Glasgow: cosa vedere a piedi in un giorno

lo splendido skyline di Glasgow sul fiume Clyde

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Vi state ancora chiedendo se valga davvero la pena visitare Glasgow? Per sciogliere ogni dubbio, potrà tornarvi utile il mio itinerario, che suggerisce cosa vedere a piedi in un giorno nella città più grande dell’intera Scozia.

Il suo centro abitato dinamico e moderno non ha nulla a che vedere con la compatta e quasi impenetrabile Old Town di Edimburgo.

Questo però, non vuol dire che sia meno interessante.

È un errore etichettare una località come poco piacevole soltanto sulla base di un pregiudizio.

Del resto il viaggiatore, non è colui che decide di uscire dalla zona di comfort, per scoprire cosa c’è oltre le quattro mura della propria abitazione?

Dunque, non indugiamo oltre e mettiamoci in cammino.

Il nostro viaggio alla scoperta di Glasgow sta per cominciare!

Cosa vedere in un giorno a Glasgow: la città più grande della Scozia

Sembra incredibile eppure fino a qualche decennio fa, Glasgow era una città malfamata (pare fosse la capitale scozzese degli accoltellamenti), caratterizzata da tassi di disoccupazione altissimi.

Grazie ad un profondo processo di riqualificazione, è letteralmente rinata, come testimoniano i numerosi riconoscimenti, ottenuti negli anni a livello internazionale.

Nel 1990 Glasgow è stata nominata Capitale Europea della Cultura, nel 1999 City of Architecture and Design, nel 2008 è stata dichiarata dall’UNESCO Città della musica (la prima nel Regno Unito) ed infine nel 2020, è stata nominata Global Green City, un vero esempio in tema di sostenibilità.

Sbalorditivo, non è vero?

Cosa vedere a Glasgow: Cattedrale di San Mungo

La Cattedrale di Glasgow è intitolata a San Mungo, patrono della città.

Realizzata in stile tipicamente gotico nel XII secolo, costituisce l’unica cattedrale scozzese ad essere sopravvissuta alla Riforma Protestante del 1560.

Fu costruita attorno alla cappella che ospita le spoglie del vescovo Mungo, morto nel 612 e considerato il fondatore della città di Glasgow.

Per questo motivo, in età medievale divenne una meta di pellegrinaggio tra le più note e frequentate del Paese.

Oltre alla maestosità delle navate, non potrete non notare le splendide vetrate interne, coloratissime.

I vetri originali sono stati sostituiti con lastre realizzate a Monaco di Baviera tra il 1850 ed il 1860.

Di queste inoltre, oggi ne sopravvivono solo due. Nel 1930, a causa dell’usura del tempo e dell’inquinamento, si dovette procedere ad una nuova sostituzione.

Accanto alla tomba di San Mungo, è sepolto uno dei più grandi sostenitori di Robert the Bruce, il vescovo di Glasgow, Robert Wishart.

Costui appoggiò con ferma convinzione la causa indipendentista di Wallace e the Bruce, a tal punto da essere ritenuto loro complice.

Catturato e condotto in Inghilterra, fu rilasciato solo grazie alla sua carica ecclesiastica e ricondotto a Glasgow, dove trascorse il resto della sua vita.

Una curiosità: a pochi metri dall’ingresso della chiesa, un’imponente statua si erge solitaria. Raffigura David Livingstone, medico, missionario e grande esploratore scozzese.

Tra le sue tante imprese in Africa, si può annoverare la scoperta delle Cascate Vittoria (così chiamate , in onore della sovrana britannica) e della sorgente del fiume Congo.

Cosa sapere prima di vedere la Cattedrale di Glasgow: informazioni utili

La Cattedrale di San Mungo è visitabile gratuitamente ed in autonomia (è possibile usufruire di un’audioguida ma a pagamento).

Nonostante questo, si consiglia espressamente di prenotare anticipatamente l’ingresso, perché l’edificio prevede una capienza massima che, una volta raggiunta, non può essere superata.

