Naxos: cosa vedere sull’isola verde delle Cicladi

la Portara è la prima cosa che vedrete al vostro arrivo sull'isola di Naxos

Indice dei Contenuti

Se vi state chiedendo cosa vedere a Naxos, sappiate che qui c’è molto di più di quello che potreste pensare.

L’isola più grande dell’arcipelago delle Cicladi infatti, sa unire alle bellezze naturali e paesaggistiche, l’eco di antiche leggende dai protagonisti illustri.

Alla celebre vicenda di Teseo e Arianna, conclusasi sulle sponde di Naxos con la separazione dei due amanti, si aggiunge il mito che individua proprio in una delle caverne del Monte Zas (la vetta più alta di Naxos), il luogo dove Zeus trascorse la sua infanzia.

Secondo la tradizione, Rea nascose suo figlio Zeus su quest’isola per salvarlo da morte certa.

Crono, il padre del bambino, aveva l’abitudine di mangiare i suoi figli, per paura che un giorno avrebbero usurpato il suo trono.

Mentre Rea, dopo aver dato alla luce il piccolo, illuse il marito consegnandoli un sasso avvolto nei panni del neonato, un’aquila condusse Zeus fino all’isola di Naxos e lo nascose in una grotta, dopo avergli donato il fulmine, che da lì sarebbe diventato il suo celebre simbolo.

Cosa vedere a Naxos tra natura, storia e mito

La caverna di Zeus esiste davvero e si trova a ben 630 metri d’altezza, sul monte Zas (o Zeus), situato al centro dell’isola.

Può essere raggiunta e visitata seguendo un percorso di trekking opportunamente segnalato.

Pensate che al suo interno furono rinvenuti numerosi manufatti risalenti a epoche storiche antichissime (dal neolitico al periodo romano) e che qui trovarono rifugio gli abitanti di Naxos, in fuga dai dominatori turchi.

Se la salita verso la grotta comporta un certo sforzo fisico, sappiate però che una volta arrivati sarete ampiamente ripagati dalla vista che, da quassù, si perde oltre la distesa azzurra del Mar Egeo.

La grotta di Zeus, uno dei simboli indiscussi di Naxos, è la perfetta sintesi di tutto ciò che potrete trovare su quest’isola.

Unisce storia e leggenda ma anche natura e avventura, elementi che a Naxos sono evidenti ad ogni angolo.

Quest’isola è indubbiamente più verde delle altre isole Cicladi grazie alle frequenti precipitazioni, che l’hanno resa particolarmente fertile e generosa nella produzione di frutta e altri prodotti della terra.

I suoi villaggi inoltre, mostrano con forte evidenza i segni delle dominazioni passate, da quella veneziana a quella franca.

I numerosi siti archeologici infine, rivelano quanto il culto delle antiche divinità sia stato forte e diffuso su queste sponde.

Tutto questo, e molto altro, è quello che troverete a Naxos.

Pronti a partire?

Naxos: cosa vedere nella Chora

Rispetto ai capoluoghi delle altre isole Cicladi, la Chora di Naxos merita un discorso a sè.

Fin dal mio arrivo con il traghetto presso il porto cittadino infatti, ho notato che questa città risplende di una luce propria e differente rispetto a quanto già visto a Mykonos Town o a Parikia.

Innanzitutto è un centro abitato molto esteso e vivace.

Il lungomare, fin dalle prime ore del mattino, pullula di persone che si accalcano presso le caffetterie per gustare un’ottima colazione davanti al mare.

Il Kastro

Alle sue spalle, imponente e compatto, si staglia il Kastro, quartiere residenziale costruito attorno al XIII secolo dal duca veneziano Marco Sanudo.

Il mio consiglio è di visitarlo durante le ore diurne, in modo da apprezzarne in silenzio e tranquillità ogni angolo.

I suoi vicoli stretti e tortuosi infatti, durante le ore serali vengono letteralmente presi d’assalto dai turisti, alla ricerca di un ristorante panoramico dove cenare o di un souvenir da acquistare.

