Le spiagge vulcaniche più belle di Santorini

le spiagge vulcaniche di Santorini rendono quest'isola unica nel suo genere

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Se pensate che le isole greche siano tutte contraddistinte da bianchi litorali di soffice sabbia dorata, allora aspettate di vedere le spiagge vulcaniche più belle di Santorini per ricredervi.

La violenta eruzione che interessò il vulcano di Santorini nel 1627 a.C., viene considerata ancora oggi dagli storici come la più potente di tutta l’antichità.

Provate a immaginare lo scenario apocalittico che si delineò in quel momento, quando il sole fu oscurato da una colonna di fumo e ceneri alta ben 40 km.

Violenti tsunami si abbatterono sulla vicina isola di Creta, talmente potenti da essere considerati da molti come la reale causa della definitiva scomparsa della civiltà minoica.

Ma non solo. Qualcuno ha ipotizzato che l’eruzione del vulcano di Santorini causò addirittura lo spostamento dell’asse terrestre!

Certo è che da quel momento la morfologia dell’isola non fu più la stessa; l’originaria forma circolare infatti si tramutò in una più iconica e romantica forma a mezzaluna.

Le numerose eruzioni vulcaniche che interessarono l’isola successivamente, facendo sprofondare lunghi costoni di roccia nel mare, trasformarono Santorini in un piccolo arcipelago: oltre all’isola principale, a seguito dell’eruzione vulcanica del 157 a.C. si formò l’isola Palea Kameni, mentre con l’eruzione del 1950 (la più recente nella storia di Santorini) si formò l’isola Nea Kameni.

Oltre a queste tre, l’arcipelago è costituito da altri due isolotti, Thirasia (l’unico, oltre a Santorini ad essere abitato) e Aspronisi.

L’intero perimetro dell’isola di Santorini pertanto, non può che mostrare i segni dei violenti fenomeni naturali del passato, che ne hanno modellato le spiagge, le calette, le insenature.

Si tratta di arenili generalmente costituiti da rocce scure, sabbia mista a sassolini neri o grigiastri, che scivolano verso un mare blu, pulito e trasparente, e rendono questo scenario assolutamente unico rispetto a tutte le altre isole greche.

Le spiagge vulcaniche più belle di Santorini

Sud

Red Beach

La peculiarità di questa spiaggia, come suggerisce il nome, è il colore dominante della baia che la racchiude: il rosso.

Per poter raggiungere questo piccolo angolo di Marte sul suolo greco, vi basterà dirigervi a sud ovest seguendo le indicazioni per il sito archeologico di Akrotiri. Una volta parcheggiata l’automobile o lo scooter nell’area di sosta gratuita, dovrete camminare per alcuni minuti prima di raggiungere la spiaggia (se non avete noleggiato un mezzo, potete arrivare qui con uno degli autobus in partenza da Fira).

Scarpe comode, un cappello e abbondante crema solare sono i requisiti necessari per poter attraversare il sentiero di qualche centinaio di metri che vi porterà finalmente alla spiaggia rossa. Questo perché qui non c’è vegetazione che vi possa riparare dai raggi del sole e perché il percorso non è asfaltato ma costituito da rocce e sassi di diversa grandezza. Badate bene, non è assolutamente rischioso se attraversato con le scarpe giuste, dal momento che le ciabatte o gli infradito potrebbero farvi scivolare.

Se non avete portato con voi né cibo né acqua, vi consiglio inoltre di fermarvi presso i rivenditori presenti nelle vicinanze del parcheggio, poiché la spiaggia è priva di servizi.

Essendo uno degli angoli più rinomati dell’isola, in alta stagione e nelle ore centrali del giorno, è solitamente presa d’assalto. Ciò nonostante, la particolarità dei suoi colori, la freschezza e limpidezza delle acque che la sfiorano dolcemente la rende assolutamente unica e meritevole di una visita.

Una curiosità: non lontano dalla spiaggia rossa, si trovano anche la spiaggia bianca (White Beach) e la spiaggia nera (Black Beach).