La chiesa, che è sempre chiusa ai visitatori nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, può essere soggetta anche a chiusure improvvise, causate da eventi di forza maggiore.

Si raccomanda quindi di consultare sempre il sito internet ufficiale, così da prendere visione per tempo, di eventuali modifiche alla normale programmazione di apertura.

Cattedrale gotica di San Mungo a Glasgow

Glasgow Necropolis e quella strana abitudine di passeggiare nei cimiteri

Oltre le imponenti guglie della Cattedrale di San Mungo, una collina quasi interamente ricoperta di lapidi di marmo, non potrà non attirare la vostra attenzione.

Sì, avete capito bene: si tratta di un enorme cimitero, Glasgow Necropolis.

Dovete sapere che in Scozia è buona abitudine passeggiare all’interno dei luoghi di sepoltura.

Il cimitero vittoriano di Glasgow fu inaugurato nel 1831 e dichiarato completo già nel 1851, quando ospitava diverse migliaia di lapidi.

È raggiungibile attraverso un passaggio pedonale, che sovrasta l’odierna strada a scorrimento veloce Wishart Street e che anticamente, era chiamato Bridge of Sighs, ovvero Ponte dei Sospiri.

A differenza del più celebre ponte veneziano però, qui erano i familiari dei defunti ad emettere sospiri, gemiti e lamenti e non i condannati a morte.

Glasgow Necropolis è un cimitero che occupa la collina vicino alla cattedrale della città

Cosa vedere all’interno della Glasgow Necropolis

All’interno dell’area di sepoltura vi sono diversi itinerari, che convergono quasi tutti verso la sommità dell’altura, dove svetta il monumento di John Knox, padre della Riforma della Chiesa di Scozia

Procedete adagio, le piogge potrebbero rendere scivoloso il terreno ed evitate punti che vi sembrano poco stabili.

Una piccola area a ridosso della valle, ospita un cimitero ebraico, costituito da 57 tombe.

Agli ebrei non era consentito seppellire i propri defunti nel cimitero della Cattedrale di San Mungo, quindi decisero di occupare una porzione di terreno alla base della vicina altura, poi divenuta Necropolis.

Non lontano da qui tra l’altro, è stato istituito il William Wallace Memorial.

Si tratta di una colonna di pietra, che ricorda la battaglia di Bell o’ The Brae.

È proprio qui infatti che nel 1297, Wallace uscì vittorioso da uno scontro con le truppe inglesi.

Oltre ad essere un luogo decisamente silenzioso, la Necropolis costituisce il punto panoramico migliore per ammirare Glasgow dall’alto.

Non dimenticate la macchina fotografica, mi raccomando!

George Square: la piazza principale di Glasgow

Il cuore pulsante di Glasgow è George Square, piazza principale della cittadina, intitolata a re Giorgio III.

La sua costruzione risale al 1787 e richiese un lungo lavoro di bonifica, poiché l’area era interamente paludosa, in quanto destinata alla macellazione dei cavalli.

Il lato orientale della piazza ospita un imponente Cenotafio, eretto in memoria dei circa 20.000 caduti di Glasgow durante la Prima Guerra Mondiale.

Quasi interamente ricoperto di corone di fiori, deposte in occasione delle celebrazioni ufficiali, è stato collocato nel punto in cui i giovani militari venivano reclutati e salutavano per l’ultima volta, prima di partire per il fronte, la loro città natale.

Una curiosità: George Square è caratterizzata dalla presenza di ben 12 statue, erette in onore di alcune delle personalità di maggior rilievo della storia scozzese.

Tra le altre, spicca un monumento in onore della regina Vittoria, raffigurata a cavallo, in memoria del suo primo viaggio a Glasgow.

Al suo fianco è stata collocata la statua di suo marito Albert, morto nel 1866.

Glasgow City Chambers

Alle spalle del Cenotafio si erge il City Chambers, ovvero il Municipio di Glasgow.

L’edificio è stato inaugurato nel 1888 alla presenza della regina Vittoria e si estende per ben 14.000 metri quadrati.

