Dal Monte Tuscolo a Frascati: trekking vicino Roma

ingresso di Villa Falconieri tra il Tuscolo e Frascati

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A pochi chilometri da Roma svetta solitaria una montagna di origine vulcanica: il Monte Tuscolo, raggiungibile con un panoramico percorso di trekking dalla vicina Frascati.

Ed è proprio qui che, Isabella Calidonna ha scelto di realizzare uno dei suoi percorsi alla scoperta del benessere, della natura e del patrimonio storico-archeologico di Roma e del Lazio.

La grande intuizione di Isa (come è affettuosamente chiamata da tutti quelli che la conoscono) è stata quella di aver delineato un itinerario in grado di toccare tutti gli ambiti di eccellenza del Parco Regionale dei Castelli Romani.

Dalle bellezze paesaggistiche del Monte Tuscolo al sito archeologico dell’antica Tusculum, passando per lo splendore di Villa Falconieri e del suo giardino all’italiana, per concludere a Frascati, davanti a buon vino locale ed un’ottima porchetta.

Così, calici alla mano, abbiamo potuto celebrare Isabella ed il suo splendido progetto, realizzato grazie al contributo della Regione Lazio e volto a valorizzare e promuovere le bellezze che si celano dietro gli itinerari prettamente turistici di Roma e dei suoi dintorni.

E adesso, mettiamoci in cammino!

Parco Regionale dei Castelli Romani: comincia l’itinerario da Tuscolo a Frascati

L’area del Parco Regionale dei Castelli Romani si estende per circa 10.000 ettari e occupa parte di quella che era la caldera del cosiddetto Vulcano Laziale.

Pensate che sono ben 17 i Comuni inclusi all’interno dei confini del parco, alcuni dei quali sono così vicini a Roma da sembrarne dei prolungamenti.

Tra questi vi è Frascati, località nella quale si è svolta parte della nostra escursione, quella finale.

Tutto è infatti cominciato a 670 metri di altezza, in una ventosa domenica mattina, presso il Parco Archeologico di Tuscolo.

Parco Archeologico di Tuscolo

Secondo la leggenda, Tusculum fu fondata da Telegono, figlio di Ulisse e della Maga Circe.

Dopo un periodo di espansione all’interno della Lega Latina, la città fu sconfitta dai Romani durante la battaglia del lago Regillo nel 496 a.C.

In breve tempo divenne per letterati, nobili e persino imperatori, il luogo dove rigenerarsi e riposarsi dalla frenesia dell’Urbe, come dimostra la cospicua presenza di ville, adibite all’epoca a residenze estive.

Grazie alla realizzazione del Parco Archeologico di Tuscolo oggi è possibile visitare parte dell’antica cittadina.

Ed è qui che il nostro itinerario ha avuto inizio, mentre il sole faceva timidamente capolino tra le nuvole.

Sacello di Mercurio

Abbiamo fatto una prima sosta presso i resti del Sacello di Mercurio, collocato tra la fine del II secolo a.C. e l’inizio del I secolo a.C.

Si tratta di un tempio con una particolarità: la sua pavimentazione si presenta completamente ricoperta da mosaici di tessere bianche e nere.

Basilica

Quindi ci siamo soffermati nelle vicinanze di ciò che resta della Basilica, realizzata nella prima metà del I secolo a.C. su un precedente edificio (forse un tempio), risalente alla fine del II secolo a.C.

Teatro Romano

Eppure, ciò che più di tutto ha attirato la mia attenzione, è stato il teatro.

teatro romano del sito archeologico di Tuscolo

Risale al I secolo a.C. ed è stato costruito strategicamente ai piedi del foro, al quale sembra fungere quasi da scenografia.

La cavea fu realizzata sfruttando la naturale pendenza del terreno, proprio come le gradinate dei livelli inferiori.

Al contrario, le ultime file, che ormai sono andate quasi completamente perdute, erano sorrette in modo artificiale.

Poteva contenere fino a 2.000 spettatori e di recente, è stato persino riaperto agli spettacoli.

Chissà quanto deve essere suggestivo poter ascoltare le imprese dei grandi eroi epici del mondo antico in questa cornice così scenografica!

Lasciato il tempio, ci siamo diretti verso un grande muro di terrazzamento, costruito tra la fine del IV secolo a.C. e gli inizi del III secolo a.C.per contenere l’ampliamento della superficie occupata dal foro in direzione nord.

È qui che si trova un’antica fontana arcaica, che serviva alla raccolta e alla distribuzione dell’acqua e che pensate, a continuato a funzionare, fino al secolo scorso.

