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Napoli: 2 punti panoramici raggiungibili dal centro

uno dei punti panoramici più belli di Napoli è quello di Castel Sant'Elmo

Indice dei Contenuti

Nel mio recente soggiorno partenopeo, ho scoperto due punti panoramici facilmente raggiungibili dal centro di Napoli, che mi hanno fatto immediatamente innamorare di questa città.

Mentre ammiravo palazzi, campanili, cupoloni e cortili dall’alto, non riuscivo a smettere di canticchiare l’incipit di una delle canzoni più celebri di Pino Daniele, che recita:

Napule è mille culure

Pur avendo ascoltato questo brano centinaia di volte, soltanto in quel momento mi è sembrato di capire realmente quali fossero le mille sfumature cantate da uno degli artisti simbolo non solo di Napoli, ma dell’intero panorama musicale italiano.

Due punti panoramici che vi faranno innamorare di Napoli

Sono ormai numerosi i collegamenti ferroviari che, nell’arco di poche ore, consentono ai visitatori di raggiungere Napoli dalle principali città italiane.

È inoltre indubbio che, il modo migliore per assaporare le bellezze della città, è attraversarla a piedi, così da perdersi tra i suoi vicoli.

Ma come fare a raggiungere i punti più panoramici di Napoli se non si dispone di un mezzo proprio?

Niente paura perché, quelle che vi sto per svelare, oltre a essere vicinissime tra loro, sono due location ben collegate con il centro e ottimamente servite dai mezzi pubblici.

Pronti a scoprirne di più?

Belvedere di San Martino: una terrazza sul centro storico di Napoli

Percorrevo Via Tito Angelini in un fresco pomeriggio domenicale, ripensando a quanta bellezza avessero visto i miei occhi in quelle intense giornate a Napoli.

Ad un certo punto, arrivata in prossimità di uno spiazzale, mi sono bloccata di colpo.

Il cuore ha cominciato a battere all’impazzata, il respiro era diventato corto e il mio viso sembrava paralizzato.

Mi sono commossa all’istante.

Napoli vista dal Belvedere di San Martino a Napoli

Non è stato un pianto vero e proprio, quanto la reazione improvvisa ad un’emozione tanto forte e inaspettata, che nemmeno il mio corpo sapeva in che modo gestire.

Ero giunta al Belvedere di San Martino e quello che si presentava ai miei occhi era uno spettacolo dalla potenza inaudita.

Avevo l’impressione di essere finita all’interno della tela di un pittore e che costui, per dar prova di tutta la sua maestria, avesse adoperato tutti i colori a sua disposizione.

Dopo alcuni minuti di contemplazione quasi religiosa, ho iniziato a cercare i punti di riferimento a me noti, sforzandomi di riconoscerli da un particolare.

È così che ho intravisto il Monastero di Santa Chiara, ho riconosciuto Spaccanapoli, ho scorto Piazza del Plebiscito e notato Castel dell’Ovo.

Lo sfondo era dominato dal Vesuvio che, in tutta la sua imponenza, sembrava un gigante buono intento a vegliare sulla città.

Cosa fare nei pressi del Belvedere di San Martino

Volgendo, anche solo per un attimo, lo sguardo nella direzione opposta rispetto alla terrazza del Belvedere di San Martino, non ho potuto non notare un maestoso edificio barocco.

Si tratta della Certosa di San Martino.

La Certosa di San Martino

Questo complesso monumentale fu realizzato nel 1325 per volere di Carlo d’Angiò, che aveva deciso di affidare i lavori a Tino di Camaino, il quale si orientò su una struttura di stampo prettamente gotico.

Nel 1500 però, a seguito di rimaneggiamenti da parte di Giovanni Antonio Dosio prima e Cosimo Fanzago poi, la costruzione assunse una connotazione spiccatamente barocca.

Pensate: nel suo insieme la Certosa di San Martino conta ben due chiostri, dei giardini pensili affacciati su Napoli e un centinaio di altri ambienti interni!

Il Museo nazionale di San Martino

Oggi ospita il Museo nazionale di San Martino, a cui si accede dai due chiostri della Certosa.

Tra le sale dell’esposizione, spiccano la sezione dedicata alle antiche imbarcazioni, quella sulle carrozze e persino un salone totalmente occupato da presepi, testimonianza di una delle più antiche tradizioni napoletane.

Incluso nella visita infine, è l’accesso ai giardini, una vera e propria terrazza verde sul Golfo di Napoli.

Come prenotare la visita alla Certosa e al Museo nazionale di San Martino

La visita alla Certosa e al Museo nazionale di San Martino non richiede necessariamente la prenotazione anticipata, tuttavia è prevista la possibilità di acquistare i biglietti on line.

