Itinerario tra le Isole Cicladi più belle

uno scorcio del centro abitato di Mykonos Town

Indice dei Contenuti

Le Isole Cicladi devono il loro nome al curioso posizionamento che occupano nel mar Egeo.
Sono infatti disposte in cerchio attorno all’isola di Delo, oggi disabitata e sede di uno dei siti archeologici più importanti di tutta la Grecia.

Una delle peculiarità di questo arcipelago è che ciascuna isola o isolotto che lo costituisce ha una propria e specifica essenza che rende quasi impossibile stabilire quale sia la località più bella.

Pur condividendo molto della loro antichissima storia, le Isole Cicladi, popolate già dal 3.000 a.C., si mostrano oggi tra loro molto diverse e sono tutte, indistintamente, meritevoli di essere scoperte e raccontate.

Itinerario alle Isole Cicladi:
le destinazioni più belle

Partiremo da Mykonos, l’isola più celebre e vivace dell’arcipelago, nonché la più vicina a Delo, per proseguire sull’elegante Paros, da cui raggiungere l’incontaminata isola di Antiparos.

Da qui si approderà a Naxos, la più grande e verde tra tutte le Cicladi. Le sue coste sono le più vicine all’isola di Koufonissi, perla di un altro splendido arcipelago, le Piccole Cicladi: impossibile non raggiungerla per una visita di un giorno!

Santorini, isola vulcanica dai tramonti mozzafiato, chiuderà in bellezza questo itinerario.

Se siete già pronti a partire, non dimenticate di predisporre per tempo la documentazione richiesta per raggiungere l’arcipelago greco.

Per evitare qualsiasi problematica al momento dell’imbarco, consultate il mio articolo dedicato a:

Isole Cicladi
Giorno 1: arrivo a Mykonos e visita alla Chora

Avendo deciso di raggiungere le Isole Cicladi con un volo diretto, approfittando così delle offerte delle Compagnie low cost, sono arrivata a Mykonos, dove ho trascorso i miei primi giorni sul suolo greco.

La città principale dell’isola, chiamata Mykonos Town o semplicemente Chora, è davvero un gioiellino.

Vi consiglio di visitarla lontano dagli orari di punta per poter apprezzare la bellezza di ogni vicolo che attraversa questa località disposta come un anfiteatro proteso davanti al mare.

Dopo una passeggiata a Little Venice e una foto di rito presso i suoi celebri mulini a vento, potete visitare i musei cittadini oppure concedervi una pausa golosa presso una delle taverne tipiche locali.

Trovate tutti i dettagli in:

Penso che, oltre ad essere raggiunta per una passeggiata, la Chora di Mykonos sia anche uno dei luoghi ideali dove alloggiare.

Durante il mio viaggio ad esempio, ho preferito sperimentare due sistemazioni diverse per la mia permanenza a Mykonos.

La prima, un albergo vicino al centro abitato e a conduzione familiare, si è rivelata comoda e accogliente.

La seconda, un resort situato nei pressi di una delle spiagge più belle di Mykonos, dal gusto ricercato e sofisticato.

Se vi ho incuriosito e volete saperne di più, potete consultare il mio articolo dedicato a: Dove soggiornare a Mykonos.

i celebri mulini a vento di Mykonos

Giorno 2: alla scoperta delle spiagge di Mykonos tra le più belle delle Isole Cicladi

Uno degli aspetti che mi hanno colpito maggiormente dell’isola di Mykonos sono le sue spiagge.

Il litorale dorato e soffice che si estende sulla costa meridionale è il più frequentato, poiché è qui che si trova la maggior parte degli stabilimenti balneari dotati di ogni comfort, in grado di soddisfare anche il turista più esigente.

Ma fidatevi, la costa settentrionale non sarà meno sbalorditiva.

Piccole baie incastonate tra le rocce sapranno regalarvi momenti di assoluto relax.

Se volete trascorrere una giornata a contatto con la natura incontaminata di quest’isola, allora questo è il posto che fa per voi.

Scoprite quali sono le spiagge più belle di Mykonos e cosa le lega all’indimenticabile Jacqueline Kennedy!

Giorno 3: visita all’isola di Delo, la leggendaria patria di Apollo

Non si può lasciare Mykonos senza aver visitato la vicina isola di Delo, un grande sito archeologico a cielo aperto.

