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Cosa visitare a Vieste: Necropoli La Salata

la Necropoli La Salata di Vieste

Indice dei Contenuti

Se state pensando di trascorrere un periodo di vacanza a Vieste, vi suggerisco una cosa da visitare assolutamente: la Necropoli La Salata.

Quest’area sepolcrale, collocata attorno al II-III secolo d.C, dista circa 8 chilometri dal centro abitato di Vieste ed è raggiungibile seguendo la litoranea in direzione di Peschici.

Pensate: la necropoli occupa ben 6.000 metri quadrati di superficie e costituisce una delle più antiche testimonianze della presenza di comunità cristiane nell’intera area garganica.

Visitare la Necropoli La Salata a Vieste: cosa sapere e come prenotare

Per visitare la Necropoli La Salata di Vieste è vivamente consigliato prenotare anticipatamente.

Dovete contattare il numero: +39 3476781365 e seguire le indicazioni che vi verranno fornite prima telefonicamente, poi attraverso un sms di conferma e riepilogo.

In questo modo potrete conoscere i giorni e gli orari in cui è possibile effettuare il tour, che si svolge sempre in compagnia di una guida locale.

Riceverete per tempo tutte le informazioni utili su come raggiungere la necropoli e dove parcheggiare, non temete.

Dal momento che le visite si svolgono lungo un percorso completamente scoperto, indossate abiti leggeri e scarpe comode (vanno bene anche i sandali, ma è meglio evitare i tacchi).

I tour, della durata di circa 45 minuti ciascuno, non si effettuano mai nelle ore più calde.

Tuttavia, è meglio salvaguardare la pelle con la giusta protezione solare e avere a disposizione una bottiglietta d’acqua, con cui rinfrescarsi, in caso di bisogno.

La Necropoli La Salata di Vieste: il percorso di visita

La visita comincia nei pressi dell’ingresso del Villaggio Baia dei Lombardi.

Qui, una cancellata sormontata da un’insegna, informa i visitatori di essere giunti nel posto giusto: la Necropoli La Salata.

La guida, giovane ma decisamente appassionata e competente, si affretta ad informarci che per questioni logistiche, seguiremo un itinerario a ritroso nel tempo, ovvero dall’ipogeo più recente a quello più antico.

Cominciamo!

L’esplorazione degli ipogei

Dal momento che i cristiani non credevano nella reincarnazione, i loro defunti venivano sepolti senza alcun corredo funebre.

I corpi inoltre, erano collocati in maniera distesa supina e non fetale.

Molte aree sepolcrali della Necropoli La Salata sono di tipo parietale, con i loculi disposti verticalmente lungo le pareti dell’ipogeo, ma non mancano quelle ad arcosolio, cioè sormontate da una nicchia scavata nella roccia.

particolare di una cavità della necropoli La Salata a Vieste

Nel secondo ipogeo vi è persino una tomba a baldacchino (così chiamata per le sue similitudini con la struttura di un letto a baldacchino).

Forse era riservata ad una sola famiglia, presumibilmente quella che risiedeva nella villa romana, poco distante da qui.

Diverse sono le lucerne di tipo africano trovate nell’intera area di sepoltura, che servivano ad illuminare gli interni delle cavità.

Molti tra i reperti rinvenuti durante gli scavi archeologici nel territorio di Vieste, sono esposti presso il Museo Civico Archeologico Michele Petrone. Scoprite come visitarlo!

Un altro elemento ancora perfettamente visibile è il dromos, un vero e proprio corridoio d’entrata, che accompagnava l’ingresso di ciascuno dei sepolcri.

Dovete considerare che l’intera necropoli negli anni ha subito diverse modifiche strutturali.

Queste cavità sono state adoperate dai pastori, che hanno creato ulteriori ingressi per garantire il passaggio degli animali.

Alcuni pilastri e diverse strutture ad arcosolio quindi, sono andate distrutte.

Il terzo ipogeo, più piccolo rispetto ai precedenti, si raggiunge al termine di un breve sentiero, cosiddetto botanico, poiché consente di ammirare da vicino alcune varietà di piante presenti nel sito.

uno degli ipogei della necropoli La Salata di Vieste

Questa grotta si colloca nel momento di transizione tra il periodo paleocristiano e quello cristiano, come è facilmente intuibile dalla presenza ancora esigua di loculi.

L’ingresso è rimasto quasi del tutto intatto, anche se non è propriamente legato alle modalità di sepoltura tipiche dell’epoca, poiché presenta un arco a sesto acuto.

Si riescono ancora a vedere nitidamente le piccole nicchie su cui venivano poste le lucerne.