Rispetto ai classici villaggi cicladici, il Kastro della Chora di Naxos presenta elementi architettonici tipici del periodo veneziano.

una cosa da vedere a Naxos sono gli scorci del Kastro

Al suo interno vi sono il Museo Archeologico di Naxos e ben due chiese (una ortodossa e una cattolica).

Dotato di mura pentagonali, il Kastro aveva ben 12 torri di avvistamento delle quali oggi ne è visitabile solo una, la Torre Glezos, appartenente alla famiglia Krispi.

Il Museo Archeologico di Naxos

Il Museo Archeologico di Naxos, che si trova all’interno di un edificio risalente al 1700 e collocato tra le mura del Kastro, custodisce reperti antichissimi.

Prima di diventare un museo, i suoi ambienti furono occupati dalla Scuola commerciale di Naxos, che ospitò il noto letterato greco Nikos Kazantzakis (1883 – 1957).

Oggi espone la maggior parte dei reperti rinvenuti nei principali siti di interesse storico e archeologico dell’isola tra i quali il già citato monte Zas.

Si tratti di oggetti che coprono un lasso di tempo vastissimo: dal Neolitico all’età romana che includono ceramiche, manufatti di vario genere e statuette in marmo tipiche del primo periodo cicladico.

La Portara del Tempio di Apollo

Uno dei luoghi più emblematici di Naxos si trova sull’isolotto di Palatia, unito al porto della Chora da una una sottile striscia di terra.

Questa enorme cornice di marmo (detta appunto Portara, ovvero: la porta, l’entrata) è tutto quello che resta di quello che doveva essere un enorme tempio dedicato al dio Apollo, iniziato nel 530 a.C. e mai portato a termine.

Solitamente viene indicata dalle guide come la prima cosa da vedere a Naxos, isola della quale ne è quasi il simbolo (e ve ne accorgerete presto perchè è raffigurata su quasi tutti i souvenir in vendita presso la Chora).

Edificata simbolicamente sul lato della città che guarda verso l’isola di Delo, la Portara è alta ben 6 metri e lunga 6,5 metri.

Pensate che sull’isolotto che la ospita nel corso dei secoli, si alternarono diversi edifici.

Dapprima una fortezza, poi una basilica cristiana. Ma nessuno di questi è rimasto in piedi, eccetto la Portara.

Si pensa che il merito sia da individuare nel peso degli elementi marmorei che la costituiscono. Ciascuno degli stipiti infatti pesa circa 20 tonnellate, a cui si aggiunge il peso dell’architrave.

Una curiosità: una enorme cornice è stata realizzata a Dubai nel 2018 e inquadra da un lato i quartieri storici della città e dall’altro, quelli moderni.

Il momento migliore per visitare la Portara è indubbiamente al tramonto. Da quassù infatti è possibile seguire il sole finchè non scompare oltre il blu dell’Egeo e ammirare i colori caldi che la sua luce, sempre più fioca, riflette sulle abitazioni dalle mura candide della parte alta del Kastro.

Non dimenticate la macchina fotografica, mi raccomando!

Il laboratorio artigianale di Pagonis Greek Sandals

Questo laboratorio produce sandali e borse in cuoio ed è un vero must della Chora di Naxos.

L’ho scoperto per caso, incuriosita dalla folla di curiosi ammassata al suo ingresso, in una delle vie dello shopping della Chora, Aristidi Protopapadaki.

Non solo c’è una vasta scelta di accessori già pronti da acquistare ma, su richiesta, vi è la possibilità di farseli preparare su misura oppure di apportare alcune modifiche per personalizzare ciò che si è scelto di comprare.

Io non ho potuto resistere e con soli 25 Euro ho comprato un paio di sandali che ho utilizzato per tutta l’estate.

Sono comodissimi!

Naxos: dove mangiare nella Chora

L’offerta di taverne, bar e ristoranti nella Chora di Naxos è davvero molto vasta.

