Edimburgo vanta un divertentissimo Museo delle Illusioni, inaugurato all’interno della Outlook Tower, sede della più antica attrazione cittadina: la Camera Obscura.
Poiché durante i miei viaggi, sono solita affiancare alle visite presso musei decisamente istituzionali, incursioni a gallerie espositive originali e fuori dagli schemi, non potevo certo perdere l’occasione di farci un salto.
È qui infatti che ho trascorso qualche ora, durante il mio primo giorno nella capitale scozzese.
Siete curiosi di sapere com’è andata? Cominciamo!
Camera Obscura e Museo delle Illusioni: breve storia dell’attrazione più antica di Edimburgo
Prima di ripercorrere insieme il percorso espositivo, che si articola su ben sei piani, è bene fare un breve viaggio indietro nel tempo.
Era infatti il 1700 quando Thomas Short, costruttore di strumenti e apparecchi scientifici, prese in affitto alcuni appezzamenti di terra a Calton Hill.
Alla sua morte, poiché Short non si era mai sposato e non aveva avuto figli, nessuno avanzò pretese sull’eredità.
Per lo meno all’inizio.
Nel 1827 infatti, giunse in città una donna, che si presentò col nome di Mary Short oltre che come figlia e quindi erede legittima del defunto.
Nonostante il rapporto di parentela non fu mai dimostrato, costei ricevette l’intera fortuna di Thomas, inclusa la sua più importante creazione: il Grande Telescopio.
Mary decise di aprire nel 1835 un Osservatorio Popolare e di mettere così a disposizione dell’intera comunità una nuova, imperdibile, attrazione: la Camera Obscura.
Dopo un breve periodo di chiusura, ordinato dalle autorità locali, l’osservatorio spostò la propria sede a Castle Hill, dove si trova tutt’ora.
In seguito alla morte di Mary, l’edificio venne acquistato da Patrick Geddess, che mostrò fin da subito la volontà di perseguire finalità di tipo filantropico.
L’osservatorio venne chiamato Outlook Tower e divenne una sorta di centro didattico, con l’obiettivo di consentire agli abitanti di Edimburgo, di avere una visuale più estesa sulla città e sui suoi sette colli.
Nel 1977 infine, la proprietà passò a Visitor Centres Ltd, che la gestisce ancora oggi.
Museo delle Illusioni di Edimburgo: il percorso di visita
Il Museo delle Illusioni si sviluppa lungo un percorso espositivo verticale, da effettuare esclusivamente a piedi, in un lasso di tempo non meglio precisato (potrete rimanerci quanto vorrete).
Ciascun livello è definito da un tema specifico, che collega in qualche modo tutte le installazioni presenti.
Si tratta di postazioni per lo più interattive ed utilizzabili sia dagli adulti che dai più piccoli.
Non mancano i pannelli illustrativi (in English, of course!), che vi saranno molto utili, perché non tutte le attrazioni sono immediatamente intuitive.
Sono certa che il divertimento sarà assicurato, per tutta la famiglia!
- Bewilderworld. L’installazione simbolo di questo settore dell’esposizione è The Vortex Tunnel, una passerella collocata all’interno di una piccola galleria che ruota vorticosamente. L’obiettivo è riuscire a percorrere il passaggio e arrivare dall’altra parte, ma è tutt’altro che una missione possibile. La testa gira vorticosamente, così come il tunnel. Credete a me: è per stomaci forti!
- Eye Spy Edinburgh. Una delle attrazioni più curiose che abbia mai visto all’interno del Museo delle Illusioni di Edimburgo si trova qui ed è la Termocamera. Si tratta di una videocamera che inquadrandovi, mostra su uno schermo a led quanto siete caldi, adoperando le stesse fasce di colore (giallo, arancione, rosso) che solitamente vediamo nelle previsioni meteo ad indicare correnti e temperature.