Per la galleria al piano terra, l’architetto Young si è ispirato all’Arco di Costantino a Roma. Pavimenti e soffitti sono quasi interamente ricoperti da mosaici.

Da qui, una scalinata in marmo di Carrara con balaustra in alabastro conduce ai piani superiori.

I consiglieri sono 85 e si riuniscono in emiciclo attorno al sindaco (chiamato Lord Provost) in una delle sale più eleganti dell’edificio, in mogano spagnolo.

L’ambiente più grande del palazzo è la Sala dei Banchetti, lunga 33 metri e larga ben 14 metri. Ospita eventi e cerimonie e le sue pareti sono interamente ricoperte da murales che ripercorrono le fasi della storia di Glasgow.

L’edificio è visitabile gratuitamente.

Se siete interessati, dovete presentarvi all’ingresso del palazzo tra le 10:30 e le 14:30 (dal Lunedì al Venerdì), negli orari di apertura al pubblico.

Trovate maggiori informazioni sul sito internet di Glasgow City Chambers.

Cosa vedere a Merchant City: uno dei quartieri più antichi di Glasgow

Merchant City è uno dei maggiori esempi di riqualificazione urbana di Glasgow.

Questo reticolato di strade, parte da George Square e si sviluppa verso sud-est, fino a Tolbooth Steeple, l’unica costruzione di età pre-vittoriana rimasta in piedi in città.

L’espressione Merchant City si deve al fatto che questa zona a partire dal 1750, quando Glasgow divenne un importantissimo centro economico, fu occupata in larga parte da magazzini, uffici, distillerie e mercati.

Negli anni Sessanta, la presentazione del piano per la costruzione della tangenziale, sembrò condannare l’area ad un inesorabile declino.

Fortunatamente però, agli albori degli anni Ottanta il Consiglio comunale cittadino decise di restaurare gli edifici e di promuovere eventi di aggregazione per la collettività.

Ancora oggi, festival tematici e sfilate di carnevale richiamano curiosi da ogni parte della città.

Glasgow City Centre Mural Trail: la street art colora il centro di Glasgow

Durante la mia passeggiata tra le vie di Merchant City, sono stata colpita dalla presenza di diversi murales coloratissimi, realizzati sulle facciate dei vecchi palazzoni del quartiere.

Ho scoperto che questi capolavori rientrano nel Glasgow City Centre Mural Trail, un progetto avviato dal Comune nel 2008 e finalizzato a donare nuova vita a luoghi altrimenti emarginati dal contesto turistico cittadino.

Dal momento che si tratta di un’iniziativa in continua evoluzione, vi consiglio di consultare il sito internet dedicato, contenente le indicazioni per raggiungere tutte le opere di street art.

In particolare, ve ne voglio segnalare due:

  • Fellow Glasgow Residents, realizzato sulla parete di un anonimo parcheggio di Ingram Street, raffigura una serie di animali che popolano i dintorni di Glasgow. Vi assicuro che l’opera è davvero realistica. Sembra quasi che queste bestioline debbano uscire da un momento all’altro, dal muro!
  • Bow down, honour the roots (inchinati, onora le radici), un’opera che attraverso l’omaggio al popolo Tembé dell’Amazzonia, vuole ricordare tutte le piccole comunità del mondo, troppo spesso emarginate. Si trova sulla parete di un palazzo di Wilson Street ma per fotografarla nella sua interezza, vi consiglio di posizionarvi lungo Candleriggs.

Buchanan Street: la via dello shopping di Glasgow

Non riuscite a resistere all’irrefrenabile voglia di fare spese, neanche quando siete in vacanza? Dirigetevi a Buchanan Street, un vero e proprio tempio per gli amanti dello shopping.

Questo viale pedonale, molto frequentato dagli artisti di strada, è popolato da negozi e centri commerciali, dove trovare articoli dei più noti brand internazionali.

A me personalmente ha ricordato subito Grafton Street, l’elegante strada dello shopping di Dublino, altrettanto vivace e giovanile.

Buchanan Street è inoltre ottimamente servita dai mezzi pubblici.

È delimitata a nord dalla stazione degli autobus, a est dalla stazione ferroviaria e a sud da quella della metropolitana di St. Enoch.