D’altronde si sa, passeggiare mette fame e considerando che nel capoluogo ci sono davvero molte cose da vedere, non si può tralasciare il momento del pasto, fondamentale per ricaricarsi e ripartire.

Durante la mia permanenza, ho cercato di variare quotidianamente sia la tipologia del locale che la scelta del menu, in modo da poter sperimentare più modi di reinterpretare la cucina locale e quella internazionale, sulla stessa isola.

Cominciare bene la giornata con la colazione da Padelis Coffee Shop

Vi consiglio di non lasciarvi scappare l’occasione di fare colazione da Padelis Coffee Shop, un’ampia caffetteria che si trova alle spalle del lungomare, nei pressi del molo.

Qui, oltre ad una vasta offerta di pietanze sia dolci che salate, assaggiate i mega croissant ripieni di crema o cioccolato.

Pensate che sono così grandi da essere portati a tavola con forchetta e coltello, pronti ad essere mangiati come se fossero la portata principale di una ricca cena.

Al loro interno inoltre, la farcitura è davvero abbondante.

Provare per credere!

Concedersi una cena in riva al mare da Yialos

La taverna di Yialos si trova sulla spiaggia di Agios Georgios, una vera e proprio piscina naturale raggiungibile a piedi dalla Chora (qualora doveste arrivare in macchina o in scooter, sappiate che nei pressi del locale c’è un parcheggio gratuito).

Qui sono diversi i ristoranti che propongono cucina tipica greca, offrendo ai propri clienti la possibilità di cenare direttamente sulla spiaggia, al chiaro di luna.

Seguendo il consiglio del receptionist dello studios presso il quale alloggiavo, ho deciso di provare anche io l’emozione di cenare a due passi dal mare e devo ammettere che, al di là della splendida location, anche il cibo e il servizio si sono rivelati ottimi.

Io e il mio compagno di viaggio abbiamo scelto un menu di pesce partendo da una impepata di cozze per terminare con una frittura di alici e di calamari.

l'ottima impepata di cozze ordinata da Yialos nella Chora di Naxos

Per concludere al meglio la serata, non potevamo non ordinare un dolce da condividere: un’ottima cheese cake ai frutti di bosco.

Provare la pizza di Susanna presso il ristorante Su e Giù

Questo ristorante gestito dall’italianissima signora Susanna si trova sul lungomare cittadino, a due passi dal Kastro, in una delle vie centrali della Chora di Naxos.

Il pezzo forte dell’offerta del ristorante Su e Giù è la pizza, preparata e servita con professionalità e attenzione dalla proprietaria e dal suo staff.

La signora Susanna si intrattiene con tutti i suoi clienti, cercando di assecondare i loro desideri e fornendo consigli su cosa vedere o fare a Naxos.

I prezzi sono assolutamente nella media, i tempi d’attesa un pò meno dal momento che sono molti i clienti affezionati o i curiosi, che vogliono provare la pizza del Su e Giù.

Nonostante il ristorante abbia due sale, una al piano terra (esterna) e l’altra al piano superiore (interna), vi consiglio di prenotare con qualche giorno d’anticipo se volete trovare posto.

Confondersi con i locali da Maro’s Tavern

Questa taverna, che si trova in una delle strade cittadine che da Agios Georgios vanno verso il porto, è una vera e propria meta di pellegrinaggio dei cittadini di Naxos e dei turisti.

Qui vengono preparati i piatti tipici della tradizione greca serviti in porzioni molto abbondanti.

Io e il mio compagno di viaggio abbiamo gustato due ottimi souvlaki, uno di maiale e l’altro di pollo.

Il conto mi è sembrato davvero economico, poichè ammontava a soli 20 Euro (incluse le bevande).

Se siete appassionati della cucina locale, non potete non prenotare un tavolo da Maro’s Tavern!

Assaggiare lo street food di Piperi

Avevo notato questo angolino del gusto già dal mio arrivo a Naxos.

Dopo aver attraversato il lungomare per raggiungere lo studios presso il quale avrei alloggiato, mi ero fermata un attimo e avevo tirato fuori dalla mia borsa la guida di viaggio.