La sorgente e il culto della Dea Madre

Non potrete non accorgervi della presenza di un piccolo corso d’acqua, che sgorga da una grotta profonda circa una ventina di metri.

Secondo l’antico culto della Dea Madre, era di fondamentale importanza che i sepolcri fossero disposti nei pressi delle sorgenti.

L’acqua, che era i il simbolo della rinascita per le civiltà pagane, diventa l’elemento di salvezza per i cristiani, che quindi possono riutilizzare questi antichi luoghi di sepoltura, con una connotazione del tutto nuova.

Ed è in questo preciso momento che si sopraggiunge all’ipogeo più antico, nonché più esteso, di tutta la Necropoli.

La grotta dei Saraceni

Questa grotta, detta dei Saraceni, è alta ben 50 metri ed è totalmente occupata da loculi, disposti all’interno di diversi ipogei.

Pensate che sono talmente tanti e così sapientemente incastonati tra loro che, guardando la parete rocciosa da qualche metro di distanza, vi sembrerà di vedere dei volti, riconoscendo profili dotati di occhi, naso e bocca.

parete rocciosa con loculi nella necropoli La Salata

La guida mi ha rivelato che nel complesso, considerando tutti e otto gli ipogei, la Necropoli La Salata presenta circa 800 aree di sepoltura.

Nel piazzale antistante la grotta inoltre, sono presenti diversi sarcofagi in muratura, chiusi con delle lastre di terracotta, che dovevano servire anche per i numerosissimi loculi parietali.

Non molto distante da qui, vi sono anche i resti di alcune vasche, d’epoca decisamente successiva a quella della necropoli.

Può darsi che, grazie a dei canali di collegamento con la vicina sorgente, svolgessero un ruolo importante per le attività produttive locali (come la lavorazione di calce e laterizi).

Cosa vedere vicino alla Necropoli La Salata di Vieste: i trabucchi

L’intera costa settentrionale di Vieste è caratterizzata dalla presenza di trabucchi, un esempio dell’architettura vernacolare tipica del Gargano.

Non tutti sanno che questi antichi strumenti di pesca, dal 2015 sono tutelati dalla Regione Puglia come patrimonio di grande importanza paesaggistica e culturale.

Inoltre, grazie all’associazione La Rinascita dei Trabucchi Storici, dopo essere stati riqualificati, vengono aperti al pubblico, che può partecipare ad esperienze di pesca altamente interattive.

Venite a scoprire come:

Sono certa che sarà un’esperienza indimenticabile!

io alla necropoli La Salata di Vieste

Ringrazio il Polo Culturale di Vieste e Archeologica srl per avermi ospitato presso la Necropoli La Salata dove, sotto la guida del bravissimo Antonio, ho potuto riscoprire un luogo dalla notevole importanza storica per l’intero Gargano.

Cosa aspettate a prenotare il vostro tour?!

I miei ultimi itinerari di viaggio:

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19 risposte

  1. Mi sembra un luogo davvero unico e importantissimo, non mi sembra ci siano molte necropoli cristiane dato che i sepolcri erano spesso sotto o accanto alle chiese. Un’ area così vasta e così conservata merita di essere visitata e conosciuta

  2. Una piccola chicca che non conoscevo in un posto bellissimo come Vieste, Libera, ma quanta ricerca fai per trovare tutte queste meraviglie !

  3. Conoscevo Vieste ma non questa chicca che pochi conoscono. Questo mi piace di noi blogger serie( scherzo, è una battuta) che siamo alla ricerca sempre di luoghi insoliti e tu ci sei riuscita benissimo, hai svelato un gioiellino tutto italiano.

  4. Sono stata a Vieste anni fa, ma non conoscevo questo sito archeologico di così gran fascino e pregio! Io poi amo combinare la classica vacanza al mare con visite culturali, da ricordare!

  5. Non sapevo dell’esistenza di questo sito archeologico che, dalla tua descrizione, sembra di molto interessante! E’ un ottimo spunto per il futuro dato che sono sempre alla ricerca di luoghi ameni ed affascinanti!

  6. Ho visitato Vieste qualche anno fa, ho visto e fotografato i trabucchi, ma di questa necropoli non sapevo niente! Per me che sono appassionata di archeologia è una vera chicca! Spero di avere l’occasione di tornarci per visitarla, grazie della dritta!

  7. Le necropoli da una parte mi inquietano dall’altra mi affascinano. non sapevo che vieste ne avesse una ma è un’ottima idea da visitare se non si vuole fare solo mare

  8. Pur essendo pugliese, non conosco molto la zona del Gargano; però mi piacerebbe molto visitarla, visto che ci sono delle spiagge stupende e anche tantissime cose da visitare, per esempio la Necropoli che hai descritto nel tuo articolo!

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