Pensate che a nessuno è permesso dormire su quest’isolotto, anticamente consacrato al dio Apollo.

Tra i luoghi più noti del parco di Delo, non si può non annoverare la Terrazza dei Leoni.

Fatti arrivare da Naxos, i grandi felini marmorei sono stati collocati nelle vicinanze di quello che, secondo la leggenda, era il luogo in cui Latona ha dato alla luce Apollo e Artemide.

Per sapere come acquistare i biglietti, potete consultare il mio articolo dedicato all’isola di Delo, che contiene tutte le informazioni utili a raggiungere il sito archeologico e visitarlo.

Gli amanti della storia antica e dell’archeologia non possono assolutamente perderlo!

Giorno 4: arrivo a Paros, l’isola dal marmo bianchissimo

Se volete avere una testimonianza della magnificenza del marmo di Paros, allora date pure un’occhiata alla celebre Venere di Milo, custodita al Museo del Louvre: è stata realizzata in candido marmo proveniente da questa splendida isola cicladica.

Il suo capoluogo, Parikia, è molto diverso da Mykonos Town. Si estende lungo il porticciolo, sede della maggior parte dei ristoranti e degli studios scelti dai visitatori.

Cominciate con una visita al tempio di Panagia Ekatontapiliani (ovvero: Nostra Signora delle cento porte), ritenuto tra i più belli di tutta la Grecia.

Concedetevi quindi una passeggiata tra i vicoli del centro città e raggiungete il Kastro Franco.

Fatto erigere da Marco Sanudo questo castello, di cui oggi restano solo alcune rovine, si trova in una delle zone più panoramiche della cittadina e saprà regalarvi dei tramonti mozzafiato.

Se volete scoprire tutti i dettagli della mia visita, incluse le soste in alcuni trai ristoranti di cucina locale più buoni dell’isola, consultate la mia guida alla scoperta di Paros.

Giorno 5: visita a Naoussa, la località autentica ed esclusiva di Paros

Devo ammetterlo: la cittadina di Naoussa è state una delle sorprese più inaspettate del mio recente soggiorno alle Isole Cicladi.

In origine si trattava di un piccolo villaggio di pescatori mentre oggi è una delle località più esclusive dell’intera isola di Paros.

I magazzini presso i quali venivano riposte le reti sono stati trasformati in bar vista mare, ristoranti dai menu prelibati, boutique di artigianato locale.

Del passato di questa cittadina restano l’imponente Chiesa dell’Assunta, che sembra proteggere la città dall’alto ed il Castello Veneziano, una costruzione bassa e circolare, situata su un’isolotto collegato al porto da una sottile striscia di terra.

Non dimenticate la vostra macchina fotografica perché qui troverete alcuni tra gli angoli più caratteristici dell’intero arcipelago delle Cicladi.

uno splendido angolo floreale di Naoussa, sull'isola di Paros

Giorno 6: quali sono le spiagge più belle di Paros

Una delle principali differenze tra le spiagge di Mykonos e quelle di Paros e che, mentre le prime sono quasi totalmente prive di alberi, queste ultime sono invece abbastanza ombreggiate.

La sabbia è chiarissima quasi ovunque ed i fondali bassi, con acqua limpida e dalle sfumature turchesi.

Una curiosità: alcuni anni fa su quest’isola fu ambientata una delle commedie più note del cinema italiano: Immaturi – il viaggio, nella quale si raccontano le vicende di un gruppo di ex compagni di scuola, alle prese con una vacanza tra le spiagge lunghe e incontaminate dell’isola di Paros.

Venite a scegliere la baia più adatta a voi:

Un consiglio: nei pressi di Lolantonis beach, si trova un locale davvero esclusivo: The Cliff.

Lasciatevi cullare dalla sua musica lounge, sarà il modo migliore per concludere la vostra giornata on the road alla scoperta delle spiagge isolane.

Giorno 7: una giornata ad Antiparos, la più incontaminata tra le Isole Cicladi

Raggiungere l’isola di Antiparos dalla vicina Paros costa meno di 2 Euro! Vi basterà recarvi presso la località di Pounda, a sud di Parikia, e salire a bordo di uno dei tanti traghetti in partenza. Qui potrete acquistare i biglietti per voi e per il vostro mezzo di trasporto.

Già perché Antiparos è un’isola dai ritmi lenti, che va scoperta secondo i propri tempi.

