Cosa vedere nel borgo di Castello di Serravalle

il borgo di Castello di Serravalle è un gioiello della provincia di Bologna

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Se non avete ancora visitato Castello di Serravalle, potrà tornarvi utile scoprire cosa vedere nel cuore di uno dei luoghi più rasserenanti e suggestivi della provincia di Bologna.

Collocato nella pittoresca cornice dei colli bolognesi, questo borgo fortificato è in grado di offrire al visitatore scenari unici in ogni stagione.

Durante la primavera e l’estate le sue verdi colline donano un pò di refrigerio dalla calura cittadina, mentre in autunno le calde tonalità dei filari riescono a scaldare anche le giornate più fredde.

Nemmeno il rigido inverno può scalfire la bellezza di questo piccolo paradiso naturale che, avvolto nel silenzio, appare quasi come un luogo incantato.

Cosa vedere a Castello di Serravalle: breve storia del borgo fortificato a metà strada tra Bologna e Modena

Castello di Serravalle si trovò coinvolto in innumerevoli contese, fin da tempi molto antichi.

In epoca romano-bizantina era uno dei punti chiave delle fortificazioni atte a proteggere i confini dell’Impero.

I Longobardi lo rasero al suolo nell’VIII secolo e i bolognesi lo istituirono ufficialmente come Comune nel 1227.

Una leggenda narra che nell’800 Carlo Magno restò qui per una notte, prima di riprendere il suo viaggio verso Roma.

Nella continua lotta per la definizione dei confini territoriali, Castello di Serravalle si trovò al centro di un’aspra lotta tra i ghibellini di Modena e i guelfi di Bologna.

La Rocca di Castello di Serravalle è davvero imponente

Nel 1249 prese parte alla battaglia di Fossalta, che si concluse con la vittoria dei bolognesi e la cattura di re Enzo, figlio dell’imperatore Federico II.

Il 15 Novembre 1325 fu invece al centro della sanguinosa battaglia di Zappolino, che coinvolse ben 40.000 soldati.

Questa volta furono i modenesi a vincere ma, dopo pochi mesi dallo scontro, firmarono una pace che sancì la restituzione delle terre e dei castelli conquistati alla città di Bologna.

Castello di Serravalle cambiò dunque nuovamente aspetto in età rinascimentale.

Nel 1451 la Rocca duecentesca e le mura vennero abbattute in seguito alla scoperta del senato bolognese di una cospirazione ordita da Giovanni Buono, intenzionato a consegnare la città alla famiglia Pio di Carpi.

Tuttavia, a causa dell’incombente minaccia dei Lanzichenecchi, nel 1527 le strutture difensive vennero ripristinate frettolosamente.

A partire dal 2012, accanto a Monteveglio, Bazzano, Crespellano e Savigno, anche Castello di Serravalle è stato inserito nel neo-costituito Comune di Valsamoggia.

Cosa vedere nel borgo di Castello di Serravalle: il Cassero

Posto a circa 325 metri sul livello del mare, Castello di Serravalle si presenta come uno scrigno da aprire lentamente, con cautela e delicatezza.

Mentre si cammina tra le sue vie, si ha quasi l’impressione di essere catapultati in un’altra epoca.

Ogni cosa appare immobile, intatta e addormentata, come in preda ad un sortilegio.

L’accesso al piccolo centro abitato è dominato dalle due arcate del Cassero.

Vennero erette nel 1304 e furono affiancate circa vent’anni dopo, da una cinta muraria di circa 500 metri, delimitata da un fossato, con un ponte levatoio e pesanti portoni (in seguito smantellati).

La Rocca e il Palazzo di Boccadiferro

Pirro Buttiglieri, Legato pontificio a Bologna, fece ricostruire la Rocca nel Cinquecento sui resti dell’antico castello, di cui conserva la pianta trapezoidale.

Strutturata su quattro livelli, venne usata sostanzialmente a scopi militari e accolse le truppe predisposte alla difesa del territorio almeno fino alla fine del Settecento.

Seguendo Via della Rocca, è inevitabile fermarsi dinanzi a Palazzo di Boccadiferro, una costruzione severa e imponente.

Si racconta che in questo edificio, così chiamato dal nome della famiglia che lo possedette per mezzo secolo a partire dal 1360, il celebre compositore Gioachino Rossini convolò a giuste nozze nel 1846, con la modella francese Olympe Pellissier.

Cosa vedere a Castello di Serravalle: la Chiesa di San Pietro e la Casa del Capitano

Non lontano dal Palazzo di Boccadiferro, la Chiesa di San Pietro Apostolo si innalza nel punto più alto del borgo.

L’edificio sacro fu ricostruito nel 1689, ma non si ritenne necessario dotarlo di un campanile dal momento che esisteva già una torre campanaria presso la vicina Casa del Capitano.