Alla prima vi si accede solo via mare (tramite una delle tante escursioni in partenza da Fira), mentre la seconda si trova nei pressi dal faro di Akrotiri ed è quindi accessibile via terra.

le rocce rosse di Red Beach vi faranno credere di essere su Marte

Kambia Beach

Se siete alla ricerca di una località appartata e selvaggia, allora Kambia Beach è quello che fa per voi. In linea d’aria è vicinissima alla Red Beach tuttavia, per raggiungerla dovrete guidare per altri 15 minuti lungo curve e tornanti che richiedono nervi saldi e molta cautela.

Potreste inoltre imbattervi in innocue caprette selvatiche e dover aspettare qualche minuto prima che sgomberino la strada e vi consentano di passare.

Diversi sono i colori che dominano questa spiaggia: il grigio scuro dei sassolini sotto ai vostri piedi (ricordate di indossare scarpe comode e non ciabatte) si scontra con l’azzurro del mare, limpido e pulitissimo, e con le tinte accese della Red Beach, ben visibile in lontananza.

A differenza della spiaggi rossa però qui ci sono ben due taverne dove gustare i piatti tipici della cucina greca. Inoltre, almeno in parte, la spiaggia è attrezzata con ombrelloni e lettini.

Un consiglio: percorrete la passerella di legno e tuffatevi tra le acque limpide di questo tratto di costa. Se avrete portato con voi maschera e boccaglio potrete provare l’emozione di nuotare assieme ai tanti pesci che popolano queste acque fresche e trasparenti.

Centro

Kamari Beach

Una distesa color grigio scuro che pullula di ombrelloni: benvenuti alla lunga spiaggia di Kamari, sulla costa centro orientale di Santorini.

Rispetto a Fira e Oia, disposte sul lato occidentale dell’isola, qui i prezzi sono generalmente molto più contenuti. La spiaggia si trova a ridosso del centro di Kamari ed offre quindi la possibilità di avere a portata di mano tutti i servizi necessari per vivere una giornata all’insegna del relax.

Vi dirò, io che sono un’amante delle passeggiate lungo il bagnasciuga, ho trovato in questa spiaggia lunga circa 5 km il luogo perfetto per dare sfogo al mio bisogno di dinamicità e movimento anche in vacanza.

Un consiglio: così come per le altre spiagge isolane, anche qui vi serviranno le scarpe adatte per camminare sui sassi e un cappellino per proteggervi dai raggi solari (a meno che non decidiate di affittare un ombrellone).

Perissa Beach

Questa lunga spiaggia dai toni grigi e neri è separata da Kamari Beach da un confine naturale: la roccia Mesa Vouno.

È lunga circa 7 km, completamente attrezzata e dotata di tutti i servizi, inclusa la possibilità di fare sport acquatici.

La presenza di numerose taverne e bar nel piccolo centro di Perissa, alle spalle dell’arenile, la rende la meta preferita non solo di famiglie con bambini ma anche di gruppi di giovani, che qui possono sorseggiare un drink fino a tarda sera al ritmo della musica proposta dai dj della zona.

Sia la spiaggia di Kamari che quella di Perissa sono raggiungibili in automobile o con lo scooter, oppure con gli autobus di linea in partenza da Fira.

Nord

Amoudi Bay

Questa caratteristica baia incorniciata da un’alta parete rocciosa dai toni vividi e accesi, si trova all’estremità nord orientale dell’isola, poco lontano dalla bianca cittadina di Oia.

Molto suggestivo è il piccolo villaggio di Amoudi, silenzioso, quasi disabitato se non per la presenza di qualche pescatore e alcuni turisti. La sua piccola spiaggia rossa infatti, è circondata da imbarcazioni che fanno la spola nel porticciolo adiacente per rifornire le taverne locali di ogni necessità.

Per quanto mi riguarda, ho fatto volentieri una sosta ad Amoudi Bay per scattare qualche foto ricordo e ammirare lo splendido panorama affacciato sulla vicina isola di Thirasia. Da qui infatti, la vista è impagabile!