Fermatevi lungo le sue spiagge, sono sbalorditive.

Distese lunghissime e dorate lambite da acque calme e limpide saranno lì, pronte a darvi il benvenuto.

Mi raccomando però, prima di ripartire, non perdete l’occasione di visitare la Grotta di Antiparos.

Pensate che al suo interno si trova la stalagmite più vecchia del mondo: è qui da ben 45 milioni di anni!

Vi racconto tutti i dettagli della mia visita all’isola e alle sue bellezze nel mio articolo dedicato ad Antiparos, l’anima autentica della Grecia.

Giorno 8: arrivo a Naxos tra le isole Cicladi più verdi

Naxos non è solo l’isola più grande delle Cicladi ma è anche quella considerata come la più completa e vi basterà visitarla per capire quanto questa definizione sia veritiera.

È qui che sono ambientati alcuni tra i racconti mitologici più celebri.

Vale la pena ricordare, tra gli altri: la vicenda amorosa di Teseo e Arianna, che si concluse con l’abbandono della figlia di Cnosso sulle sponde dell’isola di Naxos e la leggenda secondo la quale il neonato Zeus, fu nascosto in una caverna sul monte Zas affinché non finisse divorato da suo padre Crono.

Inoltre, trattandosi di un’isola fertile grazie alle numerose precipitazioni che la interessano, Naxos è un’isola molto generosa nella produzione di frutta e ortaggi.

Cominciate pure la vostra visita dalla Chora, il principale centro abitato dell’isola.

Il suo simbolo è indubbiamente la Portara, una grande cornice di marmo che svetta sull’isolotto di Palatia, nei pressi del porto.

È tutto quello che resta di un tempio in onore di Apollo mai terminato. Non vi nego che per la sua posizione, rivolta all’isola sacra di Delo, la Portara è uno dei punti panoramici più emblematici di tutte le Cicladi.

Visitate il Kastro, l’antico quartiere veneziano fatto costruire da Marco Sanudo. Si trova nella parte alta della città ed i suoi vicoli stretti e dalle pareti bianche, silenziosi e deserti, sapranno sicuramente ammaliarvi.

Giorno 9: escursione presso i villaggi più autentici di Naxos

Nel cuore di Naxos, alle pendici del monte Zas, si trovano i tre borghi più caratteristici dell’isola: Apeiranthos, Filoti e Halki.

Per arrivare fin qui dalla Chora ci vorranno tra i 30 ai 40 minuti ma, vi assicuro che ne vale davvero la pena.

Apeiranthos sembra un paese scavato nella roccia: dopo una passeggiata per i suoi vicoli, concedetevi una sosta presso una delle taverne che si trovano sul belvedere e provate gli ottimi piatti di cucina locale.

A Filoti vi accoglierà un imponente e ombroso platano ma vi assicuro che anche qui il centro storico merita assolutamente una visita.

Halki infine è la sede della ricetta segreta del Kitron, bevanda alcolica a base di foglie di cedro, tipica di Naxos.

Qui potrete visitare la distilleria che lo produce e acquistarne una bottiglia da portare a casa. Vi sarà inoltre possibile assaggiarlo presso uno dei cocktail bar del villaggio nella sua variante: verde, gialla o bianca.

A seconda della presenza alcolica infatti, la bevanda assume una colorazione diversa!

Se siete curiosi di scoprire di più sui tesori nascosti di questa terra, consultate il mio articolo:

Troverete anche alcune preziose indicazioni in merito al mezzo di trasporto più comodo per visitare Naxos, così da organizzare al meglio la vostra permanenza sull’isola.

Giorno 10: le spiagge dorate a sud di Naxos

Nella zona a sud della Chora di Naxos si trovano delle vere e proprie piscine naturali.

Si tratta di: Agios Georgios, Agios Prokopios e Agia Anna. Il fondale è basso e trasparente, la sabbia soffice e dorata garantiscono ai visitatori la possibilità di trascorrere una piacevolissima giornata con tutti i comfort.

Se invece quella che cercate è una spiaggia selvaggia e isolata, allora la baia di Aliko è quello che fa per voi.

Qui non ci sono stabilimenti balneari ed ombrelloni ma l’unica presenza è costituita da un piccolo bar ambulante, collocato nei pressi della strada di accesso alla spiaggia.

Parola d’ordine: relax!