Cosa vedere a Glasgow se piove: i musei gratuiti della città

Una delle cose che più amo della Scozia è che i musei sono gratuiti.

Questa peculiarità del Paese delle Cornamuse, oltre a rispecchiare il nobile principio secondo cui l’arte, la storia e la cultura di un territorio devono essere messi a disposizione di tutti, ha anche un risvolto pratico.

La Scozia è celebre per le sue abbondanti precipitazioni, spesso improvvise e quindi imprevedibili.

Trascorrere qualche ora ammirando collezioni ed esposizioni museali dunque, può essere anche un buon modo per attendere che smetta di piovere.

Sotto questo punto di vista, il mio viaggio in Scozia costituisce quasi un’anomalia.

L’intero soggiorno è stato infatti costantemente asciutto e caratterizzato da giornate soleggiate, quasi prive di nuvole.

Ma non per questo mi sono lasciata sfuggire l’opportunità di inserire qualche museo nel mio itinerario alla scoperta di Glasgow.

Scopriamo insieme quali sono le principali collezioni gratuite presenti in città.

  • Kelvingrove Art Gallery and Museum. Ospita una collezione di dipinti collocati tra il 1400 ed il 1600 ed una sezione dedicata ad artisti d’età moderna e contemporanea, come Picasso, Van Gogh, Gauguin.
  • The Lightouse. Attualmente questo centro di design e architettura è chiuso alle visite, ma merita comunque di essere segnalato tra le principali istituzioni museali di Glasgow. È stato progettato da Mackintosh e solitamente, lungo i suoi 6 piani, collegati tra loro da una scala elicoidale, ospita mostre ed eventi .
  • GoMa, ovvero la Galleria di Arte Moderna. È ritenuto il principale museo di arte contemporanea scozzese, collocato nel palazzo anticamente destinato alla Royal Exchange. Espone collezioni dei principali artisti del Novecento mondiale. Davanti all’ingresso, la statua del Duca di Wellington presenta una particolarità: ha un cono spartitraffico sulla testa. Dispetto o goliardia? Nessuno lo sa, ma sta di fatto che ogni qualvolta le autorità cerchino di farlo sparire, puntualmente qualcuno lo rimette al suo posto.
Statua del Duca di Wellington con il cono spartitraffico

Riverside Museum: il museo dei trasporti di Glasgow

Il Riverside Museum, ovvero il Museo dei Trasporti di Glasgow è stato inaugurato nel 2011, all’interno di un edificio moderno ed elegante, realizzato da Dame Zaha Hadid.

Non è un caso se sorge nel punto esatto in cui si incontrano i due fiumi di Glasgow, Clyde e Kelvin, anticamente occupato dai cantieri Inglis.

Trovandosi sulla costa occidentale della Scozia, Glasgow occupava infatti una posizione ottimale per agevolare i lunghi viaggi delle navi britanniche verso le colonie americane.

Sulle sponde del Clyde, che taglia in due la città, sorsero così migliaia di cantieri, che richiamarono manodopera da ogni parte della Scozia e della vicina Irlanda.

Le due guerre mondiali e i decenni che ne seguirono, decretarono inevitabilmente il declino dell’industria navale di Glasgow, ormai considerata antiquata.

Fortunatamente, oggi l’intera area è stata riqualificata ed inserita nei circuiti turistici cittadini.

Cosa vedere all’interno del Riverside Museum di Glasgow

Pensate: il Riverside Museum nel 2013 ha ricevuto il premio di Museo europeo dell’anno.

Ma cos’è che lo rende così speciale? Proverò a raccontarvelo, ripercorrendo con voi i momenti salienti della mia visita.

Il percorso espositivo si sviluppa su due piani ed è suddiviso in sezioni tematiche, tutte altamente interattive.

Al piano terra ad esempio, oltre ad auto d’epoca ed antichi convogli ferroviari, è possibile scattare foto a bordo dei vecchi bus a due piani e sui tram.