La facciata risale al 1923 e può essere ammirata con calma ed attenzione grazie alla presenza di un ampio cortile, da cui è possibile scattare splendide foto anche agli edifici circostanti.

la facciata della Chiesa di San Pietro a Castello di Serravalle

Se avete la possibilità di visitarla internamente (è aperta solo in occasione della messa domenicale), sappiate che custodisce un organo davvero pregevole.

Fu realizzato nel 1870 da Raffaele Franchini e conserva la cassa di legno dipinto originale.

Accanto alla Chiesa di San Pietro svetta l’antica Casa del Capitano, costruita nel 1235 da Jacopino di San Lorenzo in Collina e oggi sede dell’Ecomuseo della Collina e del Vino.

Oltre ad essere la residenza del Capitano ed il luogo da cui costui amministrava la giustizia, questo edificio diventava il punto di raccolta di tutti i cittadini, in caso di pericolo.

Le quattro campane di bronzo tuttora presenti nella Torre Campanaria, servivano proprio ad assolvere la funzione di richiamo della popolazione a raccolta.

la torre campanaria e l'ecomuseo del vino e della collina di Castello di Serravalle

Oggi, grazie alla presenza di un orologio in ceramica su uno dei lati della Torre (risalente al secondo dopoguerra), le campane suonano allo scoccare di ogni ora.

L’Ecomuseo della Collina e del Vino

L’Ecomuseo della Collina e del Vino promuove il patrimonio storico, culturale e paesaggistico di Castello di Serravalle, con l’obiettivo di mostrare al visitatore la stretta connessione che unisce l’uomo e il territorio.

Il primo dei due ambienti espositivi raccoglie oggetti di epoche diverse, che raccontano la vita e le tradizioni del borgo.

Tra questi, spicca indubbiamente l’ingranaggio dell’orologio della Torre del Capitano, risalente al XVI secolo e ancora quasi perfettamente funzionante.

La seconda sala invece custodisce alcuni dei reperti provenienti dal sito archeologico di Mercatello.

Nel 2006 qui sono stati riportati alla luce i resti di una villa rustica romana, che ha attraversato diverse fasi costruttive (dal I al V secolo d.C.).

Oltre ad una fistula, ovvero una conduttura che consentiva l’approvvigionamento di acqua all’interno delle abitazioni (perlomeno, di quelle al primo piano, riservate alle famiglie più abbienti), un enorme dolio si staglia dinanzi all’entrata dell’Ecomuseo.

Questo recipiente in terracotta, rinvenuto in prossimità di un torchio, quasi interamente interrato, riusciva a contenere fino a mille litri di vino.

enorme dolio romano fuori dall'Ecomuseo di Castello di Serravalle

Per via delle sue notevoli dimensioni venne certamente realizzato a mano, senza l’ausilio di un tornio.

È probabile che si ruppe ancora prima della cottura, motivo per il quale presenta delle saldature in piombo.

L’ingresso all’Ecomuseo della Collina e del Vino di Castello di Serravalle è totalmente gratuito ed è garantito la domenica e nei giorni festivi, secondo i seguenti orari:

  • da aprile a ottobre, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00;
  • da novembre a marzo, dalle 10:00 alle 17:00.

Se avete bisogno di maggiori informazioni, potete consultare il sito internet della Fondazione Rocca dei Bentivoglio Valsamoggia, che si occupa della gestione dell’Ecomuseo.

Le case torri, il pozzo e l’orto di Castello di Serravalle

Una volta arrivati a Piazza Lupporini, proseguite lungo Via di Boccadiferro, la strada che vi riporterà al Cassero, il punto esatto da cui siete partiti.

Accanto alle abitazioni dei circa 20 cittadini del borgo, avvisterete una maestosa casa-torre.

Questa costruzione, tipica dell’Appennino bolognese, era adoperata nel Cinquecento con finalità prettamente difensive e poi convertita in magazzino e colombaia.

Nelle sue vicinanze, superato quello che era l’unico pozzo pubblico di Castello di Serravalle, noterete infine un orto e un piccolo ricovero destinato agli animali domestici.

Dove mangiare a Castello di Serravalle

L’unico ristorante presente all’interno del borgo di Castello di Serravalle è la Taverna del Borgo.

Si trova nelle vicinanze della Casa del Capitano, in un edificio del Duecento e conserva negli interni, l’aspetto di una dimora dal gusto medievale.

La trattoria propone i piatti della tradizione locale, tra i quali diversi primi piatti realizzati con pasta fresca.

Purtroppo nei fine settimana, a causa dell’elevato numero di prenotazioni, i tempi di attesa si allungano (io ho dovuto aspettare circa 20 minuti prima di ordinare), ma sono ricompensati da una cucina davvero squisita.