Stavo cercando di intuire, rispetto all’itinerario dedicato a Naxos, cosa vedere per primo.

Non ho potuto però non accorgermi della folla che si accalcava presso questo minuscolo street bar, da cui proveniva l’inconfondibile profumo del gyros in cottura.

E così, durante una delle giornate successive, quando rientrata tardi dal mare avevo solo voglia di una doccia e di gustare un’ottima cena in terrazza, ho ordinato da Piperi un pita gyros take away.

Il servizio è stato davvero rapido ed efficiente. Le pietanze vengono preparate in una cucina a vista, affacciata direttamente sulla strada dove i clienti attendono le ordinazioni.

Promosso a pieni voti!

Naxos: dove dormire nella Chora

Al momento di pianificare cosa vedere a Naxos, non dovete tralasciare un aspetto determinante per la riuscita del vostro viaggio: dove alloggiare.

La Chora è indubbiamente il posto migliore per trovare una sistemazione in quanto:

  • è dalla Chora che i traghetti in arrivo dalle altre isole approdano e ripartono;
  • è la Chora l’unico centro abitato abbastanza grande da poter offrire tutti i servizi necessari per la riuscita della vacanza (es. noleggio auto/scooter, agenzie viaggio, farmacie, banche, supermercati, ecc…);
  • presso la Chora si trova anche una spiaggia, Agios Georgios, raggiungibile a piedi dal centro abitato;
  • la Chora dispone della maggior offerta di hotel, b&b e studios dell’isola.

La mia scelta è ricaduta su uno studios, situato nei pressi della spiaggia di Agios Georgios e chiamato, non a caso, George Studios.

Dalle inconfondibili pareti bianche, la struttura si è presentata subito molto in linea con l’immaginario architettonico tipico delle Cicladi.

La camera, abbastanza spaziosa era dotata di terrazza, aria condizionata, bagno con doccia, angolo cottura e WI FI.

Il receptionist, molto discreto ma dai modi cordiali, mi ha fornito alcuni consigli in merito a cosa vedere a Naxos, quali spiagge visitare e in quali locali cenare.

La vicinanza a una delle spiagge più belle dell’isola è indubbiamente la ciliegina sulla torta.

Naxos: cosa vedere nei dintorni della Chora
Apeiranthos, Filoti e Halki (o Chalki)

Se vi state chiedendo cosa vedere a Naxos al di fuori dei confini della sua splendida Chora, sappiate che è qui che troverete l’anima più pura e autentica di quella che da molti viene definita come l’isola più completa delle Cicladi.

Questo perchè nel cuore di Naxos, alle pendici del Monte Zas, si trovano alcuni tra i villaggi più autentici non solo dell’isola, ma di tutte le Cicladi.

Sto parlando di: Apeiranthos, Filoti e Halki (o Chalki).

Naxos: come arrivare ai villaggi di Apeiranthos, Filoti e Halki

Per raggiungere questa parte dell’isola, per lo più montuosa e attraversata da tornanti, vi consiglio di prendere l’automobile.

I tre villaggi di Apeiranthos, Filoti e Halki sono racchiusi nell’arco di pochi chilometri l’uno dall’altro.

Queste le distanze che li separano dalla Chora:

  • Chora – Apeiranthos: 26 chilometri percorribili in 40 minuti.
  • Chora – Filoti: 19 chilometri percorribili in 28 minuti.
  • Chora – Halki: 16 chilometri percorribili in 23 minuti.

Se non siete abituati ad attraversare paesaggi montani, guidate con calma e fate diverse soste, per rilassarvi e scattare foto al panorama.

Per quanto riguarda il parcheggio invece, non avrete alcun problema poichè tutti e tre i villaggi dispongono di aree di sosta gratuite per i veicoli, molto vicine ai centri abitati. In alternativa, potrete raggiungerli con l’autobus di linea in partenza dal porto della Chora (consultate gli orari sul sito di KTEL, la compagnia che gestisce il servizio).

Ora siete davvero pronti a godervi la giornata!