Vi è persino la possibilità di salire un antico vagone della metropolitana cittadina ed essere catapultati in un attimo nel 1896.

All’epoca i mezzi pubblici di Glasgow esponevano cartelli che invitavano i passeggeri a non sputare. Ma perché?

Dovete sapere che ai primi del Novecento, la tubercolosi costituiva un serio pericolo per la salute. Si trasmetteva facilmente tossendo, sputando o starnutendo, soprattutto nei luoghi chiusi.

A Glasgow in particolare, solo nel 1910 uccise circa 1.000 persone, motivo per il quale l’amministrazione decise di vietare espressamente ai passeggeri di tram e metropolitana, di sputare.

Al piano superiore è esposta quella che viene ritenuta, per lo meno dagli scozzesi, la prima bicicletta del mondo.

Inventata da Gavin Dalzell, fu presentata per la prima volta all’Esposizione Internazionale del 1888.

In realtà Kirkpatrick MacMillan aveva già realizzato un pedale da bicicletta qualche anno prima.

Tuttavia quella di Dalzell costituisce di fatto la più antica bicicletta del mondo ad essere giunta integra fino a noi.

facciata del Riverside Museum
Cosa sapere prima di visitare il Riverside Museum

Il Riverside Museum è un’attrazione perfetta per tutta la famiglia, che qui trascorrerà un paio d’ore all’insegna della storia e del divertimento.

I più piccoli hanno a disposizione ben 90 touchscreen, disseminati lungo l’intera superficie museale, oltre alla fedele ricostruzione di un vecchio quartiere di Glasgow di fine Ottocento.

Non mancano i bar, le toilette, vi sono diversi ambienti riservati al cambio e all’allattamento dei neonati ed un parcheggio per i visitatori.

Pur essendo un museo gratuito, vi consiglio di dare un’occhiata al sito internet, così da prendere visione di eventuali chiusure straordinarie.

Glenlee: la nave ormeggiata davanti al Riverside Museum

L’ingresso del Riverside Museum è sorvegliato dalla Glenlee, un’imbarcazione varata nel 1896 ed adoperata per i commerci marittimi.

Negli anni a seguire fu prima venduta ad un’armeria italiana, quindi alla Marina reale spagnola.

Rischiò persino di essere demolita ma nel 1993, dopo essere acquistata ad un’asta, tornò finalmente a Glasgow e venne quasi interamente ricostruita.

Oggi la nave è un vero e proprio museo, che celebra le antiche e gloriose tradizioni mercantili della città scozzese.

Accessibile gratuitamente e senza prenotazione, Glenlee è aperta alle visite solo nella stagione primaverile e in quella estiva.

Per conoscere la data esatta della prossima riapertura, vi suggerisco di consultare il sito internet, così da non lasciarvi scappare l’opportunità di poter salire a bordo.

Glasgow: cosa vedere vicino al fiume Clyde

Approfittando di una splendida giornata di sole, ho raggiunto le rive del fiume Clyde a piedi, seguendo un percorso pedonale che lo costeggia e che mi ha condotto fino al Riverside Museum.

Durante il tragitto, mi è stato dunque possibile ammirare alcune delle costruzioni che definiscono il nuovo skyline di Glasgow e che rientrano nell’ampio progetto di rilancio di questa vecchia zona industriale.

  • Clyde Arc. Questo ponte, aperto ufficialmente il 18 Settembre 2006, ha un particolarissimo design curvo, che attraversa il fiume da una sponda all’altra, ad angolo.
  • SEC Armadillo, un auditorium da 3.000 posti terminato nel 1997, che deve il nome all’animale di cui ne ricorda simbolicamente la corazza.
  • Glasgow Science Centre. Inaugurato dalla regina Elisabetta II il 5 Luglio 2001, si compone di 3 edifici distinti: il Science Mall, che ospita anche un planetario, la Glasgow Tower, l’edificio più alto della città e il cinema IMAX.

Come arrivare a Glasgow e muoversi in città

L’aeroporto internazionale di Glasgow dista circa 14 chilometri dal centro città.

