a Nicosia, al termine di quasi 14 giorni di viaggio, ho preso il bus per Paphos, città dalla quale sono poi rientrata in Italia.

Il viaggio è stato molto piacevole, complici anche le strade isolane, che ho trovato in ottimo stato.

Autobus urbani

I diversi punti di interesse di Paphos, nonché alcune delle spiagge più vicine alla città (come Coral Bay), sono raggiungibili tramite una rete di autobus urbani.

Si chiama Paphos Buses e garantisce anche delle corse giornaliere da e verso l’aeroporto di Paphos e quello di Larnaca.

Sul sito internet di Paphos Buses trovate tutti i dettagli relativi alle fermate effettuate, gli orari, i costi ed eventuali biglietti cumulativi e abbonamenti.

Ora che sapete cosa vedere a Paphos, ditemi la vostra: vi piacerebbe visitare la città di Afrodite?

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Sono Libera Salcuni, consulente di comunicazione turistica e travel designer. Insieme possiamo valorizzare musei, destinazioni e itinerari culturali con strategie di comunicazione mirate, pensate su misura per far emergere la tua unicità e attrarre il pubblico giusto. 

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11 risposte

  1. Grazie mille per i tuoi utilissimi consigli, non immaginavo davvero che ci fossero così tante cose da vedere in questa cittadina. Il tuo articolo mi ha fatto davvero voglia di visitare Cipro!

  2. Lo scoglio di Afrodite! Che meraviglia poterlo vedere e diventare parte di un mito. Oltre al quello mi ha particolarmente incuriosito il mosaico di Leda e il Cigno, davvero bellissimo. Non solo mare, quindi, Paphos merita veramente una visita

    1. Pensa che Paphos nel 2017 è stata capitale europea della cultura, proprio grazie alla presenza di tutti questi siti UNESCO, uno più bello dell’altro.

  3. Non avrei mai immaginato che a Paphos ci fossero così tante cose meravigliose da visitare, dalle tue foto e racconti capisco che Cipro è da vedere, gustare e amare

  4. Ho scelto Paphos come meta per il mio viaggio grazie alla sua comodità e alle numerosi attrazioni: è una cittadina piccola ma ricchissima di storia, con siti archeologici mozzafiato! E poi… Si mangia da Dio!

    1. Secondo me 3 o al massimo 4 giorni a Paphos sono sufficienti ma se si vuole vedere anche il resto dell’isola, si deve necessariamente cambiare punto d’appoggio e valutare una città ad est , come Larnaca. Ti assicuro che la costa orientale di Cipro merita di essere visitata tanto quanto la costa occidentale, ovvero quella di Paphos.

  5. Tornare con la mente a Paphos è sempre motivo di grande gioia per me e ogni volta che vedo un articolo a essa dedicata non posso fare a meno di commentarlo, quindi sono felice di aver riletto e apprezzato nuovamente il tuo.

  6. Che bello scoprire le tante attività possibili nella zona ovest di Cipro: anche a me piace una vacanza variegata, dove alternare un mare bello ad altrettanti meravigliosi siti culturali. I mosaici, poi, sono la mia passione!

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