Cosa vedere a Rimini a piedi in un giorno

Borgo di San Giuliano a Rimini

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Rimini è una delle città più sorprendenti dell’Emilia Romagna: siete pronti a scoprire cosa vedere nella capitale della Riviera Romagnola in una giornata?

Quello che ci attende è un itinerario a piedi tra le principali attrazioni cittadine, che ci porterà ad ammirare angoli dai mille colori, monumenti antichissimi e gustare ottimo cibo locale.

Indossate scarpe comode e non dimenticate la protezione solare, si parte!

Cosa vedere a Rimini: un pò di storia della città

Nel 268 a.C. Ariminum diventò la prima colonia romana nella Pianura Padana, territorio che era ancora nelle mani dei Galli. Durante questo periodo, nella città fiorirono splendide opere urbanistiche ed architettoniche, quali il Ponte di Tiberio e l’Arco di Augusto.

Nel 1295 Rimini divenne una Signoria e fu amministrata dalla famiglia Malatesta (a cui si deve il nome del noto Tempio Malatestiano).

Pensate che il dominio dei Malatesta terminò solo nel 1528, dopo ben tre secoli, quando la città tornò a far parte dello Stato della Chiesa.

Il 22 Giugno 1859 l’intera Romagna, inclusa Rimini, si staccò dallo Stato Pontificio ed entrò a far parte del Regno di Sardegna.

Le due guerre mondiali ebbero delle ripercussioni gravissime sulla città, che fu bombardata a lungo. Nel secondo dopoguerra tuttavia, grazie al boom turistico, Rimini diventò una meta amatissima dai vacanzieri italiani, richiamando tantissimi turisti anche dal resto d’Europa.

Cosa vedere a Rimini: Arco di Augusto

L’Arco di Augusto è uno dei simboli indiscussi di Rimini e costituisce l’imponente via di accesso alla Via Flaminia, antica strada di collegamento con l’Urbe.

Per questo motivo, è il posto migliore da cui cominciare una passeggiata alla scoperta delle bellezze di Rimini!

Arco di Augusto imponente costruzione romana di Rimini

Pensate: questa costruzione, eretta nel 27 a.C. all’interno della cinta muraria cittadina, costituisce il più antico arco romano tutt’ora esistente.

Venne realizzato per il volere dell’imperatore Augusto, che poi lo dedicò al Senato.

Piazza Tre Martiri

Imboccando Corso d’Augusto, una delle strade più frequentate della città, si arriva in breve tempo all’antichissima Piazza Tre Martiri.

In origine, questo slargo costituiva il foro romano, che per secoli venne chiamato Piazza delle erbe, finché non si decise di intitolarlo ai Tre Martiri, in onore di tre partigiani: Mario Cappelli, Luigi Nicolò, Adelio Pagliarani, qui giustiziati dalle truppe tedesche il 16 Agosto 1944.

Oggi, a ricordare quell’avvenimento, vi è una targa commemorativa, posta proprio nel punto in cui si consumò la tragedia.

La piazza ospita alcuni monumenti presso i quali vale assolutamente la pena soffermarsi:

  • la Torre dell’Orologio, risalente al 1547 e dotata di un calendario perpetuo, completo di fasi lunari e segni zodiacali;
  • il Monumento ai Caduti, in onore di chi ha perso la vita durante la Seconda Guerra Mondiale, collocato ai piedi della Torre dell’Orologio;
  • il Cippo di Giulio Cesare che, secondo la tradizione, costituisce il luogo dal quale l’abile stratega romano, pronunciò forse la sua frase più celebre: alea iacta est (il dado è tratto), a seguito del passaggio del Rubicone insieme alle sue truppe;
  • il Tempietto di Sant’Antonio da Padova, dalla curiosa forma ottagonale, costruito dopo il miracolo della mula. Secondo una leggenda infatti, in Piazzetta Tre Martiri Sant’Antonio si avvicinò ad un contadino per porgergli l’ostia. Nonostante costui non ne volesse sapere di accettarla, la sua mula al contrario, si prostrò dinanzi al Santo, in segno di devozione.