Passeggiare per le vie di Apeiranthos, il villaggio di marmo

Il borgo di Apeiranthos è detto di marmo dal materiale con cui sono stati rivestiti gli edifici e le strade che lo costituiscono.

Totalmente pedonale, il villaggio sembra scavato nella montagna, con la quale pare costituire un tutt’uno.

il pittoresco borgo di Apeiranthos

Un fitto reticolo di vicoli si snoda verso l’alto creando labirinti che spesso confluiscono in strade senza uscita.

Non abbiate paura di perdervi: tutte le strade vi ricondurranno alla via principale (l’unica tra l’altro, ad essere attraversata da veicoli a motore).

Se vi state chiedendo cosa valga la pena di vedere in questo villaggio, sappiate che sono almeno due i luoghi di interesse imperdibili.

L’edificio principale della parte bassa di Apeiranthos è la Chiesa di Agia Kyriaki, grande e maestosa, alla quale si contrappone la Chiesa di Agia Paraskevi, la cui cupola svetta nella parte alta del borgo.

Dove gustare un ottimo aperitivo ad Apeiranthos

Se le salite di Apeiranthos vi hanno messo appetito, concedetevi una sosta presso una delle tante taverne del centro. Ve ne solo alcune, tra l’altro, che si affacciano direttamente sul belvedere.

Cosa c’è di meglio che sorseggiare una buona birra con vista sulla verde vallata che circonda Apeiranthos?!

Io mi sono fermata alla taverna di George incuriosita dalle porzioni molto abbondanti dei clienti di questo locale.

Ho ordinato uno dei miei piatti preferiti, le Soutzoukakia, deliziose polpette speziate e preparate con il sugo, accompagnate da riso bianco.

Mi avevano detto che qui, come nei villaggi di Filoti e Halki le materie prime sono ottime, vista la fertilità del terreno di quest’area e devo ammettere che ho trovato tutto davvero squisito.

Rifugiarsi all’ombra del grande platano di Filoti

Il bianco borgo di Filoti dista meno di 8 chilometri da Apeiranthos, alle pendici del Monte Zas.

Se siete curiosi di sapere cosa vedere in questo villaggio autentico di Naxos, sappiate che i suoi vicoli bianchi e stretti nascondono una splendida Chiesa ortodossa, Panagia Filotitissa, costruita nel 1710 in onore dell’Assunzione della Vergine Maria, che ricorre il 15 agosto.

Poco lontano da qui sorge la Torre Barozzi, fatta erigere dai veneziani come meccanismo di avvistamento e difesa nel 1650.

Vi accorgerete ben presto che sono davvero numerose le torri di avvistamento dislocate sull’isola di Naxos, così come le Chiese.

Nei dintorni della sola Filoti se ne contano molte, spesso collocate su alture isolate o semi nascoste dalla vegetazione.

Tra le altre, vi segnalo le Chiese di Agia Irini e Agia Sofia, che si trovano nei pressi del parcheggio, all’ingresso della cittadina.

Dove trovare il miglior aperitivo di Filoti

Al di là delle bellezze architettoniche, a Filoti la scena è tutta del grande platano che occupa parte della via principale della città.

E se vi dicessi che qui potete sorseggiare una limonata preparata con frutta fresca e a chilometro zero?

Non dovete far altro che accomodarvi presso il Platanos – the Puressence Cafe.

concedetevi una pausa presso il grande platano di Filoti

Questo locale propone bibite fresche e pietanze preparate con i prodotti locali, ne sarete davvero soddisfatti.

Conoscere i segreti del Kitron di Halki

Se c’è un posto che merita di essere visitato a Naxos, allora quello è Halki.

Guardandolo sulla mappa forse vi sembrerà trascurabile: cosa ci sarà mai da vedere in questo minuscolo borgo della valle Tragaea, vi starete chiedendo.

Sappiate che se da un lato, le poche strade che lo attraversano pullulano di luoghi di interesse, dall’altro i sentieri escursionistici che si diramano nei suoi dintorni, conducono a dei veri e propri gioiellini architettonici.