Villa Falconieri: splendida residenza tra Tuscolo e Frascati

Procedendo per circa 5 chilometri lungo il sentiero boschivo che scivola lungo il versante del monte, siamo arrivati dinanzi alla splendida Villa Falconieri.

Fu costruita nel 1500 sui resti di un’antica villa romana e passò nelle mani di diverse famiglie nobiliari italiane finché, nel 1628 fu acquistata dai Falconieri, che ne furono proprietari fino al 1879.

In questo periodo, la villa conobbe un periodo di grande splendore promuovendo manifestazioni ed eventi legati alla letteratura e all’arte.

Dopo le due guerre mondiali, Villa Falconieri subì diversi restauri e lavori di rimaneggiamento per poi diventare, a partire dal 2016, la sede dell’Accademia Vivarium novum.

Si tratta di un istituto che si propone di avvicinare gli studenti allo studio del latino e del greco antico, incentivandone l’utilizzo anche nel quotidiano.

Percorso di visita di Villa Falconieri

Gli esterni della villa possono essere esplorati in autonomia.

Ci siamo così concessi una splendida passeggiata lungo il verdissimo giardino all’italiana, arricchito dalla presenza di una fontana monumentale.

i giardini all'italiana di Villa Falconieri affacciati su Roma

Sembrava di trovarsi su una terrazza affacciata su Roma: la vista era davvero spettacolare!

Una volta che ci siamo avvicinati all’ingresso, abbiamo scoperto che, a farci da guida nell’esplorazione delle sontuose stanze della residenza, sarebbe stato uno degli studenti dell’Accademia Vivarium novum.

Dopo averci radunati tutti nell’androne, ci ha guidati in un primo ambiente, caratterizzato dalla presenza di uno splendido mosaico romano sul pavimento.

Il soffitto e le pareti invece, raffigurano alcune scene del racconto che ha per protagonisti Ippolito e Fedra.

interni di Villa Falconieri con mosaico sul pavimento

Da qui, siamo stati introdotti in una serie di saloni, che prendono i nomi dalle quattro stagioni.

Sala dell’inverno

La sala dell’inverno è caratterizzata dalla raffigurazione, sul soffitto, del passaggio dall’autunno al freddo inverno.

Su una delle pareti spicca la rappresentazione di un uomo di Chiesa, intento ad origliare la conversazione dei due personaggi che occupano un’altra parete della stanza.

Tra le ipotesi legate alla presenza di questa inusuale figura, ci sarebbe l’idea secondo cui la famiglia Falconieri, avesse scelto di dimostrare in questo modo, di intrattenere ottimi rapporti con la Chiesa di Roma.

Sala dell’autunno

La sala dedicata all’autunno è riconoscibilissima grazie alla presenza, sul soffitto, di viti e tralci d’uva, simboli inequivocabili della vendemmia.

Le pareti sono purtroppo spoglie ma ospitavano una serie di arazzi, rimossi da uno degli ultimi proprietari della dimora.

Sala dell’estate

La figura di spicco della raffigurazione che occupa il soffitto del terzo ambiente della villa è Cerere, dea della terra.

la raffigurazione di Cerere nella sala dell'estate

La divinità è evidentemente triste a seguito del rapimento di sua figlia Proserpina da cui, secondo la mitologia antica, sarebbe derivato l’alternarsi delle stagioni.

Ai lati della stanza sono raffigurati i simboli di alcuni segni zodiacali: il cancro, il leone e la vergine, seguiti dalla rappresentazione del raccolto.

Sala della primavera

È in assoluto la stanza più bella della villa poiché riesce a condurre il visitatore in un ambiente quasi bucolico.

Al centro spicca una fontana, realizzata dal Borromini, che purtroppo morì prima di riuscire a vederla terminata.

la splendida sala della primavera con la fontana del Borronomini

Tutt’intorno, le pareti sono decorate con immagini che richiamano da vicino l’arrivo della primavera, raffigurata mentre sparge fiori con l’aiuto di Zefiro e degli Amorini.

In conclusione, ci è stato possibile ammirare il parco dai balconi della sala, affacciati sui giardini e sulla città di Roma.

Frascati: cosa vedere nel centro cittadino a due passi dal Monte Tuscolo

Dopo la visita ci siamo diretti, proseguendo lungo Via Catone, in direzione del vicino centro di Frascati.

Qui, dopo aver imboccato Corso Italia, siamo giunti dinanzi alla Cattedrale di San Pietro.

La prima cosa che mi ha colpito di questo edificio è la sua facciata barocca, eseguita da Girolamo Fontana.

Cattedrale di San Pietro a Frascati

Venne scelto come Cattedrale solo alla fine del 1500 poiché la Chiesa di Santa Maria in Vivario non riusciva a contenere le folle di fedeli, che accorrevano per le liturgie.