Il mio consiglio è quello di consultare il sito internet, così da prendere visione degli orari e dei giorni di apertura, nonché di eventuali riduzioni sul biglietto d’ingresso.

Castel Sant’Elmo: sulla vetta del Vomero a Napoli

Se la vista dal Belvedere di San Martino vi ha entusiasmato, aspettate di salire in cima a Castel Sant’Elmo!

Erano state pressapoco queste le parole che Laura, profonda conoscitrice di Napoli, aveva pronunciato nei confronti miei e di Giuditta, alla nostra prima esperienza in città.

In effetti, come non notare quella fortezza a sei punte che sovrastava le nostre teste e l’intera collina del Vomero?

Questa costruzione medievale risalente al 1300 svetta su quella che originariamente era un’area occupata da una cappella, eretta in onore di Sant’Erasmo.

Per la sua posizione strategica (si trova a ben 250 metri sul livello del mare) fu adoperata come torre di avvistamento di Normanni, che lo chiamavano Belforte.

Nei secoli a venire fu oggetto di diversi assedi finché nel 1700 diventò una prigione. È qui che vennero rinchiusi molti dei protagonisti dei moti rivoluzionari del 1799, tra cui Luisa Sanfelice.

Pensate: la nobildonna coinvolta nei tumultuosi eventi della Napoli Repubblicana, è stata l’ultima detenuta ad essere mandata a morte in una pubblica piazza partenopea, come racconto nel mio articolo:

La funzione di carcere militare del resto, rimase la principale occupazione di Castel Sant’Elmo fino al 1952, ovvero fino a circa 35 anni prima della sua apertura al pubblico.

Visitare gli interni di Castel Sant’Elmo

Per accedere al pesante portone d’ingresso di Castel Sant’Elmo bisogna incamminarsi lungo un percorso in salita fino ad attraversare il ponte lavatoio, posto a 20 metri d’altezza.

Ma non rilassatevi troppo perché gli ambienti interni si sviluppano su ben sette livelli diversi, secondo un fitto reticolo di corridoi e gallerie che anticamente servivano a mettere in collegamento i diversi punti di osservazione della fortezza.

una finestra da uno dei punti panoramici più belli di Napoli

Se da uno dei finestroni che si aprono nella roccia tufacea già si scorge parte del centro storico cittadino, aspettate di raggiungere Piazza d’Armi.

Piazza d’Armi e la vista a 360° sulla città di Napoli

Tra gli edifici che caratterizzano il punto più alto di Castel Sant’Elmo, spiccano la Torre del Castellano e la piccola chiesa di Sant’Erasmo.

Ma è la vista qui a catalizzare, inevitabilmente, l’attenzione.

La presenza di un percorso panoramico, ricavato lungo gli antichi camminamenti, consente di ammirare Napoli con una visuale a 360° e di sapere, per mezzo di pannelli informativi, quali sono le bellezze monumentali che caratterizzano i diversi angoli della città.

Grazie all’utilizzo della scrittura Braille collocata lungo l’intero corrimano che delimita l’itinerario turistico inoltre, anche i non vedenti possono conoscere l’identità dei luoghi d’interesse che si stagliano dinanzi a loro.

Si tratta di una vera e propria opera artistica, chiamata Follow the Shape, realizzata da Paolo Puddu e installata a Castel Sant’Elmo a partire dal 2017.

Rispetto a quanto è già ben visibile e riconoscibile dal Belvedere di San Martino, da quassù potrete ammirare, tra gli altri, anche:

  • il Museo e il Real Bosco di Capodimonte,
  • l’elegante silhouette di Posilippo e le isole di Ischia e Procida,
  • Castel dell’Ovo e il Maschio Angioino.
la vista spettacolare da Castel Sant'Elmo a Napoli
Il Museo del Novecento

All’interno di Castel Sant’Elmo è possibile visitare anche il Museo del Novecento, inaugurato nel 2010 e contenente 170 opere di 90 diversi autori napoletani.

Se intendete accedervi però, sappiate che osserva orari di apertura ridotti rispetto alla fortezza che lo ospita, motivo per il quale vi consiglio di informarvi preventivamente, in modo da non avere brutte sorprese.

Come prenotare la visita a Castel Sant’Elmo

Come per la Certosa di San Martino, anche la visita a Castel Sant’Elmo non richiede la prenotazione obbligatoria anche se il mio suggerimento è quello di consultare il sito internet per visionare gli orari di apertura.

Dovete sapere infatti che la biglietteria chiude un’ora prima della fortezza e che, in alcune giornate, l’accesso pomeridiano è consentito con il biglietto ridotto.

Se volete visitare entrambi i complessi monumentali che caratterizzano i due punti panoramici del quartiere Vomero a Napoli, potrete infine acquistare un biglietto cumulativo, valido per il castello come per la Certosa.