- Light Fantastic. Lo ammetto: è il settore del museo nel quale mi sono divertita di più! Cominciamo dal Kaleido Tunnel, dove è possibile divertirsi facendo le smorfie più strane, avvicinando il viso ad un piccolo tunnel, che moltiplicherà le vostre facce all’infinito. Quindi proseguiamo con la Stanza di Ames, dove sfidare gli amici rimpicciolendoli o ingrandendoli, in base alla posizione occupata in questa camera magica. Chiudiamo in bellezza con la Testa Mozzata, un must have dei musei delle illusioni (per lo meno quelli che ho visitato). Secondo voi, qual è il trucco?
- Magic Gallery. È il posto dove noi che siamo nati negli anni Ottanta, torneremo bambini! Grazie alla presenza di lampade al plasma, è possibile creare delle sottili scariche luminose, che si spostano lungo la superficie sferica, al contatto con le mani. Lo so cosa state pensando: per proseguire la visita, dovranno staccarvi di forza da qui!
L’ultimo piano dell’edificio è occupato dalla Camera Obscura, oltre che da una terrazza panoramica, affacciata sui tetti di Edimburgo. Grazie alla presenza di potenti telescopi gratuiti, riuscirete a spingervi con lo sguardo fino a Princes Street.
Una curiosità: da quassù potrete scorgere le sommità di tre edifici sacri, tutti posti lungo il Royal Mile. Di questi però, sono la Cattedrale di St. Gile (ovvero Sant’Egidio) svolge tutt’ora l’antica funzione.
Highland Tolbooth, poi ribattezzato The Hub, oggi è uno spazio multifunzionale, dove si svolgono diversi eventi. L’ex chiesa di Tron Kirk infine, attualmente ospita un mercato coperto.
Sapevate che la Scozia non ha un inno ufficiale e che il suo animale simbolo è l’unicorno? Se volete scoprire di più su sulle numerose stranezze di questa splendida Nazione, consultate il mio racconto: 10 curiosità sulla Scozia e gli Scozzesi.
Camera Obscura: cos’è e come funziona
La Camera Obscura proietta su un grande tavolo, immagini della città di Edimburgo, catturate dal periscopio posto sulla sommità della Outlook Tower.
In pratica, da questa stanza buia, potrete spiare tutto quello che accade fuori, senza rischiare di essere visti!
Va detto che durante le giornate piovose o caratterizzate da nebbia, la visuale non sarà ovviamente delle migliori.
Dopo il tramonto inoltre, vengono mostrate immagini prese da registrazioni effettuate nelle ore di luce.
Guardando verso l’alto, vi accorgerete della presenza di un tubo di metallo, collegato con l’esterno. Qui, grazie ad una minuscola apertura, la luce entra nel tubo, finisce su uno specchio, passa attraverso tre lenti e proietta le immagini sul tavolo, dinanzi agli occhi increduli di tutti gli spettatori.
Cosa sapere prima della visita alla Camera Obscura e al Museo delle Illusioni di Edimburgo
La Camera Obscura e il Museo delle Illusioni di Edimburgo sono aperti 365 giorni l’anno.
La visita si svolge in autonomia e vi impegnerà per circa una o due ore.
È possibile acquistare i biglietti direttamente in loco, anche se è consigliabile prenotare anticipatamente on line, così da scegliere la fascia oraria preferita.
Vi suggerisco di prendere visione anche degli orari, che variano a seconda della stagione, e di eventuali riduzioni sul biglietto d’ingresso.
I bambini (che entrano gratis fino all’età di 5 anni) possono effettuare la visita solo se accompagnati da un adulto (ovvero da qualcuno che abbia compiuto almeno 16 anni).
I passeggini vanno lasciati allo staff, che li riconsegnerà a fine visita e fornirà, dietro richiesta, dei marsupi.
Non c’è un vero e proprio deposito per borse e cappotti, che quindi dovranno essere tenuti sempre con sé.
