Spinti dal bisogno di staccare la spina anche solo per due giorni, avete appena prenotato un volo per Fes e ora vi state chiedendo cosa ci sia da vedere nella città imperiale del Marocco?
Preparatevi all’inaspettato: se all’interno del vostro bagaglio non hanno trovato posto pregiudizi e preconcetti, molto probabilmente al ritorno non sarete più gli stessi.
I vostri occhi brilleranno di gioia, il vostro cuore sarà pieno di gratitudine e i vostri piedi forse risulteranno un po’ gonfi dopo i tanti chilometri percorsi, ma ciononostante appariranno appagati da tanta meraviglia.
Perlomeno, è esattamente così che mi sono sentita io.
Cosa vedere 2 giorni a Fes: itinerario a piedi alla scoperta della prima capitale del Marocco
Per comprendere l’attuale conformazione urbana di Fes, bisogna intraprendere un lungo viaggio indietro nel tempo.
La città nacque dall’unione di due insediamenti, separati dal fiume Oued Bou Khrareb.
Madinat Fes, fondata nel 789 da Idris I, si era espansa sulla sponda di sud-est con l’arrivo di molte comunità arabe da Cordoba, in Andalusia.
Al Aliya, edificata da Idris II, aveva invece esteso i suoi confini ad occidente, in seguito alla venuta di profughi dalla vicina Tunisia e nell’809 era divenuta la prima capitale del Marocco.
Cosa vedere a Fes in 2 giorni: dai vicoli della Medina al quartiere ebraico
Oggi questa incredibile commistione di culture appare ancora evidente nel cuore della Medina di Fes, proclamata patrimonio UNESCO nel 1983.
Il centro storico, noto come Fes el Bali, è il più esteso del pianeta (conta più di 10.000 strade!) e si presenta suddiviso in due quartieri, l’Andaluso e quello di Karaouine (o al-Qaraywan, dall’omonima città tunisina).
Oltre le quattro porte che delimitano questo labirinto di stretti vicoli inoltre, si estende l’area detta Fes el Jedid (o Jdid), che risale al XIII secolo e comprende il quartiere ebraico (chiamato Mellah).
A questa infine, si affianca la residenziale ed elegante Ville Nouvelle, costruita ai primi del Novecento durante il Protettorato Francese (terminato nel 1956 con la proclamazione dell’indipendenza del Marocco e di Rabat come nuova capitale).
Se pensate che due giorni siano pochi per cogliere davvero l’essenza più pura e profonda di questa città, probabilmente avete ragione.
Eppure io vi garantisco che 48 ore spese bene, possono assolutamente bastare per innamorarsi della Medina di Fes, e non solo.
L’itinerario a piedi che ho delineato infatti, oltre a toccare i principali punti d’interesse della città vecchia, vi offrirà alcuni spunti per spingervi al di là della Grande Porta Blu, fino a raggiungere le magnifiche sette porte dorate del Palazzo Reale.
2 giorni a Fes: cosa vedere a piedi nella Medina in 24 ore
Prima di cominciare, desidero soffermarmi brevemente su una questione che attanaglia molti viaggiatori prima della partenza.
Tanti infatti si chiedono se sia estremamente necessario esplorare Fes el Bali in compagnia di una guida locale o se invece sia meglio muoversi autonomamente, lasciandosi guidare dall’istinto e dalla curiosità.
Personalmente ritengo che, per evitare di perdersi e ritrovarsi a girovagare senza meta tra moschee, antiche madrasa e affollatissimi souk, l’idea di visitare il centro storico di Fes con la guida, sia da prendere seriamente in considerazione.
Oltre ad un risvolto puramente pratico, non bisogna dimenticare che confrontarsi con una persona nata e cresciuta all’interno della Medina, può costituire anche un’incredibile opportunità di apprendimento.
Moschea Andalusa di Fes
Costruita nell’859 da una donna, Meryem El-Fihria, sorella di Fatima Al Fihria, fondatrice a sua volta della Moschea Karaouine, la Moschea Andalusa è il secondo centro religioso cittadino.
Come tutti gli altri luoghi di preghiera islamici di Fes, è accessibile esclusivamente ai fedeli e non ai turisti, che possono comunque sostare in prossimità delle porte d’ingresso e scattare qualche foto ricordo.
