Tra le circa 800 piccole isole italiane da visitare in estate: le più belle saranno forse quelle del Nord Italia? Oppure gli arcipelaghi del Sud? O ancora quelli del Centro?
Dovete sapere infatti, che il nostro stivale è letteralmente circondato (pacificamente, s’intende) da quasi mille isolette, scogli e piccoli paradisi naturali che nelle ultime settimane hanno fatto parlare molto di sé, e non solo per le loro bellezze paesaggistiche.
Le piccole isole italiane stanno diventando velocemente Covid – free
Molti dei sindaci che amministrano le piccole isole italiane hanno deciso di velocizzare il processo di vaccinazione dei propri abitanti per lanciare un chiaro messaggio al mondo del turismo, finalmente pronto a ripartire dopo mesi di chiusure.
Il loro obiettivo, particolarmente ambizioso, è quello di diventare isole Covid – free.
E a chi ha avanzato l’ipotesi secondo la quale vaccinare i residenti non escluderebbe la possibilità di contagio tra i turisti, è stato risposto che si sta pensando alla creazione di scorte di vaccini per tutti coloro che quest’anno sceglieranno di visitare le nostre isole minori.
Con queste premesse, italiani e stranieri sarebbero incentivati a visitare le piccole isole italiane, e a contribuire così al rilancio di un settore, quello del turismo, che rappresenta il 13% del Pil italiano.
Molto chiara è quindi la posizione degli amministratori, i quali auspicano che gli isolani siano sempre meno isolati, ma come si stanno orientando i viaggiatori?
È evidente che dinanzi ad un’offerta così ampia come quella costituita dall’elevato numero di località turistiche insulari presenti nel nostro Paese, si dovranno necessariamente adottare dei criteri che agevolino la scelta dell’isola da visitare durante l’ormai prossima stagione estiva.
Per alcuni, ad esempio, è fondamentale rifugiarsi in luoghi selvaggi ed incontaminati mentre per altri, è necessario che vi siano continui e frequenti collegamenti con la terraferma.
C’è chi vuole andare a caccia di scorci da fotografare e da condividere immediatamente con amici e parenti sui social network, e chi invece non vede l’ora di spegnere il cellulare e rifugiarsi su una bianca spiaggia isolata e silenziosa.
Se non avete ancora scelto da che parte stare, non disperate: io e le agenti segrete della community Travel Blogger Italiane abbiamo lavorato per voi.
Ci siamo infiltrate tra gli abitanti di alcune tra le più suggestive isole minori italiane e ne abbiamo studiato le tradizioni, carpito le curiosità, apprezzato le spiagge, abbracciato i paesaggi.
Il risultato del nostro lavoro di squadra è una guida alle piccole isole italiane da visitare in estate: un vero e proprio vademecum che si pone l’obiettivo di offrirvi spunti, consigli e curiosità sulle più belle realtà insulari italiane.
Cominciamo!
Piccole isole italiane da visitare in estate: le più belle da Nord a Sud
Nord Italia: piccole isole da visitare
Burano, Veneto
Un’isoletta, decisamente minore per estensione, ma di certo non seconda a nessuno in quanto a bellezza: stiamo parlando di Burano! Questa piccola isola è situata a nord di Venezia e, come se non bastasse la sua vicinanza ad una delle città più romantiche del mondo, ha un fascino decisamente inaspettato.
Prendete il vaporetto che da Venezia vi porterà a Burano e preparatevi a rimanere a bocca aperta!
L’isola, famosa per la produzione di merletti artigianali, per il suo campanile inclinato e, soprattutto per le sue casette colorate, è uno dei luoghi più magici dove trascorrere una giornata in relax curiosando tra le calli, mangiando in qualche ristorantino di pesce o semplicemente assaporando la vita che scorre.
Burano infatti è un’esplosione di colori ed è impossibile non rimanerne affascinati! Assieme alle vicine Murano e Torcello molti turisti la visitano frettolosamente in un paio d’ore, ma io ti consiglio di prenderti del tempo per curiosare senza meta. In primavera tutte le case si riempiono di fiori maestosi, in estate è possibile noleggiare i kayak per fare il giro delle isole, mentre in autunno e inverno la nebbia, che spesso avvolge la laguna, regala suggestioni davvero uniche.