I pagamenti in contanti inoltre, possono essere effettuati solo in sterline, la moneta locale.
Oltre all’assenza dell’ascensore, prevedibile all’interno di un palazzo storico, non vi sono bar né ristoranti, mentre non mancano le toilette, collocate su ben due livelli (al secondo e al quarto piano) e uno store, che propone souvenir e idee regalo.
Se siete interessati ad avere notizie in merito all’accessibilità, vi consiglio di consultare il sito internet del museo, che contiene precise informazioni a riguardo.
Come arrivare
Non avrete alcuna difficoltà a raggiungere la Outlook Tower a piedi, poiché svetta lungo il centralissimo Royal Mile.
Si trova infatti a pochi metri dal Castello, che potreste visitare lo stesso giorno, soprattutto se l’imprevedibile meteo scozzese, non vi consente di concedervi una passeggiata all’aperto.
Diverse sono le linee di autobus urbani che effettuano fermate nelle vicinanze: 23, 27, 41, 42, 67 (gli orari sono sul sito internet dell’azienda dei trasporti di Edimburgo).
La fermata del tram più vicina invece, è quella di Princes Street, che dista una decina di minuti a piedi.
Se alloggiate in un’altra città scozzese e vi spostate con i treni, sappiate che la stazione ferroviaria Waverley è a soli 400 metri da qui.
È vietato parcheggiare lungo Royal Mile, ma i visitatori di Camera Obscura e Museo delle Illusioni possono comunque beneficiare di alcune riduzioni per lasciare l’auto presso il vicino Castle Terrace NPC, scaricando l’app ParkPass (trovate maggiori informazioni in merito, sul sito internet del museo).
Museo delle Illusioni: i più divertenti da visitare in Italia e nel mondo
I Musei delle Illusioni, oltre a essere dei veri e propri templi del divertimento, sono altamente instagrammabili.
Pertanto, nell’era dei social, costituiscono sempre di più, una meta ambita non solo da famiglie con bambini ma anche da blogger e influencer.
Per uno strano strano scherzo del destino, negli ultimi anni ne ho visitati diversi, sia in Italia che all’estero.
Così, ho pensato di elencarvi quelli che secondo me, sono assolutamente da inserire in un itinerario di viaggio.
- 3D Gallery, a Budapest. La capitale dell’Ungheria è in assoluto la città dei musei insoliti e non convenzionali: ce ne sono un centinaio! Tra gli altri, il 3D Gallery, situato in pieno centro, merita decisamente una visita. Grazie alla presenza di personale disponibile e sorridente, qui scatterete delle foto memorabili.
- Beautiful Gallery, nella sede di Bologna. Dopo la prima apertura, di recente il museo più originale dell’Emilia-Romagna ha cambiato location e oggi si trova in Piazza Santo Stefano, a due passi dalla Torre degli Asinelli. Con l’immancabile vasca delle palline, il divertimento è assicurato.
- Selfie Museum, a Firenze. Inaugurato a soli 100 metri dalla Galleria dell’Accademia, che espone il David di Michelangelo, questo museo vi farà sicuramente apprezzare il volto inedito della città toscana, decisamente originale ed instagrammabile.
- Balloon Museum, di cui ho visitato la sede di Roma. Reso celebre in tutto il modo grazie alla fortunata serie tv Emily in Paris, questo museo temporaneo sta facendo sognare grandi e piccini di tutta Europa. Prima Roma, poi Parigi e ora Milano. Quale sarà la prossima tappa?
- Museum of Illusions di Dubai. La città più dinamica del pianeta, potrebbe mai essere priva di un museo originale e fuori dagli schemi? Giammai! A due passi da Al Seef, nel 2017 è stato aperto questo curioso spazio espositivo, altamente interattivo.
E ora tocca a voi: avete mai visitato un luogo così poco convenzionale, come la Camera Obscura e il Museo delle Illusioni di Edimburgo?