La sontuosa entrata principale è stata realizzata sul lato di nord-ovest dagli Almohadi nel 1204 e decorata, rigorosamente a mano, con centinaia e centinaia di minuscole piastrelle zellij dai colori sgargianti.
Concerie Chaowara
Una delle cose che, a mio parere, bisogna assolutamente fare durante un viaggio di due giorni a Fes, è prendersi qualche minuto per vedere in funzione le Concerie Chaowara, che ancora oggi lavorano le pelli secondo la pratica tradizionale.
Vi basterà varcare la soglia di alcuni negozi di abbigliamento e chiedere di essere accompagnati sulla terrazza per osservare dall’alto le vasche colme di tintura colorata, che brillano al sole.
All’ingresso, che solitamente è gratuito, viene consegnato un rametto di menta da tenere vicino alle narici, al fine di rendere più sopportabile il forte odore che impregna l’aria.
Il proprietario dell’attività mi ha spiegato che le pelli di mucca, capra e dromedario, dopo essere state ripulite dai peli e dalla carne, vengono immerse all’interno di vasche contenenti una mistura di acqua, sale, calce ed escrementi di piccione.
Vengono quindi ammorbidite dal conciatore, che per questa fase di circa 7 giorni utilizza sostanzialmente i piedi e poi, dopo essere state risciacquate, finiscono all’interno di altre vasche, che contengono coloranti vegetali, rigorosamente naturali.
Al termine di altri 15 giorni, le pelli vengono stese al sole e, una volta asciutte, finiscono prima nei laboratori degli artigiani e poi sugli scaffali dei negozi.
Moschea Mausoleo di Sidi Ahmed Tijani
L’edificio dall’inconfondibile minareto di colore turchese è un importante luogo di pellegrinaggio.
Al suo interno è sepolto uno dei Santi della città, Sidi Ahmed Tijani, giunto a Fes dall’Algeria.
Sostate per qualche minuto al suo cospetto e concedetevi una pausa fotografica.
Moschea Karaouine
Il palazzo più emblematico di Fes, nonché principale edificio sacro del Marocco, è la Moschea Karaouine.
Oltre a svolgere un’importantissima funzione religiosa, la costruzione eretta da Fatima Al Fihria nell’857, ospita un’istituzione scolastica (madrasa) ritenuta la più antica università del mondo.
La sala delle preghiere, notevolmente ampliata nel corso dei secoli, oggi riesce a contenere fino a 20.000 persone, mentre sono ben 50.000 le piastrelle zellij che ne impreziosiscono il cortile interno.
Fiore all’occhiello dell’università infine, è la Biblioteca Karaouine, dove trovano posto circa 4.000 volumi, tra cui preziosi manoscritti d’età medievale.
Madrasa Cherratine e Mausoleo di Moulay Idriss II
Nelle vicinanze della Moschea Keraouine, centro nevralgico dell’omonimo quartiere di Fes el Bali, sono dislocate numerose madrasa.
Alcune tra queste antiche scuole coraniche attualmente sono in disuso e quindi risultano aperte alle visite (a pagamento).
Con soli 20 Dihram (circa 2 Euro) ho avuto accesso alla Madrasa Cherratine.
Qui mi sono potuta muovere in autonomia tra il cortile, che un tempo ospitava le lezioni, e gli alloggi degli studenti (celle alquanto ristrette), distribuiti lungo due settori distinti, l’uno riservato agli uomini e l’altro alle donne.
Un consiglio: dopo esservi rimessi in cammino, soffermatevi dinanzi al vicino Mausoleo costruito in onore di Moulay Idriss II, sultano e fondatore di Fes.
Ai turisti, che non possono accedervi internamente, è comunque concesso dare almeno una sbirciata agli interni, decisamente sontuosi.
Madrasa Bou Inania e Bab Boujiloud
Considerata l’edificio simbolo dell’architettura merinide del XIV secolo, la Madrasa Bou Inania, è immediatamente riconoscibile grazie al suo inconfondibile minareto, decorato con piastrelle di verde acceso.