Vi consiglio di provare uno dei bis di primi presenti sul menu: è un’ottima occasione per assaggiare pietanze diverse, senza spendere troppo.

i piatti che ho assaggiato alla Taverna del Borgo a Castello di Serravalle

L’ambiente familiare ed accogliente penso sia il valore aggiunto di questo locale, che riesce quasi a farti sentire come a casa tua.

Come arrivare a Castello di Serravalle e dove parcheggiare

Castello di Serravalle dista circa 36 chilometri da Bologna ed è raggiungibile in circa 40 minuti.

Bisogna dirigersi verso Casalecchio di Reno e da qui prendere la Strada Provinciale SP569.

Dopo aver superato il Comune di Savignano sul Panaro, si deve imboccare la SP70 e proseguire fino a Castello di Serravalle.

Potrete lasciare l’auto nel parcheggio che si trova nei pressi del Cassero, davanti all’ingresso del borgo oppure presso Piazza Lupporini.

Non avrete alcuna difficoltà a concludere la visita in meno di un’ora, grazie alla presenza di mappe e cartelli informativi.

Cosa vedere nelle vicinanze di Castello di Serravalle

Avete terminato la passeggiata e vi è venuta voglia di scoprire cosa si nasconde nelle immediate vicinanze?

Il mio consiglio è di raggiungere sia l’Abbazia di Monteveglio che la Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, dove visitare il Museo Civico Archeologico intitolato ad Arsenio Crespellani.

Al termine della vostra escursione tra i caratteristici borghi di Castello di Serravalle, Monteveglio e Bazzano, avrete quasi l’impressione di aver fatto un viaggio indietro nel tempo.

Questa terra di confine ha infatti il potere di far innamorare davvero tutti, dai cultori della storia e dell’archeologia, fino appassionati di trekking e della buona tavola.

Sono certa che non vi lascerà indifferenti.

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33 risposte

    1. Che dire: un Borgo più bello dell’altro! Questo non lo conoscevo proprio e, a parte tutte le cose da vedere che ci sono, mi interess molto l’Ecomuseo della Collina e del Vino!
      Ci farò sicuramente un pensierino
      Mimì

  1. Ci sono passata vicino tantissime molte ma non mi sono mai fermata, incredibile quanto a volte si dia poco valore alle meraviglie di casa nostra
    un nuovo luogo che visiterò al mio rientro
    grazie

  2. Amo lo stile romanico e tutto ciò che è in mattoni e pietra a vista. In questo borgo mi sentirei proprio a mio agio. Quel bis di primi poi sembra davvero qualcosa di spettacolare!

  3. Mi illumino ogni qualvolta scopro un borgo o un castello mai visto! Questo borgo mi era completamente sconosciuto quindi non posso far altro che aggiungerlo alla mia bucket list

  4. Non conoscevo questo borgo, il castello poi è davvero maestoso, dalla tua descrizione mi immagino davvero questa atmosfera di altri tempi, da vedere sicuramente mi hai proprio incuriosito

    1. Ciao Arianna, Castello di Serravalle è un piccolo centro urbano, oggi inglobato nel Comune di Valsamoggia, ma in origine interamente cinto da mura, delimitate da un fossato. È un luogo davvero evocativo!

  5. Quando ho letto Serravalle pensavo ad almeno altre 2 Serravalle che conosco, ma invece a quanto pare ce n’è almeno un terzo! E mi sa che che ne siano anche di più 😉 Serravalle già dal nome evoca castelli, borghi fortificati… per serrare la valle e infatti anche questa Serravalle non sembra essere da meno. Mi hai decisamente incuriosita!

  6. Me lo segno perché torno spesso in Emilia Romagna e ogni volta mi rendo conto che ci sono tantissimi posti che non conosco.
    Una tappa al ristorante e d’obbligo, per cui apprezzo molto il consiglio di ordinare il bis di primi in modo da avere due assaggi!

  7. Organizzerei una bella gita fuori porta per visitare questo carinissimo borgo, adoro scoprire piccole gemme italiane!

  8. Abbiamo visitato Castello di Serravalle qualche anno fa in un piccolo tour a zonzo tra le colline di Modena e Bologna. Anche per noi è stata una splendida scoperta, un luogo incantevole circondato da un meraviglioso paesaggio. Trovo questa zona anche adattissima per chi non ha solo pochi giorni a disposizione perché ci sono tantissime cose da vedere a poca distanza, con spostamenti brevi che lasciano tanto tempo per le visite o per fermarsi per un lauto pasto.

    1. Mi sembra un’ottima recensione la tua, Kristina. Grazie per il commento perché credo potrà essere molto utile a chi vorrà replicare l’esperienza.

  9. Non avevo mai sentito parlare del Castello di Serravalle ma, come ben sai, se si parla di castelli e luoghi storici allora non posso proprio farmeli scappare! Organizzerò al più presto un weekend in zona, non me lo farò sfuggire! Grazie della dritta!

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