Tempio Malatestiano

Se dal Cippo di Giulio Cesare, lasciate Corso d’Augusto e vi dirigete verso Via IV Novembre, vi troverete in un batter d’occhio davanti all’ingresso del Tempio Malatestiano, ovvero la Basilica Cattedrale di Rimini.

La facciata esterna, i cui lavori cominciarono nel 1450, è stata realizzata da Leon Battista Alberti su commissione di Sigismondo Pandolfo Malatesta.

L’obiettivo era quello di dare ad un’antica chiesa romanico-gotica intitolata a San Francesco, un aspetto più rinascimentale, secondo i gusti dell’epoca.

È rimasta incompiuta perché a causa dei continui contrasti con il Papa (che culminarono in una scomunica nel 1462), Sigismondo non riuscì più a sostenerne economicamente i lavori.

Pensate che nel progetto originale prevedeva una cupola, sulla sommità del tempio.

Gli interni custodiscono tra gli altri, un Crocifisso di Giotto, risalente al 1312 ed un affresco di Piero della Francesca, che raffigura Sigismondo inginocchiato ai piedi del Santo di cui porta il nome.

Se volete visitarlo, vi consiglio di prendere visione, sul sito internet del Tempio Malatestiano, dei giorni e degli orari di apertura.

Piazza Cavour

Dopo questa breve ma fondamentale deviazione, torniamo su Corso d’Augusto e procediamo in avanti fino alla splendida Piazza Cavour.

Su questo ampio spiazzo e sulla sua iconica Fontana della Pigna, si affacciano alcuni tra i palazzi più importanti della città. Ve li mostrerò in base alla loro disposizione, procedendo da destra a sinistra della piazza.

  • Palazzo Garampi, ovvero l’attuale sede del Comune di Rimini. Deve il suo nome all’architetto che lo ricostruì nel 1657, dopo che fu distrutto da un sisma.
  • PART – Palazzi dell’Arte di Rimini, un museo di arte moderna e contemporanea ricavato all’interno degli ambienti di alcuni dei palazzi che si affacciano sulla piazza. Alle sue spalle, si può accedere liberamente al Giardino delle Sculture, mentre l’ingresso alle sale espositive del PART prevede l’acquisto di un biglietto (in loco oppure on line).
  • Palazzo del Podestà, di origine medievale ma rimaneggiato più volte. Oggi ospita mostre ed esposizioni, tra cui le già menzionate collezioni del PART.
  • Teatro Amintore Galli, ovvero il Teatro Comunale di Rimini, inaugurato il 16 Agosto 1857. Fu realizzato dall’architetto Poletti ed inizialmente intitolato Teatro Nuovo, finché nel Secondo Dopoguerra non si decise di dedicarlo al compositore Amintore Galli. Pensate: dopo 75 anni di inattività a seguito del crollo di gran parte della struttura per i bombardamenti, nel 2018 il teatro ha alzato nuovamente il sipario.
  • Antica Pescheria, uno dei luoghi più suggestivi di Rimini. Non vi fermate davanti all’imponente ingresso affacciato sulla piazza, ma entrate e camminate lungo questa costruzione, realizzata nel 1747 dall’architetto Buonamici. Quelli che una volta erano i banchi di pietra che ospitavano i pescivendoli, oggi animano uno dei luoghi più vivaci della notte riminese, caratterizzati dalla presenza di diversi locali dove gustare un ottimo aperitivo.

Domus del Chirurgo: un sito archeologico nel pieno centro di Rimini

Da Piazza Cavour, imboccate Via Alessandro Gambalunga e raggiungete Piazza Luigi Ferrari, sede della celebre Domus del Chirurgo. Si tratta di un vero e proprio sito archeologico emerso nel pieno centro cittadino, attorno agli anni Ottanta.

Il nome deriva dalla professione svolta dall’ultimo proprietario di questa abitazione, ovvero un medico. L’area interessata dagli scavi, che è coperta da una teca in vetro, ha portato alla luce splendidi mosaici e persino il più ricco corredo chirurgico mai pervenuto dal mondo antico.