La stessa tonalità del resto, impreziosisce uno dei due lati dell’imponente Bab Boujiloud.
La Grande Porta Blu (dal colore che le decorazioni assumono sul lato che si affaccia all’esterno della Medina) è indubbiamente il varco più popolato, sia dai turisti che dai local.
È qui del resto che confluiscono le due strade principali di Fes el Bali: Rue Talaa Sghira e Rue Talaa Kebira, letteralmente prese d’assalto durante le ore di punta, poiché pullulano di botteghe e negozi di souvenir.
2 giorni a Fes: cosa vedere fuori dalla Medina in un giorno
Dopo aver attraversato in lungo e in largo la Medina, è giunto il momento di avventurarsi oltre Bab Boujiloud.
Prima di metterci in cammino però, desidero svelarvi qual è il migliore punto di osservazione per scattare ottime foto panoramiche della città vecchia di Fes.
Dovete raggiungere i resti delle Tombe Merinidi, innalzate nel XIV secolo sui colli che si ergono a nord della città, oltre l’antica cinta muraria.
Da quassù avrete anche una visione d’insieme dell’intricato dedalo di vicoli che avete coraggiosamente esplorato durante la prima giornata di viaggio.
Jnan Sbil e Bab el-Semmarine
Nell’elenco delle cose da vedere a Fes in 2 giorni, non può di certo mancare Jnan Sbil, il verdissimo parco che si estende tra Avenue Moulay Hassan e Avenue de l’Unesco.
È stato realizzato nel Novecento e vanta la presenza di piante appartenenti a più di 3.000 specie diverse, nonché magnifiche fontane decorate e un’ampia vasca.
Amato dai turisti ma molto frequentato anche dai cittadini di Fes, che qui trovano il giusto refrigerio, solitamente è chiuso il lunedì.
Percorrete Grand Rue de Fes El Jdid, vera e propria via della shopping, fino a Bab el-Semmarine, il portale del XIII secolo che vi introdurrà nel quartiere ebraico.
Alquanto compatto, il Mellah si presenta sostanzialmente tagliato in due parti da un ampio viale, popolato da piccole botteghe e bancarelle artigianali.
Sinagoga Ibn Danan e Cimitero Ebraico
Quella di Ibn Danan, da molti è ritenuta la sinagoga più grande del Marocco.
Costruita nel XVII secolo e Patrimonio UNESCO, dopo essere stata oggetto di imponenti lavori di restauro, dal 1999 ha riaperto al pubblico.
Nelle sue vicinanze si innalzano le mura che racchiudono il Cimitero Ebraico, all’interno del quale sono collocate circa 12.000 pietre tombali, tutte bianchissime.
Palazzo Reale Dar el Makhzen
Il punto di arrivo del nostro itinerario alla scoperta di Fes in 2 giorni, non può che essere il Palazzo Reale Dar el Makhzen.
È stato realizzato nel XIV secolo e oggi ospita il sovrano durante la sua permanenza in città.
Costantemente protetto da ingenti misure di sicurezza, è totalmente inaccessibile, anche se con una piccola eccezione.
È permesso di avvicinarsi alle sue luminosissime porte di bronzo, incise a mano dagli artigiani locali.
Cosa mangiare a Fes: assaggiare i piatti tipici marocchini in una cooking class
Una delle esperienze più divertenti da vivere a Fes, è partecipare ad una cooking class di piatti tipici marocchini.
D’altronde, quale modo migliore per assaggiare le pietanze locali se non preparandole nella cucina di una chef, all’interno della Medina?
Era la prima volta che prendevo parte ad un’attività di questo tipo durante uno dei miei viaggi, ma sono certa che non sarà l’ultima.
Riuscire a realizzare qualcosa di nuovo, trascorrendo qualche ora in piacevolissima compagnia, oltrepassando qualsiasi limite linguistico o culturale, mi ha profondamente gratificato.
Amal ha accolto me e gli altri aspiranti cuochi nella sua casa, come se fossimo membri della sua stessa famiglia e ci ha insegnato i suoi trucchi con dolcezza e amore per la cucina.
Ci ha servito dell’ottimo te caldo alla menta, secondo la consuetudine locale e poi ci ha mandato a fare la spesa, raccomandandoci di prendere tutto il necessario.