Giorno 11: la costa a nord di Naxos tra baie selvagge e statue di marmo

La costa settentrionale di Naxos mi ha saputo offrire molto di più di splendide baie incastonate tra le montagne. Nei pressi del villaggio di Apollonas, che vanta una delle spiagge più belle dell’isola, si trova un Kouros.

Questa enorme statua di marmo è adagiata in una vecchia cava da tempo immemore. A differenza dei classici Kouroi greci, rappresentati con sembianze giovanili, la presenza di una folta barba sul volto della statua di Apollonas, ha fatto pensare si trattasse di una raffigurazione del dio Dioniso.

Vi racconto tutti i dettagli della mia esperienza al cospetto di questo Colosso nel mio articolo: Naxos e le sue spiagge più belle.

una tra le più belle spiagge di Naxos è Apollonas

Giorno 12: gita a Koufonissi, la perla delle Piccole Cicladi

L’arcipelago delle Piccole Cicladi è ben visibile dalla costa orientale di Naxos. Delle sei isole che lo costituiscono, ho pensato di visitare Koufonissi di cui avevo sentito parlare molto bene. Mi era stato infatti detto da più parti che il suo mare fosse in assoluto il più bello di tutta la Grecia!

Innanzitutto si tratta di un luogo che va scoperto a piedi e con lentezza. Dalla piccola Chora, situata nei pressi del porticciolo, ci si sposta verso est prima lungo una strada asfaltata, quindi su uno sterrato ed infine sulla scogliera.

Dal punto di vista paesaggistico questo è sicuramente uno degli angoli più suggestivi che io abbia mai visitato durante il mio soggiorno alle Cicladi.

L’arrivo all’ampia baia di Pori ripagherà il cammino fatto per raggiungerla.

Scoprite cosa non può mancare nel vostro tour dell’isola di Koufonissi.

Sono sicura che sbalordirà anche voi!

Giorno 13: Santorini e i tramonti più romantici delle Isole Cicladi

Se avete scelto di raggiungere le Cicladi servendovi di un volo diretto alla volta di Mykonos, allora potrete concludere il vostro viaggio itinerante a Santorini.

Sono queste infatti le uniche due isole dell’arcipelago a essere dotate di un aeroporto internazionale, servito dalle principali compagnie low cost.

Ma non temete, visitare le altre isole sarà semplicissimo grazie ai numerosi traghetti che ogni giorno fanno la spola da un porto all’altro.

Santorini in realtà non è neanche un’isola ma un arcipelago costituito da un’isola maggiore e altri isolotti e scogli minori.

Divenuta celebre per gli splendidi tramonti che ogni giorno richiamano qui migliaia di visitatori da tutto il mondo, Santorini è un luogo che non solo ammalia, ma conquista.

Il punto migliore da cui osservare questo spettacolo è Oia, borgo dalle casette bianche adagiato nella parte più settentrionale dell’isola.

Eppure è un altro il posto dove ho lasciato il mio cuore e si tratta di Skaros Rock, uno scoglio a due passi dal villaggio di Imerovigli.

Raggiungetelo seguendo il sentiero che dalla chiesetta di Agios Georgios vi condurrà fin quassù dove, tra il silenzio e la tranquillità, potrete godere di uno dei tramonti più belli della vostra vita.

Se vi ho incuriosito, consultate la mia guida dedicata a dove ammirare i tramonti a Santorini.

Giorno 14: le spiagge vulcaniche di Santorini

L’eruzione del 1627 a.C. viene considerata ancora oggi come la più violenta dell’antichità. A seguito di questo terribile evento, l’isola di Santorini cambiò per sempre la sua morfologia, assumendo le sembianze di un piccolo arcipelago dove l’isola maggiore sembra una mezzaluna.

Le sue spiagge, più di ogni altra cosa, rivelano i segni del passato e si presentano rocciose e scure, dal fascino irresistibile.

La più nota è sicuramente Red Beach, dove è il rosso il colore dominante. Piccola e molto popolata, si trova a sud dell’isola, a due passi da White Beach, la spiaggia bianca raggiungibile solo via mare e da Black Beach.

Pensate che, tramite un’escursione organizzata, è possibile persino passeggiare sull’isolotto di Nea Kameni, nei pressi di alcuni tra i crateri più giovani del vulcano.