Prima di riprendere il vaporetto, non dimenticare di assaggiare i Bussolà (o Esse di Burano), un grissino tipico proprio di quest’isola.
a cura di Silvia del Blog Bagaglio leggero
Murano, Veneto
Il nostro Bel Paese, siamo sinceri, accontenta i gusti di qualsiasi visitatore. Abbiamo meravigliose colline, un mare invidiabile, vette mozzafiato, grandi città piene di storia, piccoli borghi, a volte sperduti, e caratteristiche isolette sparse lungo la costa.
Voglio rivolgere la mia attenzione a Murano, l’isola più grande della laguna veneziana!
Murano è conosciuta in tutto il mondo per il vetro soffiato. Da secoli la vita di questa piccola isola ruota intorno alle fornaci. Qui, i mastri vetrai permettono ai visitatori di assistere alla lavorazione del vetro soffiato. È un’esperienza che vi consiglio: potreste trovare il souvenir perfetto da riportare a casa!
Tuttavia, Murano non è solamente laboratori e botteghe del vetro, bensì una piccola Venezia. È formata da ben sette isolette connesse fra loro da ponti. Vi consiglio di passeggiare tra le strette viuzze e le case basse e colorate, superare i piccoli ponticelli e costeggiare il Canal Grande, dove le barchette caratteristiche sono ormeggiate. Non ci si può perdere di certo la visita della Basilica dei SS Maria e Donato con il particolare pavimento a mosaico e la Chiesa di San Pietro Martire che contiene opere di famosi artisti come Giovanni Bellini e Palma Il Giovane, oltre allo splendido chiostro. Caratteristico è anche il Faro di Murano, posizionato più internamente rispetto al mare e costruito con il marmo d’Istria.
Murano è visitabile in poche ore e raggiungibile in soli 10 minuti di vaporetto da Venezia. Consiglierei di unire la visita di Murano a quella delle vicine isole di Burano, Mazzorbo e Torcello per vivere un’esperienza unica della laguna.
a cura di Stefania del Blog Prendere il volo
Centro Italia: piccole isole da visitare
Elba, Toscana
L’Elba, la più grande isola dell’arcipelago toscano, è la meta ideale sia per chi cerca una vacanza attiva sia per chi desidera rilassarsi su incantevoli spiagge.
L’isola è in parte montagnosa (il punto più alto è il Monte Capanne) e in parte presenta tratti pianeggianti. Per la sua conformazione morfologica viene scelta dagli amanti delle escursioni, di cui la più famosa e impegnativa è la Grande Traversata Elbana che si percorre, partendo da Cavo, in quattro giorni.
Una vacanza all’Elba è anche l’occasione per praticare mountain bike lungo i numerosi tracciati e dedicarsi agli sport acquatici.
Lungo le coste alte e frastagliate si aprono calette e ampie insenature con spiagge di sabbia, come quelle di Procchio, Marina di Campo, Biodola e Lacona, di ghiaia e di ciottoli.
L’isola conserva antiche testimonianze del suo passato come testimoniano i reperti conservati nel Museo del Mare di Capoliveri e nel Museo Archeologico della Linguella. Da visitare è il castello del Volterraio che risale al tempo degli Etruschi e che, sotto il dominio dei Pisani rimase inespugnato, nonostante i continui attacchi dei pirati saraceni. Si può accedere all’interno con una visita guidata, ed ammirare alcuni ambienti oltre che le tracce della pavimentazione originaria.
Molti sono i paesi che si trovano sull’isola d’Elba come: Marciana Marina, col caratteristico quartiere Borgo del Cotone tutto adornato di fiori e Capoliveri, che si erge su un colle con viuzze e piazze dal tipico assetto medievale.
Porto Azzurro è uno dei paesi dalla vivace vita serale. Qui, nelle strade del centro, si tengono spesso dei mercatini che animano il borgo.