La Chiesa di Panagia Protothroni

Probabilmente questa Chiesa, intitolata all’Annunciazione della Vergine Maria, è di origine protocristiana, poi convertita a croce quadrata in epoca bizantina.

Pensate che ai suoi interni ci sono ben 5 strati di affreschi realizzati a partire dal primo periodo di diffusione della Cristianità fino al XII secolo. Alcuni di questi sono stati rimossi dalla loro collocazione originale e riposizionati per essere visibili.

La Torre Barozzi-Gratsia

Si trova esattamente alle spalle della Chiesa Panagia Protothroni ed è una delle numerose torri di avvistamento disposte sull’isola di Naxos.

Si compone di 3 livelli e sono ancora ben visibili le inferriate che ne proteggono gli interni, custoditi da mura solide, e i fori da cui veniva versata l’acqua bollente per contrastare l’avanzata dei nemici.

Questa torre è appartenuta alla famiglia Barozzi fino al 1690. Poi, dopo essere passata in diverse mani, giunse alla famiglia Gratsia.

La Chiesa di San Giorgio Diasorites

Mentre passeggiavo chiedendomi cosa ci fosse ancora da vedere ad Halki, ho pensato di intraprendere il sentiero che, superate le abitazioni, attraversa la campagna e sale fino ai monti che le circondano.

Il percorso, nella sua parte iniziale, è pianeggiante e costeggiato da muretti a secco che delimitano i campi coltivati o gli allevamenti di capre degli abitanti del villaggio.

Ho seguito le indicazioni fornite dai cartelli che, di volta in volta, trovavo nei pressi di alcuni bivi.

Non sempre è stato facile seguirne le indicazioni ma vi assicuro che ne è valsa la pena.

Da qui infatti è possibile raggiungere diverse chiesette isolate come la più celebre: Chiesa di San Giorgio Diasorites.

Si tratta di una costruzione dell’XI secolo, racchiusa da un campo di ulivi, che la rendono ancora più suggestiva.

la splendida chiesa bizantina di San Giorgio Diasorites

Al suo interno cela splendidi affreschi di età medievale. Oltre all’immagine di San Giorgio, al centro della volta compare il Cristo Pantocratore affiancato dagli arcangeli.

Per raggiungerla dovrete camminare per circa 15 – 20 minuti a piedi. Vi consiglio di utilizzare un navigatore perchè le indicazioni per arrivarci non sono così numerose.

Considerate che si tratta di un percorso non asfaltato, quindi se viaggiate con un passeggino vi conviene valutare bene se faccia al caso vostro.

Fish & Olive Gallery

Non si può lasciare Halki senza visitare questa galleria d’arte, chiamata Fish & Olive, ad ingresso libero.

Si trova proprio di fronte alla distilleria Vallindras ed espone le opere della ceramista Katharina Bolesch e del suo compagno, Alexander Reichardt, che realizza gioielli.

Il pesce e le olive, che danno il nome alla galleria, ornano tutti i lavori dei due artisti. Nel loro negozio (accanto alla galleria) inoltre, è possibile acquistare alcune di queste originalissime creazioni.

Distilleria Vallindras

Dopo aver scoperto cosa vedere a Halki, sappiate che questo villaggio è rinomato soprattutto per qualcosa che va assaporato, oltre che visto.

Sto parlando del Kitron, una bevanda alcolica a base di foglie di cedro, che si produce soltanto in questo piccolo centro di Naxos.

La ricetta è assolutamente top secret ma, durante la visita alla distilleria della famiglia Vallindras, che lo produce dal 1896, vi sarà possibile conoscere le diverse fasi della lavorazione, effettuare delle degustazioni e acquistare qualche bottiglia da portare ad amici e parenti.

Non pensate che si tratti di una fabbrica vera e propria, dall’esterno la distilleria passa quasi inosservata e si confonde tra i tanti bar che vi sorgono nei pressi.