Se non vedete l’ora di vivere questa esperienza, consultate il mio articolo:

Scoprirete anche come raggiungere le altre spiagge isolane e dove poter fare il bagno a una temperatura di 35° C!

la caldera di Santorini, uno dei luoghi più romantici delle Isole Cicladi

Per quanto mi riguarda, ho trascorso in ognuna delle località qui descritte non più 2-3 giorni poiché la mia natura mi porta, quando sono in viaggio, a ridurre al minimo i momenti di noia, cercando di vedere quanto più possibile.

Non mi fermo mai in un posto troppo tempo in quanto, dopo averlo girato in lungo e in largo, sento il bisogno di andare altrove.

Comprendo che ciascun viaggiatore abbia necessità, esigenze e desideri diversi e per questo vi dico: prendetevi i vostri tempi.

Sentitevi liberi di fermarvi in un luogo tutto il tempo che ritenete opportuno per innamorarvene, per sentirlo vostro.

E ora non mi resta che augurarvi buon viaggio, le Isole Cicladi vi aspettano!

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20 risposte

    1. Ciao Libera! Le isole che hai girato, le ho visitate, dedicando una settimana per ciascuna, ma sono trascorsi oramai tanti anni! E c’è un motivo: stavo facendo una ricerca sui miei discendenti, visto che mio padre è di origine grecanica.

      Isole di venti, di sole e di un mare davvero spettacolare, non ti nascondo che mi è venuta voglia di tornare!
      A presto

      1. Ma che bello, mi hai fatto scoprire un aspetto di te che non conoscevo. Contenta di averti fatto venire voglia di tornare , le Cicladi sono sempre una splendida meta. Un caro saluto

  1. Ho fatto un giro molto simile qualche anno fa: Naxos, Paros, Antiparos, Mykonos (e di li Delos). A Santorini ero stata un anno precedente (e poi ad agosto ho preferito evitare). Mi mancano invece completamente le piccole cicladi…. Koufonissi in particolar modo mi attira tanto (le tue foto hanno molto contribuito!)

    1. Sono contenta di averti incuriosito . Da Naxos le Piccole Cicladi sono così vicine che meritano assolutamente di essere visitate. Koufonissi poi, é una vera perla .

  2. Adoro la Grecia e le sue isole. Nelle Cicladi ho fatto come te il primo viaggio, ho “assaggiato” le principali, poi sono tornata e me le sono godute una ad una con lentezza. Koufunissi resta nel mio cuore per la bellezza del suo mare

  3. Conosco bene Paros e Naxos e Santorini vista tanti anni fa, mi incuriosisce tanto Koufonissi perchè parli di ritmi lenti e splendida da visitare a piedi!!

  4. Paros, Naxos e Santorini sono nella mia lista già da un pò. Sono un paio d’anni che cerco di organizzare questo viaggio, ma per un motivo o per l’altro alla fine la scelta ricade sempre su qualcos’altro. Ma il bello è che l’itinerario è già pronto, mi resta solo da prenotare 😛 Prima o poi ce la farò ad andarci 😀

    1. Se hai qualche giorno libero questo mese, facci un pensierino . In tutto il mese di ottobre ci sono voli per le isole greche dall’Italia a meno di 10 euro .

  5. Recentemente una cara amica mi ha decantato le lodi delle Piccole Cicladi, risvegliando in me una curiosità non indifferente per tali gioielli. Non appena mi si presenterà l’occasione di visitarle farò comunque tesoro dei tuoi consigli così da potermi godere a 360° tutte le bellezze del Mar Egeo!

    1. Io ho visitato propriamente le Cicladi con una puntatina a una delle Piccole Cicladi, Koufonissi, che mi è piaciuta moltissimo . Essendo vicine a Naxos , se hai alcuni giorni a disposizione puoi visitarne più d’una .

  6. Per quest’estate avevo in mente di visitare le Cicladi e questo itinerario è proprio quello che stavo cercando. Ero convinta di visitare Milos al posto di Naxos ma devo dire che mi hai incuriosita e che merita anche quest’ultima.

  7. Sono innamorata delle Cicladi e non posso neanche pensare alle mie vacanze estive in un altro posto…ogni anno a settembre sono là e mi sembra che il mondo si fermi per una settimana. Cerco sempre di convincermi a cambiare arcipelago almeno…ma poi non mi schiodo dalle Cicladi. Amo Paros in particolare e sogno di avere una casetta bianca tutta mia un giorno….

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