Portoferraio è il centro principale dell’isola. Qui si possono visitare: la Villa Mulini, l’antica residenza di Napoleone col bel giardino all’italiana e Forte Falcone che si trova sul promontorio.
L’isola si raggiunge col traghetto o l’aliscafo in partenza dal porto di Piombino. Gli approdi sono diversi: Cavo, Portoferraio o Rio Marina. L’Elba è servita da un servizio di bus, tuttavia il modo più semplice per visitarla è in motorino, così da essere autonomi e raggiungere anche le spiagge più remote.
a cura di Stefania del Blog Girovagando con Stefania
Pontine, Lazio
Le Isole che fanno parte dell’arcipelago pontino sono: Ponza, Ventotene, Palmarola, Gavi e Santo Stefano. Ho visitato Ponza e Ventotene (e circumnavigato Santo Stefano) e vi assicuro che sono uno spettacolo della natura.
Queste isole del Tirreno sono raggiungibili in traghetto o aliscafo da Formia e Terracina e in estate sono collegate anche a Napoli, San Felice Circeo e Ischia (potete consultare il sito laziomar.it).
A Ponza noleggiate un motorino e avventuratevi sull’isola. Da non perdere le calette di Cala Feola e Cala Fonte così come uno sguardo merita la famosissima Chiaia di Luna. Questa spiaggia era raggiungibile via mare e attraverso un tunnel romano, ma oggi il tunnel è chiuso a causa di un incidente. A sera concedetevi un cocktail sul lungomare.
Ventotene è ricordata per il confino politico che la vide protagonista in epoca fascista, anche se la prima confinata dell’isola fu Giulia, figlia dell’imperatore Ottaviano.
Sulla vicina Santo Stefano invece sorgeva il carcere destinato agli ergastolani, visitabile oggi prenotando un tour guidato. Consigliatissima, per ammirare un mare cristallino e scorci inattesi, è una gita in barca: vi basterà scendere al porto romano e prenotare un tour.
Non dimenticatevi una sosta relax sulla spiaggia di Cala Nave, raggiungibile attraverso la scalinata più instagrammabile dell’isola. Godrete di pranzi e cene memorabili in tutti i locali che si affacciano sulla piazzetta.
Tornando a casa, ricordate di portare con voi un po’ di lenticchia, il prodotto tipico dell’isola, oltre a un souvenir a forma di mongolfiera.
Le mongolfiere infatti sono il simbolo di Ventotene, vengono fatte volare ogni anno in occasione della festa della patrona, Santa Candida, il 20 settembre.
a cura di Carmen del Blog Viaggiatrice da grande
Asinara, Sardegna
All’estremità nord – occidentale della Sardegna, sorge una splendida isola dal nome molto particolare: l’Asinara.
Unica per colori e profumi, è ricoperta da una macchia mediterranea rigogliosa e abitata dai simpatici asini bianchi. Questi curiosi animali popolano l’isola da secoli e altro non sono che i cugini albini dei più comuni asinelli sardi. Vivono allo stato brado e sono concentrati maggiormente in particolari zone dell’isola.
Visitare l’Asinara significa non solo immergersi in acque trasparenti, ma anche fare un tuffo nel passato e scoprire un ambiente naturale unico.
Le località più frequentate in quanto punti di approdo vicini alle attrazioni più importanti sono: Fornelli, Cala Reale e Cala d’Oliva.
A Fornelli si trova l’ex carcere di massima sicurezza dell’Asinara ed è la zona da cui partono numerose escursioni giornaliere per andare alla scoperta dell’entroterra dell’isola. Qui ha inizio anche il Sentiero del Castellaccio, chiamato in questo modo perché ha come meta ultima i ruderi dell’omonima rocca.
Cala Reale è, invece, il principale punto di approdo dell’isola e in questa zona è possibile osservare il Palazzo Reale, (un tempo appartenente ai Savoia) e alcuni edifici seicenteschi, risalenti al periodo in cui l’isola fungeva da lazzaretto. Altri punti di interesse sono il FarmAsinara, un centro che vende cosmetici naturali a base di latte d’asina e di piante autoctone dell’Asinara, e il Centro di Recupero delle tartarughe marine.