Se volete evitare di prendere il taxi o noleggiare un’auto, sappiate che esiste un collegamento diretto con gli autobus.

Le corse sono molto frequenti e raggiungono la fermata di Buchanan Street in circa 15-20 minuti (potete consultare gli orari e le tariffe sul sito Glasgow Airport Express).

Se avete prenotato un volo per Edimburgo, il modo migliore per raggiungere Glasgow è prendere un treno in partenza dalla Edinburgh Waverley Station.

Dopo circa un’ora di viaggio, sarete giunti a destinazione.

Le stazioni ferroviarie di Glasgow sono due: Glasgow Central Railway Station e Glasgow Queen Street Railway Station.

Tra loro distano poco più di un chilometro e mentre la prima è più vicina alle rive del Clyde, la seconda è a pochi metri da George Square.

Gli orari delle tratte giornaliere sono disponibili sul sito internet di ScottRail.

Glasgow è una città che può sicuramente essere esplorata a piedi o se preferite, con l’autobus e la sua antica metropolitana, risalente al 1896.

Trovate tutte le informazioni su biglietti e orari sul sito internet SPT.

antico vagone della metropolitana di Glasgow

Ora che sapete cosa vedere a Glasgow, non vi è venuta voglia di partire?

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15 risposte

  1. Quando sono stata in Scozia ho tralasciato Glasgow un po’ per mancanza di tempo, e un po’ – lo ammetto – perché non pensavo che valesse la pena di visitarla! Ora me ne pento perché vedo che si merita sicuramente una giornata.

  2. Quando siamo stati in Scozia avremmo voluto visitare anche Glasgow, ma a causa di alcuni imprevisti non ce l’abbiamo fatta. E questo mi dispiace perchè tutti dicono che sia una città bellissima, il tuo articolo e le tue foto lo confermano!

  3. Glasgow è tra le mie papabili mete future, non sapevo della sua cattiva fama né della sua riqualificazione. Terrò in mente le tue indicazioni quando la visiterò.

  4. Mi hai fatta sorridere con l’aneddoto sul perché non si debba sputare sui o dai mezzi pubblici! Come se ci fosse bisogno di un motivo particolare! In generale mi sembra che Glasgow abbia davvero tanto da offrire e non capisco la reputazione da città noiosa o malfamata

    1. La presenza dei cartelli di Vietato Sputare sui mezzi pubblici di Glasgow del secolo scorso, può sembrare un aneddoto divertente ma in realtà all’epoca era un problema di tipo sociale non indifferente. Come spiego nel post, la diffusione di certe patologie portava alla morte.

  5. Devo avere qualche gene scozzese, poichè anche io adoro passeggiare, e spesso fermarmi a leggere, nei cimiteri monumentali. Sarà forse il silenzio tombale ad attirarmi.. e indubbiamente quello di Glascow è uno dei più maestosi che abbia mai visto. Grazie di avermelo fatto scoprire.

  6. Sono stata a Glasgow un paio di giorni e ancora mi sto domandando se mi è piaciuta o meno. Ogni monumento, chiesa, museo, preso singolarmente è molto interessante, ma nell’insieme non mi ha trasmesso tante emozioni. Mi sono ripromessa di ritornare per cercare di visitare questa grande città meglio. Come amante della street art, però, non c’è nulla da dire, i murales sono meravigliosi.

  7. Stavo prendendo in considerazione l’idea di tornare ad Edimburgo per il mio compleanno e fare stavolta anche tappa a Glasgow, quindi questo post cade a fagiolo perché a parte la cattedrale non mi ero ancora documentata su cosa vedere. Tra i musei ad esempio, non mi perderei il Lighthouse così come un giro nel centro alla ricerca di street art.

    1. Ciao Veronica. Come scrivo nel post, al momento il Lighthouse è chiuso. Ho inserito il link al sito ufficiale, magari dacci un’occhiata prima del tuo viaggio.

  8. Non l’ho inclusa nel mio itinerario scozzese perché avrei voluto dedicarle almeno un paio di giorni (che non avevo ahimè). La prossima volta però non me la farò scappare, Glasgow merita davvero!

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