A pochi metri da qui, abbiamo fatto una sosta davanti alla Chiesa del Gesù, la cui facciata è ispirata all’omonima Chiesa di Roma.

Una curiosità: all’interno vi è una finta cupola, dipinta su tela da Antonio Colli, allievo di Andrea Pozzi.

Percorrendo i vicoli del centro cittadino, siamo arrivati nei pressi del Palazzo Vescovile, scoprendo che in origine si trattava della Rocca attorno alla quale si è sviluppato il nucleo originario di Frascati.

Da qui si vede nitidamente il campanile della vicina Chiesa di Santa Maria in Vivario, che risale al 1305 ed ha un particolarità: è decorato con maioliche colorate.

Dove mangiare a Frascati

Uno dei momenti più apprezzati del tour è stato il lauto pranzo, che si è svolto presso l’Hostaria Santa Maria di Frascati.

Siamo stati accolti dall’allegria e dal profondo senso di ospitalità dei proprietari che, fin da subito, ci hanno fatto sentire come a casa.

Personalmente ho gradito molto l’antipasto Santa Maria, preparato con porchetta locale, una gustosa frittata di peperoni e asparagi, mortadella fritta.

Quindi, lasciandomi ispirare dal menu, ho pensato di ordinare un piatto di tonnarelli conditi con sugo d’anatra e arancia.

Devo ammettere che questo abbinamento, che all’inizio mi sembrava alquanto azzardato, mi ha invece convinto dal primo assaggio.

Non poteva mancare un buon bicchiere di genziana a chiudere un lauto e saporito pasto.

Perché fare un’escursione dal Monte Tuscolo a Frascati con Archeorunning

Penso che il percorso di trekking dal Monte Tuscolo a Frascati, ideato da Isabella di Archeorunning, sia uno degli itinerari naturalistici, storici e archeologici più suggestivi che io abbia intrapreso finora.

Dovete sapere che, oltre a essere una guida abilitata, Isabella è anche un preparatore atletico, motivo per il quale il benessere e la salute psico-fisica sono sempre al centro dei suoi tour.

Sarà il suo stile di vita sano il motivo per il quale sembra sempre allegra e, soprattutto, non è mai stanca?

Pensate che, per quanto mi riguarda, ho effettuato con lei ben tre tour.

Ancor prima dell’escursione all’interno del Parco Regionale dei Castelli Romani infatti, io e Isa abbiamo condiviso:

Oltre a essere una professionista competente e preparata, Isabella è entusiasta e appassionata del suo lavoro.

Se state pensando di visitare Roma e i suoi dintorni ma non avete voglia dei soliti giri turistici, noiosi e sempre uguali, contattate Isabella di Archeorunning.

io con Isabella di Archeorunning e Claudia durante il tour

Sono certa che sarà capace di farvi innamorare di questa città e delle sue bellezze in meno di un secondo.

Ops, volevo dire: di un passo.

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15 risposte

  1. Un bellissimo trekking questo, che unisce paesaggi con l’interessante sito archeologico dell’antica Tusculum e la bella cittadina di Frascati! Per chi come me ama l’archeologia e i siti archeologici, è uno splendido suggerimento per dei prossimi week end! Grazie mille Libera

  2. Un percorso davvero suggestivo e stimolante, anche perchè amo molto la zona dei castelli romani e i suoi panorami. Magari se mi trovo di nuovo a passare in quella zona, potrei fare lo stesso tour che hai fatto tu!

    1. Frascati è davvero carina. Il centro molto grazioso e si mangia benissimo. Villa Falconieri poi è davvero un gioiellino.

  3. Ti avevo seguito nel running tour a Dubai che è stato davvero interessante, ma anche qui per nulla male unire natura, sport e archeologia…un trio perfetto!

  4. Le ville tuscolane sono davvero molto belle, ne ho visitate varie e quello che hai fatto è un itinerario molto interessante che unisce arte ed archeologia.

  5. Ho fatto un giro simile al tuo due anni fa ma per colpa del covid gli interni delle ville mi erano totalmente preclusi. Tuttavia non dimentico le emozioni provate a scoprire la storia di questi luoghi.

  6. Che bello unire trekking e natura, alternandoli alla visita di simili meraviglie architettoniche e siti archeoligici . Bravissima come sempre

  7. Torno a commentare con piacere questo articolo che mi ha fatto rivivere le emozioni vissute del 2020, quando sono stata ai Castelli Romani. Hai sentito che stanno riaprendo, proprio in questo periodo, alcune ville del Tuscolo? Mi piacerebbe tanto tornarci!

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