Cala d’Oliva infine, occupa la zona nord-orientale ed è l’unico centro abitato dell’isola. Nei dintorni sono assolutamente da visitare l’ex colonia penale e bunker di Totò Riina e la meravigliosa Cala Sabina, un angolo di paradiso semideserto raggiungibile a piedi attraverso un sentiero oppure usufruendo del servizio taxi presente a Cala d’Oliva.
L’Asinara è raggiungibile con i traghetti che partono da Porto Torres oppure attraverso imbarcazioni più piccole provenienti da Stintino. Gli unici mezzi a cui è consentito percorrere le strade dell’isola sono quelli autorizzati dal Parco nazionale dell’Asinara, le macchine elettriche e le biciclette. Per un’esperienza più slow si può optare per il trekking oppure per la barca a vela.
a cura di Pilar del Blog Amici di Valigia
La Maddalena, Sardegna
Un mare da far invidia ai tropici, calette bianche e mare turchese, questo e molto altro è l’Arcipelago della Maddalena!
Collocato nel nord est della Sardegna, al largo della Costa Smeralda, è costituito da 7 isole principali: La Maddalena, Caprera, Budelli, Santo Stefano, Santa Maria, Spargi, Razzoli più tanti piccoli isolotti minori da arrivare fino a 60 spuntoni minori.
Questo Parco nazionale è stato istituito nel 1994 ed è giustamente salvaguardato con specifiche autorizzazioni per: pesca, diporto, immersioni. Oltre che per il mare stupendo, quest’area è caratterizzata da una macchia mediterranea molto variegata: mirto, corbezzolo, ginepro, erica sono solo alcune delle piante che si trovano sparse nelle isole.
Qui si trovano alcune delle spiagge più belle del Mediterraneo: la spiaggia Rosa a Budelli, è senza dubbio una delle più particolari. Prende il nome dal colore della sabbia dovuto a un microrganismo di colore rosa che vive all’interno delle conchiglie. Quindi:
- Cala Corsara sull’Isola di Spargi, così chiamata per gli asparagi selvatici che fioriscono in primavera.
- Cala Spalmatore a La Maddalena, che si estende tra due promontori dai colori rosati.
- Cala Coticcio sull’isola di Caprera, diventata famosa per aver ospitato Garibaldi durante il suo esilio.
- La spiaggia di S. Maria, dai colori turchesi sull’isola omonima raggiungibile solo via mare.
Ovunque si vada, il mare ha almeno mille sfumature e una trasparenza incredibile: si tratta di vere piscine naturali.
Per godersi tutte queste bellezze, bisogna vivere l’arcipelago via mare, attraverso i tour giornalieri che toccano le principali isole. In alternativa, si può noleggiare una barca o un gommone, così da essere autonomi.
La Maddalena è la maggiore di tutte le isole e qui si trova il principale centro abitato, un classico borgo marinaro sviluppato intorno al porto di Cala Gavetta. È caratterizzato dalla presenza di ristoranti dove assaggiare prelibatezze maddalenine e boutique dove acquistare souvenir. Non dimenticate di assaggiare il pane carasau, costituito da sottili sfoglie biscottate al forno e il mirto, liquore tipico ormai noto anche al di fuori dell’isola.
a cura di Arianna del Blog Tropical Spirit
Sud Italia: piccole isole da visitare
Ischia, Campania
Fino alla metà degli anni Cinquanta, Ischia era un’isola poco conosciuta. Fu il produttore cinematografico Angelo Rizzoli a renderla famosa, trasformandola in una località amata da numerosi artisti americani. Ischia non è solo una località balneare: se degli di trascorrere qualche giorno sull’isola potrai dividerti tra mare, terme, spiagge e lunghe passeggiate.
Sono 6 i Comuni che compongono Ischia. È l’isola più grande del Golfo di Napoli e visitarla tutta in un solo giorno è praticamente impossibile. Il mio consiglio è pernottare qui almeno 2 o 3 notti, per non tralasciare alcun punto di interesse.