L’intero complesso, che si estende per ben 700 metri quadrati, oggi è visitabile, secondo gli orari e le tariffe indicati sul sito internet della Domus.

Ponte di Tiberio

Lo ammetto: il Ponte di Tiberio, che si staglia imponente sul fiume Marecchia, è uno dei miei luoghi del cuore di Rimini (a pari merito con il colorato Borgo di San Giuliano).

Ponte di Tiberio uno dei simboli indiscussi di Rimini

La sua costruzione si deve all’imperatore Augusto anche se è sotto Tiberio che il monumento fu terminato. È stato realizzato in pietra d’Istria ed è caratterizzato da cinque ampie arcate in stile dorico.

Se l’Arco di Augusto costituisce l’ingresso alla Via Flaminia, il Ponte di Tiberio ne segna la fine. Da qui infatti, iniziano le due vie consolari romane: la Via Emilia, che collegava Rimini a Piacenza e la Via Popilia, che da qui proseguiva alla volta di Ravenna.

Dovete sapere che questo ponte restò in piedi anche dopo svariati tentativi dei nazisti di abbatterlo, un vero esempio di forza e tenacia!

Per le vostre foto ricordo, dirigetevi presso la Piazza sull’acqua e percorrete il vicino passaggio pedonale. Se il meteo vi assisterà, potrete realizzare splendidi scatti, ve lo garantisco!

Borgo di San Giuliano

Superato il ponte, vi suggerisco di proseguire in direzione del Borgo di San Giuliano, uno dei luoghi cittadini più fotografati degli ultimi anni.

Pensate che in origine, questo coloratissimo dedalo di vicoli su cui si affacciano case basse dalle tinte pastello, era il quartiere dei pescatori di Rimini.

Non solo è stato completamente rimesso a nuovo ma, molte delle facciate sono state abbellite con enormi murales, che ricordano alcuni dei film cult del grande regista riminese, Federico Fellini.

Per evitare di rimanere in fila a lungo sotto il sole, in attesa di posare davanti a questi capolavori di street art, se visitate Rimini durante la stagione estiva il mio consiglio è di raggiungere Borgo San Giuliano durante le ore pomeridiane, quando la maggior parte dei visitatori è al mare.

Sacrificherete un pò della vostra tintarella ma ne varrà la pena, fidatevi!

Cosa vedere a Rimini: la Fontana dei Quattro Cavalli

Costeggiate il fiume Marecchia in direzione della spiaggia cittadina, prendendo come punto di riferimento l’enorme ruota panoramica di Rimini e raggiungete il Parco intitolato a Federico Fellini.

Qui, più che altrove, si respira la movida riminese.

Una curiosità: Rimini con i suoi 15 chilometri di spiaggia, è l’unica città italiana dove i numeri dei Bagni sono riportati sulle cabine, per facilitare l’identificazione dell’elimedica in caso di soccorso sanitario.

La fontana dei Quattro Cavalli è uno dei simboli del dinamismo della città alle soglie del Novecento. Fu scolpita da Fabbri ed inaugurata il 29 Giugno 1928.

Fontana dei Quattro Cavalli e la movida riminese

Negli anni Quaranta le sculture dei cavalli, raffigurati mentre emergono in superficie dal mare, vennero rimossi dalla loro collocazione per poi farvi ritorno solo nel 1983.

Grand Hotel di Rimini

È l’hotel simbolo della Riviera Romagnola, tant’è che dopo essere eletto monumento nazionale, rientra persino nei Luoghi storici d’Italia.

Sto parlando del Grand Hotel di Rimini, la cui facciata in stile Liberty è forse una delle immagini più iconiche del cinema italiano, soprattutto di quello di Fellini.

Ancora oggi sono moltissimi coloro che, pur non soggiornando in una delle 200 camere dell’albergo, si fermano davanti ai suoi cancelli in attesa di qualche celebrità, con cui scattare un selfie.