22 risposte
Una delle attrazioni più belle della città, interattive ed adatta a tutti! Eravamo anche noi ma non abbiamo potuto usufruire della terrazza perché era già chiusa durante la nostra visita. Una scusa per tornare.
Mi sembra un’ottima scusa.
Adoro molto questi tipi di attrazioni. Il Museo delle Illusioni è pieno di esperimenti interattivi che intrattengono e stupiscono sempre le persone.
Questi musei delle illusioni cominciano davvero ad intrigarmi.. so che ce n’è uno anche in Italia, ma non ricordo bene la location. Edimburgo rientra nelle prossime mete di viaggio quindi se dovesse avanzare del tempo ci porterei volentieri mia figlia.
Mi piacciono tantissimo questi musei particolari! Anche se purtroppo uno simile non l’ho mai visitato, a parte il Moco di Barcellona. Tra tutte le attrazioni al suo interno, sicuramente la Testa Mozzata sembra il più affascinante: immagino sia un gioco di specchi?
Non svelerò mai qual è il trucco della Testa Mozzata, rovinerei tutto il divertimento.
Mi divertono tanto questi luoghi di illusione, non vedo l’ora di visitarne qualcuno, la tua foto in copertina te la invidio, è davvero incredibile
Davvero divertente. Sei riuscita a capire qual è il trucco?
Questo museo deve essere davvero fantastico; purtroppo io non sono riuscita a visitarlo, ma mi riprometto di farlo la prossima volta che sarò a Edimburgo!
Ma quanto mi ispira questo museo? A parte il vortex tunnel, che per me è off limits, mi piacerebbe provare tutte le esperienze. Che faccio, parto?
Lo ammetto: il tunnel è per stomaci forti (come ho scritto nel post).
Sono sempre attratta da questo tipo di esposizioni, ma, alla fine opto sempre per mostre più tradizionali e magari anche noiose. Mi attira molto la terrazza e soprattutto Edimburgo, che mi piace moltissimo. Chissà se prima o poi cederò alle illusorie frivolezze!
Dici Edimburgo e mi vengo alla mente mille ricordi. La adoro e ci tornerei ancora. Ciononostante, non ho mai visitato il museo delle illusioni. È in diverse città come dici e anche qui a Barcellona c’è qualcosa di simili. Se dovessi tornare non me lo perdo.
Un ottimo motivo per tornare in Scozia.
Ammetto che i musei delle illusioni non mi hanno mai attirata perchè negli ultimi anni sembrano spuntare come funghi senza un motivo apparente a parte il fatto che, sì, sono instagrammabili.
Questo però me lo segno con vero piacere perchè ho l’ambizioso obiettivo di visitare tutte le camere oscure in giro per l’Europa e questa non la conoscevo, quindi sarà una gradita aggiunta alla mia collezione!
Mi fa piacere averti dato uno spunto utile per i tuoi prossimi viaggi.
Mi stai facendo conoscere tanti musei particolari nei tuoi viaggi, anche questo davvero particolare pieno di attrazioni interattive, lo terrò sicuramente a mente per una visita a Edimburgo che prima o poi organizzerò
Ne sono felice!
Non ho mai visitato un museo delle illusioni ma so che quello di Edimburgo è davvero splendido e tu me lo confermi con questo articolo. Quando ci sono stata non ho avuto il tempo di visitarlo ma Edimburgo è facile da raggiungere quindi la prossima volta non me lo farò scappare!
Contenta di averti dato uno spunto utile!
Sicuramente da visitare se si va a Edimburgo! Io sono un po’ claustrofobica, quindi non so se mi sentirei completamente a mio agio in ogni stanza del museo delle illusioni, ma vale assolutamente la pena provare!
C’ero stata anni fa durante un on the road in Scozia e mi ricordo che mi era piaciuto molto. Davvero un museo insolito!