L’isola Verde, chiamata così perché ricca di una pietra tufacea di origine vulcanica di questo colore, è nata soprattutto per la presenza dei parchi termali, apprezzati sia dagli antichi greci che dai romani.
I più famosi sono soprattutto il Neogombo a Lacco Ameno e i Giardini Poseidon a Forio. Entrambi distano dal porto circa trenta minuti e sono raggiungibili sia in autobus che in taxi.
Per poterti muovere liberamente ti consiglio di noleggiare uno scooter per tutta la durata del soggiorno.
Ti piace passeggiare? Allora non puoi lasciare Ischia senza aver percorso il tratto che va da Ischia Porto a Ischia Ponte, il borgo marinaro dell’isola. Qui potrai ammirare case dai colori tipici mediterranei, oltre che il castello aragonese, che sorge su un isolotto di origine vulcanica, collegato all’isola maggiore da un istmo di terra. Ha tutte le caratteristiche di una fortezza e una struttura complessa: si estende su una superficie di 2 chilometri e se scegli di visitarlo, metti in conto almeno un paio di ore.
Se sei amante della fotografia e della botanica, tappa obbligatoria sono i Giardini La Mortella, casa – museo di Lady Walton, moglie del musicista William Walton. Il parco è uno splendido esempio di giardino mediterraneo e subtropicale che si sviluppa su più livelli.
a cura di Valeria del Blog I viaggi di Vale
Procida, Campania
Grazie alla nomina a Capitale della Cultura 2022, quest’anno Procida è finalmente e meritatamente saltata agli occhi di tutta Italia, facendosi spazio tra le sue ben più famose sorelle maggiori Ischia e Capri.
Adagiata placidamente nel Golfo di Napoli, Procida si trova a pochi chilometri dalla costa ed è visitabile tranquillamente in una giornata salpando dai porti di Napoli o Pozzuoli.
Grazie alle sue ridotte dimensioni (solo 4km²), quest’isola è uno scrigno di profumi, colori e sapori a misura d’uomo: non c’è bisogno quindi di imbarcare l’auto, Procida è percorribile a piedi e con il servizio di minibus pubblico.
È Marina Grande a dare il benvenuto ad ospiti e residenti, il porto con i suoi edifici colorati e dall’intonaco lievemente scrostato, i bar, le pescherie, i ristoranti e le barchette che sostano a riva. Con una breve passeggiata in pendenza si arriva a Semmarezio, la cosiddetta Terrazza di Procida, dove godrete di un bell’affaccio sul mare.
Continuando a salire, arriverete ad una bellissima balconata con due cannoni, si tratta del luogo dove scattare la classica fotografia da cartolina di Procida sulla Corricella, il porticciolo super colorato!
A questo punto non potete farvi mancare una passeggiata a Marina di Corricella, e magari fermarvi a pranzo in uno dei ristorantini di pesce affacciati sul mare e circondati dalle casette color pastello.
Prendendo un bus si arriva alla Chiaiolella, la zona più frequentata d’estate grazie al suo lungomare popolato da locali, ristoranti e piccoli hotel.
Chicca per i golosi: non lasciate l’isola senza aver provato le lingue di Procida, dolci di pasta sfoglia dalla forma allungata ripieni di crema pasticciera semplice o al limone. Quelle al limone sono deliziose!
Consiglio di visitare Procida in primavera o fine estate, evitando i mesi compresi tra Giugno e Agosto sia per le temperature alte (a meno che non abbiate intenzione di fermarvi qualche giorno per andare anche in spiaggia), sia per l’affluenza turistica.
a cura di Flavia del Blog In giro con Fluppa
Tremiti, Puglia
Anche dette Diomedee, dal nome del loro eroe fondatore, le isole Tremiti si trovano a soli 22 chilometri dalle coste pugliesi e fanno parte del Parco Nazionale del Gargano.
La leggenda narra che Diomede, di ritorno da Troia, gettò nel mar Adriatico tre sassi e che questi riemersero sotto forma di isole, rispettivamente: San Nicola, San Domino e Capraia.