Dove mangiare a Rimini: il posto perfetto per una cena romantica

Durante il mio soggiorno a Rimini, ho gustato un’ottima cena presso il Ristorante Dallo Zio, situato in via Santa Chiara, a due passi dall’Arco di Augusto.

Il locale è collocato in un palazzo dell’Ottocento, le cui pareti interne sono arricchite da poster, che ne ricordano i più illustri frequentatori.

Tra gli altri, spiccano Gino Paoli, Lucio Battisti ed il riminese Federico Fellini in compagnia di Giulietta Masina.

Dal gustoso menu, io ed il mio compagno di viaggio abbiamo scelto un risotto rosso della tradizione marinara riminese ed un buon piatto di gratinati di mare misti.

Entrambi i piatti sono stati serviti con la massima professionalità da parte dello staff del ristorante e si sono rivelati davvero gustosi.

Dove mangiare la piadina a Rimini

Non si può lasciare la Romagna senza aver assaggiato la sua inimitabile piadina!

Sotto questo aspetto sono un’abitudinaria, lo confesso.

Da quando ho pranzato per la prima volta presso la Casina del bosco, ci sono sempre tornata volentieri, ogni volta che ho visitato Rimini.

Tra le tante prelibatezze disponibili, le mie attenzioni si sono rivolte alla Piadina Fighett (fesa di tacchino, pesto di rucola, pomodori ciliegina).

Il mio compagno di viaggio ha invece ordinato la Piadina Birro (roast-beef, maionese, insalata, pomodoro) e la Chicca (salsiccia romagnola, squacquerone, pomodoro fresco).

la piadina di la Casina del bosco a Rimini

A dispetto del nome, la Casina del bosco si trova a due passi dalla Fontana dei Quattro Cavalli e del Parco Federico Fellini.

Per questo motivo, è il luogo perfetto per gustare piadine e altre prelibatezze romagnole, dopo una lunga giornata al mare.

Cosa vedere a Rimini a Natale: il presepe di sabbia

Durante le vacanze natalizie del 2021, ho deciso di raggiungere Rimini perché ero davvero molto curiosa di vedere da vicino i suoi presepi di sabbia.

Pensate che ci sono voluti 25 giorni ai tre artisti (due russi e un ucraino) per realizzare le statue di sabbia alte circa 3 metri, che hanno animato l’edizione intitolata La Rinascita.

Accanto alle figure tradizionali del Presepe, ovvero la Madonna, il Bambino, San Giuseppe e i Re Magi, non sono mancati riferimenti all’attualità.

presepe di sabbia di Rimini

Il presepe di sabbia di Rimini viene realizzato al coperto, presso Largo Boscovich, non lontano dalla spiaggia libera.

L’ingresso costa 3 Euro e consente anche di conoscere alcune curiosità sull’edizione in corso, grazie alla presenza di volontari, che accolgono ed intrattengono i visitatori.

Solitamente resta aperto fino all’Epifania tuttavia, per conoscere i dettagli della prossima edizione, vi consiglio di consultare il sito internet del Comune di Rimini.

Come arrivare a Rimini

È possibile raggiungere Rimini in aereo, servendosi dell’aeroporto cittadino, intitolato a Federico Fellini e collegato al centro abitato da un servizio di autobus.

In alternativa, gli aeroporti più vicini alla Riviera Romagnola, sono quello di Bologna e quello di Ancona.

Rimini è inoltre ben servita dai treni (sia collegamenti regionali che treni veloci).

Se preferite spostarvi in automobile, dovete seguire l’autostrada A14 in direzione di Bari. La città di Rimini ha due uscite: una è detta Rimini nord (in direzione di Bologna) e l’altra Rimini sud (in direzione di Ancona).

Se vi state chiedendo dove lasciare l’auto, vi consiglio il Parcheggio che si trova tra Via Cornelia e Via Castelfidardo perché, oltre a essere abbastanza ampio, è collocato a pochissima distanza dall’Arco di Augusto e dalle principali attrazioni cittadine.