Come raggiungere i due punti panoramici sulla collina del Vomero a Napoli

Arrivare con i mezzi pubblici fino ai due punti panoramici che connotano la collina del Vomero, è semplicissimo.

Dalla centralissima Via Toledo potete prendere la metropolitana della linea 1 e scendere alla fermata Vanvitelli.

Da qui, impiegherete una decina di minuti per raggiungere Via Tito Angelini, proseguendo secondo un itinerario a piedi ed in salita.

Non disperate perché, accanto ad irte scalinate, sono state collocate tre scale mobili, che alleggeriranno sicuramente il vostro cammino.

In alternativa, da Piazza Vanvitelli è possibile prendere l’autobus della linea V1 e scendere alla fermata San Martino – Certosa, nei pressi del Belvedere.

La funicolare che collega il Vomero al centro di Napoli

Uno dei più antichi mezzi di trasporto pubblico in grado di collegare la zona del Vomero con il centro di Napoli è la funicolare.

Ben tre delle quattro linee cittadine, raggiungono il Vomero:

  • la prima è la funicolare di Chiaia, che collega il Vomero e il quartiere Chiaia;
  • quindi la funicolare Centrale, che mette in collegamento piazzetta Ferdinando Fuga con piazzetta Duca d’Aosta, non lontano da Piazza del Plebiscito;
  • terza è la funicolare di Montesanto, che unisce Via Morghen a Piazza Montesanto, che si trova nel centro storico di Napoli.

Il biglietto è acquistabile direttamente nei pressi delle stazioni e il percorso dura solo pochi minuti, regalando un’esperienza fuori dal comune, che consiglio.

funicolare che collega i due punti panoramici di Napoli al centro

La Pedamentina: itinerario panoramico dal Belvedere di San Martino al centro di Napoli

Mentre scattavo indisturbata alcune decine di foto dal Belvedere di San Martino, non ho fatto subito caso ad una scalinata che da lì, costeggiando le facciate e i piccoli portoni delle palazzine, procedeva in discesa, verso il centro città.

Soltanto dopo la visita a Castel Sant’Elmo, io e le mie compagne di viaggio, rinvigorite dalla stimolante esperienza sul tetto della città, abbiamo pensato di percorrerla.

Non sapevo ancora che quella che stavo attraversando è la cosiddetta Pedamentina, le cui origini risalgono addirittura al 1325.

Quando Carlo d’Angiò decise di istituire la Certosa sulla collina del Vomero, questa era una zona periferica e totalmente disabitata.

Per questo motivo, fece realizzare una strada che agevolasse il transito dei materiali edili dal centro città.

Oggi i gradini sono in tutto ben 414 e collegano il Belvedere di San Martino con Corso Vittorio Emanuele (dove si trova una stazione della funicolare).

Da qui, proseguendo a piedi lungo Via Montesanto, è possibile arrivare fino a Piazza Dante, nel cuore della città.

Il percorso per collegare il centro con due tra i punti panoramici più belli di Napoli, non poteva che essere altamente suggestivo.

Per questo motivo, vi consiglio di indossare scarpe comode e di percorrerlo nella sua interezza.

Ve la sentite di intraprenderlo?

I miei ultimi itinerari di viaggio:

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10 risposte

  1. Siccome Napoli è nei nostri progetti da un po’, mi segno assolutamente questi punti panoramici! Il secondo è mozzafiato! Amo ammirare le città dall’alto!

  2. Siamo stati solo pochissime ore a Napoli e non abbiamo visto moltissimo ma speriamo di tornare in Campania presto. Tra i due belvedere, preferisco quello di Sant’Elmo così da visitare il forte e ammirare la splendida città dall’alto!

    1. Sono così vicini che puoi vederli entrambi. Una sosta al belvedere te la consiglio perché da lì sembra che la città la si possa quasi toccare.

  3. Il Castello di Sant’Elmo è una delle mie attrazioni preferite di Napoli! Gli altri punti di osservazione li conosco di nome ma non ci sono ancora mai stata!

    1. Come suggerisce il titolo dell’articolo, consiglio di vedere simultaneamente Castel Sant’Elmo e il Belvedere perché sono attaccati l’uno all’altro ed insieme offrono un’esperienza unica dinanzi a Napoli.

  4. Ho avuto il piacere di visitare Napoli due volte perchè mia sorella ha abitato lì per alcuni anni. È una città bellissima, colorata e piena di contrasti. Sono contenta perchè ultimamente è stata valorizzata molto di più. Io l’ho ammirata dall’alto proprio dal Vomero. Mi piacerebbe un giorno tornarci perchè devo ancora visitare diversi posticini che mi incuriosiscono.

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