Abbiamo preparato tre insalate, che vengono servite a tavola fredde, come contorno delle portate principali.
Taktouka Salad, a base di peperoni, pomodori, paprika, aglio, sale, olio d’oliva e cumino (aggiunto alla fine), quindi un’insalata di carote e una di melanzane.
Ci siamo destreggiati con il tajine nella sua versione vegetale.
Questa pietanza prende il nome dal recipiente in terracotta con il tipico coperchio conico, in cui viene preparata e portata a tavola.
Amal ci ha mostrato come disporre correttamente le verdure (cipolle, patate, zucchine, pomodori) e le spezie, seguendo una procedura che sembrava un vero e proprio rituale.
A seguire, ci siamo concentrati su altri due must della cucina marocchina: il pollo con mandorle e limone in salamoia e il manzo con prugne e albicocche.
Fidatevi: era davvero tutto ottimo!
Cosa vedere a Fes in 2 giorni e non solo: dove alloggiare
Ora che sapete cosa vedere e cosa mangiare a Fes in 2 giorni, potrà tornarvi utile capire dove dormire durante il soggiorno.
Se è la prima volta che visitate il Marocco, probabilmente avete già deciso di alloggiare in un riad.
La particolarità di questi alloggi, che nell’arredamento si richiamano direttamente all’architettura locale, è che le camere non sono affacciate all’esterno ma su ampi cortili interni, spesso impreziositi da fontane zampillanti.
Ormai queste sistemazioni sono numerosissime e offrono moltissimi servizi, tra cui l’hammam.
Io ho scelto il Riad Haj Palace & Spa, una struttura alla buona situato nel cuore di Fes el Bali.
Mi sento di consigliarlo a chi cerca una sistemazione in una posizione strategica, da utilizzare come ottima base d’appoggio per gli spostamenti in loco.
Lo staff è il fiore all’occhiello della struttura (non mi esprimo sul centro benessere, perché non ne ho usufruito), gentilissimo, sorridente e davvero disponibile.
Le stanze si strutturano su due livelli e la camera da letto, situata al piano superiore, è raggiungibile da una scala a chiocciola.
Come e quando andare a Fes dall’Italia
Attualmente l’aeroporto internazionale di Fes Saiss, che dista una quindicina di chilometri dalla città imperiale, effettua voli diretti verso alcune delle principali città italiane (Roma, Milano, Bologna) ed europee.
Se avete scelto di alloggiare all’interno della Medina, vi conviene concordare il servizio transfer con il vostro riad, perché è vietato entrare nella città vecchia a bordo di veicoli e salendo su un taxi rischiereste di perdervi, una volta giunti al cospetto della Grande Porta Blu.
Dall’aeroporto è comunque possibile prendere uno degli autobus urbani gestiti da CTM e arrivare alla stazione ferroviaria cittadina, situata a Ville Neuvelle e ben collegata con le altre principali località turistiche marocchine.
Avrete capito che la modalità migliore per spostarsi a Fes è a piedi, pertanto ricordate di indossare scarpe e vestiti comodi.
I periodi migliori per visitare la città sono indubbiamente le mezze stagioni poiché il clima è tipicamente atlantico e presenta inverni freddi ed estati torride.
La Medina risulta alquanto fresca anche con le temperature elevate, ma se vi spingete oltre diventa necessario spalmarsi di crema solare, coprire la testa con un cappellino e preferire tessuti leggeri e traspiranti.
Cosa vedere nei dintorni di Fes: visitare Chefchaouen la città blu del Marocco
Avete un terzo giorno a disposizione e, dopo aver visitato la città di Fes in lungo e in largo, vi è venuta voglia di concedervi un’escursione nei dintorni?
Potrebbe essere l’occasione giusta per raggiungere la celebre città blu del Marocco, Chefchaouen.
Situata ai piedi dei rilievi montuosi del Rif, negli ultimi anni (soprattutto grazie ai social network) questa località è diventata quasi una tappa obbligata per quanti raggiungono il Marocco.
Il motivo? Gli impervi vicoli e le facciate delle antiche abitazioni che si celano all’interno della sua Medina, sono in gran parte dipinti di azzurro.