Cosa vedere nei dintorni di Rimini

La Romagna, oltre a essere nota per le sue vivaci località balneari, è custode di borghi tra i più belli d’Italia, che sembrano rimasti fermi nel tempo e sanno regalare, a chi ha voglia di lasciarsi affascinare, degli scorci da cartolina.

Pertanto, ora che sapete cosa vedere a Rimini, vi consiglio tre località da visitare assolutamente nelle sue immediate vicinanze:

  • Santarcangelo di Romagna dove, oltre alle bellezze della cittadina, si possono visitare alcuni degli ipogei che attraversano interamente il sottosuolo della città;
  • Brisighella, che con i suoi Tre Colli e la suggestiva Via degli Asini, saprà trasportarvi in un mondo che sembra incantato;
  • San Leo, borgo arroccato su una cima quasi impenetrabile, proprio come il suo Forte, dove aleggia la triste vicenda, poi diventata mito, di Cagliostro.

Qualora dopo la visita a Rimini, abbiate invece voglia di lasciare l’Italia anche solo per poche ore, sappiate che da qui, la Repubblica di San Marino dista solo una ventina di chilometri.

Scoprite le esperienze da fare sul Monte Titano, consultate il mio articolo dedicato a:

E ora che sapete cosa vedere a Rimini e dintorni, non vi resta che organizzare il vostro prossimo itinerario alla scoperta della Romagna!

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40 risposte

  1. Ci sono stata più di una volta ma non ho mai visitato questa città a fondo…che belle scoperte grazie di averle condivise

    1. Io ho scoperto un itinerario del tutto inedito . Adoro il borgo di San Giuliano e poi non dimentichiamoci che si mangia benissimo !

  2. Sei così brava a descrivere tutto nei minimi dettagli, e riesci a trasmettere una visione “reale” di ciò che hai visitato ! Bravissima, complimenti!

  3. Sono sempre stata alla larga da Rimini, terrorizzata dal troppo turismo estivo, ma sono curiosa di scoprire i percorsi culturali che hai segnalato nell’articolo. Penso che in primavera potrebbe essere una stagione perfetta per la visita, che ne dici?

    1. In primavera è perfetto perché le temperature sono miti e i “bagni”, ovvero gli stabilimenti, sono ancora praticamente chiusi quindi dovresti avere tutta la tranquillità per visitare questa splendida città.

  4. Al contrario di quello che si può pensare Rimini non è solo mare e movida ma anche una città squisitamente culturale, ricca di luoghi storici, chiese e piazze meravigliose. L’ho scoperta d’inverno e ci tornerei proprio in questa stagione!

  5. Rimini è nota a tutti come capitale del mare della Riviera Romagnola, e invece è una strepitosa meta da turismo culturale! Purtroppo ancora non sono mai stata a Rimini, ma spero di andarci presto: conosco molto poco quella zona!

  6. Sono stata varie volte a Rimini ma sempre solo per vacanze al mare quindi non ho visto tutte le cose interessanti di cui hai parlato. Devo proprio tornarci. Grazie per I consigli

  7. Quando penso a Rimini, mi viene subito in mente il mare e le spiagge quindi sono stata sorpresa di leggere il tuo articolo. Non conosco la città e non l’ho mai visitata ma è un luogo ricco di storia e non me lo sarei aspettata. Decisamente da visitare!

    1. È una splendida città. Io adoro passeggiare per le vie di Borgo San Giuliano, tra i murales felliniani. È come vivere un film!

  8. Io sono di Cattolica quindi Rimini è praticamente la mia città, e sentirne finalmente parlare dal punto di vista culturale, mi fa un immenso piacere. Da noi si viene per lo più, per andare al mare, ma la storia che si respira nella città è nei nostri paesi, vale la pena conoscerla. Grazie che ne hai parlato!
    Lara

  9. Fra 1 settimana sarò a Rimini per partecipare al TTG e voglio scoprire Rimini e dintorni perché per me è stata sempre e solo una meta di passaggio per andare altrove.

    Mi ero già segnata il Borgo di San Giuliano, scoprire Fellini in giro per Rimini e cercare se esiste un biglietto cumulativo per i musei di Rimini!

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