L’ingresso è gratuito e gli orari di apertura possono subire delle modifiche. Inoltre, non essendoci un sito internet di riferimento, non è possibile prenotare anticipatamente la visita.

Bisogna solo augurarsi di trovarla aperta ed, in caso contrario, consolarsi con un bel bicchiere di Kitron nell’unico bar cittadino che lo ha inserito nel menu.

Dove assaggiare il Kitron a Halki

Lo ammetto: non è stato facile trovare questo minuscolo bar, nascosto tra le strette vie di Halki ma era così forte la voglia di assaggiare questa bevanda che non sarei mai ripartita da Halki senza averne sorseggiato un bicchiere.

Se mi domandate cosa vedere assolutamente prima di lasciare Naxos, non posso non includere nell’elenco almeno una sosta nel bar che offre il vero Kitron locale.

Innanzitutto vi spiego come arrivarci: lasciatevi alle spalle la Chiesa di Panagia Protothroni, che si trova sulla strada che collega Halki ad Apeiranthos e che attraversa il villaggio, e dirigetevi verso la fermata dell’autobus KTEL. Superate il negozio di Penelope, che vende stoffe e manufatti di vario genere e imboccate il primo vicolo alla vostra sinistra.

A questo punto non potrete sbagliare, l’insegna del Kitron Cocktail Bar è l’unica presente in questa via stretta e apparentemente anonima.

Qui potrete degustare le tre diverse tipologie di Kitron prodotte ad Halki:

  • Kitron verde, contiene il 30% di alcool e si presenta come molto dolce al palato.
  • Kitron giallo, contiene il 36% di alcool ed è il meno dolce di tutti.
  • Kitron bianco (o puro), contiene il 33% di alcool ed è una via di mezzo tra il verde e il giallo.

Io ho ordinato un bicchiere di Kitron verde, mentre il mio compagno di viaggio un bicchiere di Kitron giallo. Ci sono stati serviti con del ghiaccio e alcune noccioline e arachidi a parte.

il kitron giallo è un pò più dolce mentre il kitron verde un pò più alcolico ed amaro

Un consiglio: il bar accetta solo pagamenti in contanti e ad Halki c’è un unico servizio ATM, collocato nei pressi della Chiesa Panagia Protothroni. Se vi dovesse capitare, come a me, che il servizio bancomat sia stato sospeso, vi toccherà andare a Filoti, il villaggio vicino.

Come raggiungere Naxos

Dopo aver analizzato cosa vedere nell’isola di Naxos, la più verde delle isole Cicladi, non posso che soffermarvi su uno degli aspetti principali del viaggio: come arrivare sull’isola dove il padre degli dei ha trascorso la sua infanzia.

L’isola di Naxos dispone di un aeroporto dove sono attivi i collegamenti con la sola Atene. In alternativa, potete arrivare a Naxos con il traghetto, in partenza sia dalla capitale greca che dalle isole limitrofe.

Come muoversi sull’isola di Naxos

Per gli spostamenti in loco vi consiglio di noleggiare un’automobile perchè l’isola è davvero molto estesa e, a eccezione dell’area a ovest della Chora, prettamente montuosa.

Se però volete risparmiare sui costi del noleggio, potrete decidere di utilizzare lo scooter per le giornate da trascorrere lungo le spiagge della costa occidentale e l’automobile per le giornate nelle quali volete raggiungere la costa settentrionale oppure la zona del Monte Zas con i suoi villaggi caratteristici.

Stabilite prima cosa vedere a Naxos in modo da poter noleggiare per tempo il mezzo di trasporto più idoneo.

Considerate che sarà molto difficile trovare un automobile in loco perchè la maggior parte dei turisti la prenota prima dell’arrivo sull’isola (soprattutto in alta stagione), mentre gli scooter sono i meno richiesti.

Un consiglio: in Grecia, a differenza del nostro Paese, per guidare uno scooter 125 è richiesta la patente A1, quindi controllate di esserne in possesso perchè in caso contrario dovrete optare per un altro mezzo di trasporto.