Chefchaouen dista ben 4 ore da Fes ma è facilmente raggiungibile con un’escursione organizzata con piccoli autobus privati.
Le strade sono in ottimo stato e, durante il tragitto, solitamente vengono effettuate un paio di soste, per permettere ai passeggeri di sgranchirsi le gambe ed usufruire dei servizi igienici.
Cosa sapere prima di partire per Fes
Per raggiungere il Marocco dall’Italia è necessario possedere un passaporto con una validità residua capace di coprire quantomeno la durata del vostro soggiorno.
Non bisogna richiedere visti in caso di soggiorni turistici di periodi inferiori a tre mesi e non vi è alcun obbligo a vaccinarsi.
Si raccomanda di stipulare un’assicurazione sanitaria capace di intervenire in caso di complicazioni di tipo sanitario e altri gravi imprevisti.
Si consiglia di non bere l’acqua corrente fuori fai grandi centri abitati ed evitare di ingerire cibi crudi o non sbucciati.
È vietato lasciare il Paese con banconote o monete di valuta locale, che vanno obbligatoriamente convertite in Euro.
Prima di partire, consultate il sito internet del Ministero degli Esteri, per prendere visione di tutte le misure previste per i viaggi in Marocco.
Carta d’imbarco cartacea: la mia esperienza all’aeroporto di Fes
Al momento di fare il check in per il volo di rientro, mi è stato detto che avrei dovuto stampare la carta d’imbarco.
Nonostante io non avessi alcun bagaglio da mettere in stiva, mi sono recata al banco del check in con il documento cartaceo alla mano, per consentire al personale della compagnia di apporvi un timbro.
Questa era una prassi obbligatoria per tutti i viaggiatori, che altrimenti non si sarebbero potuti imbarcare.
Per evitare problemi, quando fate il check in per il volo di rientro, accertatevi che il vostro riad abbia a disposizione una stampante.
Inoltre recatevi in aeroporto con un certo anticipo, perché dovete comunque passare dal banco della compagnia aerea.
Perché visitare Fes
Mentre digito sulla tastiera del mio computer le parole che voi state leggendo in questo momento, sono passati solo pochi giorni dal mio rientro da Fes eppure, qualora se ne ripresentasse l’occasione, non esiterei a tornarci.
Ormai è una città pienamente inserita nei circuiti turistici, ma conserva una peculiarità che a mio avviso, la rende davvero unica: è autentica.
Passeggiare tra le vie della Medina vi offrirà la possibilità di osservare uno spaccato di mondo non certo patinato o perfetto, piuttosto apparentemente fermo ad un’epoca lontana.
Concedetevi del tempo per sostare davanti alle botteghe artigianali: dagli accessori ai tessuti, passando per le ceramiche, ogni cosa viene eseguita a mano con pazienza, rigore e passione, secondo pratiche antichissime, che sembrano quasi dei sacri rituali.
Ora capite perché Fes è una meta che vale davvero la pena visitare, anche solo per due giorni?
24 risposte
Visiterò il Marocco a Luglio e non vedo l’ora di vedere anche la splendida Fes, così caratteristica e pittoresca! Non sapevo che bisognasse stampare i documenti obbligatoriamente al momento del volo del ritorno, in ogni caso io ho sempre sia la copia cartacea che quella digitale dei documenti. Vedo che già ora si è in maniche corte, chissà che temperature atroci mi aspetteranno a fine luglio! Ma non importa, sono pronta a tutto!
Spero per te che non faccia troppo caldo, buon viaggio!
Mi piacerebbe moltissimo fare questo itinerario a piedi di Fes. Il Marocco è da un bel pò nella mia lista di viaggio ma ancora non ho avuto modo di realizzare questo piccolo sogno, poichè al momento mio marito ha un rifiuto per gli aerei!
Certo che sei riuscita a farne di cose in due giorni! Anche la scuola di cucina, bravissima. Il tuo itinerario alla scoperta di Fes mi ha talmente affascinato che sono già andata a vedere i voli da Milano e la possibilità di riuscire a fare una visita a questa splendida città si sta concretizzando
Ma grazie! Sono felicissima di averti incuriosito, vedrai che Fes ti ammalierà.