Katharos

Un angolo di paradiso sulla Terra: ecco come definirei l’isolata e silenziosa baia di Katharos, a soli pochi minuti di distanza da Amoudi Bay. Si tratta di una stretta striscia di sabbia mista a ciottoli scuri, a ridosso dell’alta scogliera su cui sorge Oia. Per arrivarci, dopo aver parcheggiato l’auto o lo scooter, dovrete seguire un sentiero a piedi.

È il luogo ideale per concedersi una nuotata oppure rilassarsi su una delle tante rocce nere presenti nei pressi della spiaggia. Qui non vi sono servizi, né ombrelloni.

Un consiglio: non lontano da qui vi è un’altra spiaggia abbastanza isolata, Armeni. Pensate che è raggiungibile solo via mare oppure seguendo un sentiero di 286 gradini che parte direttamente da Oia.

Le isole vulcaniche minori

Nea Kameni, Palea Kameni e Thirasia

Una delle escursioni assolutamente da fare è quella che vi condurrà alle isole vulcaniche minori: Nea Kameni, Palea Kameni e Thirasia.

Vi consiglio di acquistare il biglietto il giorno prima del tour presso una qualsiasi delle agenzie presenti a Fira. La partenza è prevista presso il porto, che è raggiungibile soltanto secondo due modalità: adoperando la teleferica (che impiega un paio di minuti) oppure percorrendo a piedi o sul dorso di un mulo ben 587 gradini.

Una volta arrivati, controllate di aver individuato l’imbarcazione giusta e quindi provvedete ad occupare uno dei posti liberi.

La prima tappa è l’isolotto Nea Kameni,dove è prevista una sosta di circa 30 minuti. Per accedere all’isolotto, bisogna pagare una quota di 2,50 euro ed evitare di allontanarsi al di fuori dei sentieri segnalati.

Trattandosi di un vulcano, non c’è molta vegetazione (eccetto qualche arbusto), quindi ricordatevi di portare con voi un cappellino, crema solare e qualcosa da bere.

Passeggiare su un vulcano attivo è davvero un’esperienza incredibile, ma ciò che la rende ancora più affascinante è la splendida vista sulla città di Fira che si erge da lato opposto della caldera.

Numerosi dei crateri presenti su Nea Kameni si sono formati durante le eruzioni comprese tra il 1925 e il 1928, mentre il cratere centrale, Georgios, che è anche il punto più alto dell’isola, si è formato nel 1940.

Una volta tornati alla barca, verrete condotti nei pressi dell’isola di Palea Kameni, dove è prevista una sosta nella piccola insenatura di Agios Nikolau. Qui non sarà possibile toccare il suolo ma ci si dovrà tuffare dalla barca (o scendere dalla scaletta) e raggiungere a nuoto il punto nel quale la temperatura dell’acqua, mista allo zolfo, raggiunge i 35°.

Dopo essere risaliti, un pò a malincuore questa volta, sull’imbarcazione, sarete pronti a raggiungere la terza e ultima tappa della giornata, l’isola di Thirasia. Considerate che quando arriverete qui sarà ormai ora di pranzo e per questo, molto probabilmente, ad un giro nel villaggio di Manolas (a cui si arriva dopo aver percorso una scalinata di ben 300 gradini), preferirete una sosta nei pressi di una delle taverne presenti vicino al porticciolo, come ho fatto io.

Dopo esservi rifocillati, trovate un posticino lungo la striscia di sassolini rossi che costeggia l’isolotto. L’acqua è così limpida e pulita che non riuscirete a trattenervi dalla voglia di fare una nuotata.

Se una volta rientrati, avrete ancora voglia di sorprendervi, fermatevi in uno dei tanti caffè del centro di Fira e attendete lo spettacolo che il sole vi regalerà al momento del tramonto. Vederlo scomparire oltre le piccole isole vulcaniche che poco prima avete ammirato da così vicino, sarà la conclusione perfetta per questa splendida giornata.

Scommetto che il mio itinerario alla scoperta delle spiagge vulcaniche più belle di Santorini vi ha incuriosito, non è vero?

Se avete voglia di approfondire, potete consultare la mia guida di di viaggio, l’ideale per chi vuole trascorrere alcuni giorni su questa splendida isola delle Cicladi:

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