In conclusione penso che la scelta del veicolo con il quale visitare l’isola dipenda da cosa volete vedere a Naxos.

Se il vostro desiderio è un tour on the road dell’isola ma senza spendere troppo, valutate l’opzione di alternare due mezzi di trasposto diversi.

Come ultima opzione infine vi sono gli autobus, che collegano alla Chora (la fermata è nei pressi del porto, così come l’ufficio informazioni) le principali spiagge isolane nonchè i già citati villaggi e l’aeroporto.

la Chiesa Panagia Filotitissa di Filoti è davvero una meraviglia

Ora che sapete cosa vedere a Naxos non vi resta che prenotare, pronti a partire alla scoperta dell’isola?

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20 risposte

  1. Ogni volta che leggo qualcosa sulla Grecia i miei occhi si illuminano, Non sono ancora stata a Naxos ma è una diquelle isole che voglio assolutamente vedere, non sapevo ci fosse la caverna di Zeus. Complimenti per le tue foto davvero splendide

  2. Magnifica Naxos. Non pensavo avesse così tante attrazioni e così tante cose da vedere e da fare! Non sono mai stata in Grecia ma sono anni che ci penso, quindi mi sa che prima o poi farò questo viaggio tanto sognato!

  3. Mi è piaciuto molto il tuo articolo su Naxos. Conosco l’isola ma non ero mai entrata nel dettaglio di alcuni particolari che ho davvero apprezzato. La nostalgia delle isole greche è sempre più forte quando vedo le immagini e leggo dei colori e sapori che anche tu hai apprezzato.

  4. Ricordo ancora molto bene la mitologia greca, anche se l’ho studiata secoli fa a scuola. Ed è una delle cose che mi affascina di più di questa destinazione. Da quello che racconti, sembra che questa isola sia molto ricca di storie relative a dei e dee, per me un buon motivo per sentirmi attratta!

    1. Oltre alla celebre vicenda amorosa di Teseo e Arianna, si narra che il padre degli Dei abbia trascorso qui la sua infanzia e si può visitare la caverna sul monte a lui intitolato : Zas, o Zeus.

  5. Sono stata a Naxos per una breve vacanza ed ho trovato tutto ciò che mi aspettavo da un’isola delle Cicladi: mare azzurro, casette bianche coperte di buganvillee e glicini e un mare straordinario. Io le adoro.

    1. Io ho trovato invece qualcosa di diverso rispetto alle altre isole Cicladi . La Chora di Naxos è molto differente rispetto a quella di Mykonos . Tuttavia è interessante vedere come le percezioni cambino da persona a persona e sono contenta ti sia piaciuta l’isola che secondo me merita un discorso a parte rispetto alle altre isole per i motivi che ho descritto nell’articolo .

  6. Amavo la mitologia greca quando andavo a scuola e tutt’oggi i luoghi di culto degli Dei greci continuano ad affascinarmi. Sicuramente Naxos è il connubio perfetto tra storia, arte, cultura e mare. Seguirò il consiglio di spostarmi con un mezzo quando mi deciderò ad organizzare un viaggio alle Cicladi e non mi perderò la cena in riva il mare o il gyro take away!

  7. Proprio di recente eravamo a Rodi e una signora di Roma che dormiva nella nostra stessa guesthouse ci decantava le meraviglie di Naxos… e sembra che avesse decisamente ragione a parlarne così bene!
    Direi che per il prossimo anno potrebbe essere una delle mete più papabili per il nostro tradizionale giretto settembrino in grecia! 😉

    1. A settembre torno per la seconda volta a Naxos, questa volta con la piccolina che avrà 6 mesi e spero di riuscire ad andare alla scoperta di luoghi che non avevo visitato. Molto carina la distilleria di kitron (liquore che tra l’altro adoro! Ne ho a casa ancora due bottiglie)

  8. Finalmente ho deciso quale sarà la mia prossima isola greca: Naxos❤️A settembre ovviamente… già visitato Rodi che rimarrà per sempre nel mio ❤️Paros e Mykonos. Che bel viaggio tra le righe… brava

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