Che spettacolo, il Marocco è nella mia lista dei posti da vedere, in un bel viaggio on the road alla scoperta della cultura e della bellezza di questo Paese fantastico. Grazie per avermi fatto sognare con il tuo articolo!
Sono rimasta colpita dal leggere che la moschea andaluso fu costruita da una donna! Devo ammettere che a parte la Medina, non sapevo molto di Fes e non l’avevo neanche mai davvero presa in considerazione ma mi sbagliavo. Decisamente non mi farei sfuggire un food tour!
Sono contenta di averti incuriosito.
Meraviglia!Condivido ogni tua parola e partirei per Fes, e il Marocco, domani stesso, e infinite volte.
Ho visitato varie città in Marocco, tutte molto belle e interessanti, ma l’autenticità di Fes rimane unica.
Davvero autentica.
Fez mi è piaciuta tantissimo, anche se una delle due giornate che abbiamo trascorso lì è stata incredibilmente piovosa. Soprattutto ho adorato le concerie, malgrado il fetore terribile che proveniva dalle vasche.
Non vi hanno dato il rametto di menta da tenere durante la visita alla conceria?
Sono rimasta incollata allo schermo dalla prima all’ultima riga. Di Fes ho sentito parlare ma non avevo mai approfondito, e ti devo ringraziare perché appena finito di leggere l’articolo, ho aperto Google Flights per cercare dei voli. Mi piacerebbe molto vedere una conceria perché amo gli articoli di pelletteria e sarebbe bello vedere parte del processo di produzione. Ottima l’idea della cooking class! Si tratta di una di quelle cose che mi riprometto sempre di fare in viaggio (ma anche a casa non sarebbe male) e poi non faccio mai.
Grazie delle bellissime parole. Sono certa che Fes ti piacerà.
Mi ha colpito molto il fatto che alcuni degli edifici più significativi di Fes siano stati costruiti da donne. Ora che sai come si preparano alcune specialità marocchine, dovrai invitarci a pranzo per assaggiarle!
È vero, è una meravigliosa coincidenza: i due edifici religiosi principali sono stati costruiti da due sorelle.
Dalle tue foto questa parte di Marocco sembra un set cinematografico, compresa te che cucini!! E’ tutto così perfettamente cromatico e naturale che è un piacere per gli occhi. Non so se visiterò mai il Marocco ma deve essere sicuramente un luogo suggestivo e pieno di storia.
In realtà è proprio l’opposto di un set cinematografico, qui tutto è imperfetto e vero, non c’è nulla di finto o artefatto.
Mentre tu eri a Fez io ero a Marrakech per la terza volta, inutile dirti che adoro il Marocco ne ho già visitato varie parti ma mi manca proprio Fez, prossima volta andrò sicuramente lì e ne sarò affascinata come il resto del paese, così esotico e così vicino
Hahahaha, a scanso di equivoci, diciamolo: non ci eravamo messe d’accordo 🙂
Quest’inverno sono stata a Marrakech, ma Fes era un’altra opzione che ho valutato. Anche io mi sono chiesta se valeva la pena di avere una guida, perchè tutti sostenevano che girare la Medina da soli era un’impresa impssibile. Non so se ho capacità sovraumane o semplicemente un buon GPS sul telefono, ma io me la sono cavata benissimo da sola! 😀 Volevo anche visitare le concerie, ma ho letto brutte review su queste visite a Marrakech, quindi le visiteró quando finalmente andrò anche a Fez 🙂
Complimenti, innanzitutto! Secondo me non è solo una questione di orientamento. Come scrivo nell’articolo, avere una guida locale ti permette di fare domande sul luogo, i suoi abitanti, le sue tradizioni e di avere un confronto diretto, cosa che le guide cartacee che consulto solitamente, per ovvi motivi non possono darmi. Io sono molto curiosa in viaggio, quindi ho sempre tante domande 🙂
Mi hai assolutamente convinto! È già da un po’ che penso che la mia prima visita in Marocco potrebbe essere a Fez perché per Marrakech non trovo mai voli decenti. Ora ne sono ancora più convinta!
Mi fa molto piacere, buon viaggio!