Nonostante siano tra le località pugliesi meno popolose, durante il periodo estivo vengono letteralmente prese d’assalto da turisti e visitatori.
Complice un mare dalle colorazioni quasi caraibiche, anche nel 2021 le isole Tremiti hanno ottenuto la tanto ambita Bandiera Blu.
L’isola più grande nonché la più abitata è San Domino. Qui si trova l’unica spiaggia di sabbia dell’intero arcipelago, Cala delle Arene e numerose insenature che possono essere esplorate attraverso dei tour guidati.
Celebre è anche la bella Cala Matana, dove si trova la villa di Lucio Dalla. Non tutti sanno che il celebre cantautore bolognese scomparso nel 2012 era originario proprio del Gargano e che, presso le isole Tremiti amava trascorrere lunghi periodi dell’anno. Qui compose alcuni tra i suoi capolavori quali: Com’è profondo il mare, Piazza Grande e 4 Marzo 1943.
L’isola di San Nicola invece, è immediatamente riconoscibile dal complesso abbaziale (ben visibile anche da San Domino) che svetta nei pressi del porticciolo.
Si tratta di una struttura che comprende, all’interno delle cinta murarie, un convento intitolato a Santa Maria a Mare, risalente all’XII secolo.
L’isola di Capraia, disabitata, è la seconda più grande dell’arcipelago. Il suo nome viene fatto derivare dalla massiccia presenza, in età antica, di capre selvatiche.
Una curiosità: poco lontano dall’isola di Capraia nel 1998 è stata sommersa una statua di San Pio, tanto caro all’intero popolo garganico, alta ben 3 metri e realizzata dallo scultore Domenico Norcia.
L’opera, che si trova a circa 14 metri dalla superficie, pare sia la raffigurazione di San Pio più grande al mondo.
Oltre alle già citate isole maggiori, l’arcipelago delle Tremiti comprende tre isolotti: Pianosa, Il Cretaccio e La Vecchia.
È possibile raggiungere le isole Tremiti da Termoli oppure dalle principali località turistiche del Gargano: Vieste, Peschici e Rodi.
Potete scegliere se visitarle con un’escursione in giornata oppure prenotando il vostro soggiorno presso una delle strutture ricettive dell’arcipelago (che si trovano principalmente a San Domino).
Dimenticatevi l’automobile, il traffico e lo stress: noleggiate un gommone o un tour con una guida locale e tuffatevi nella natura selvaggia dell’arcipelago di Diomede.
Non ve ne pentirete!
a cura di Libera del Blog Liberamente Traveller
Egadi, Sicilia
L’arcipelago delle Egadi si trova a soli 7 chilometri dalla Sicilia, tra Trapani e Marsala, e comprende 3 isole maggiori: Favignana, Marettimo e Levanzo, oltre a numerosi isolotti minori, ovvero: Maraone, Formica, dello Stagnone, Galera, Galeotta, Preveto e Faraglione.
L’isola di Favignana, dalla curiosa forma a farfalla, è la più grande.
Raggiungibile dal porto di Trapani, è caratterizzata dalla presenza di numerose baie e calette da esplorare noleggiando una bicicletta o uno scooter.
Cala Rossa (la spiaggia più bella d’Italia secondo la classifica di Skyscanner del 2015), il Bue Marino (una caletta rocciosa così chiamata dalla presenza di diverse sfumature di blu), Cala Azzurra, Lido Burrone, Cala Rotonda e la selvaggia Cala Faraglioni (dove ho ammirato il più bel tramonto dell’isola) sapranno regalarvi emozioni uniche e momenti indimenticabili.
Una curiosità: nei pressi del porticciolo di Favignana vi è un’antica tonnara, nota ufficialmente come Ex stabilimento Florio. Dopo anni di abbandono, finalmente nel 2003 sono iniziati i lavori di restauro che hanno portato all’apertura di un museo dedicato a quella che per anni fu l’attività principale di Favignana: la lavorazione e la conservazione dei tonni.
Io ho avuto la possibilità di visitarlo con uno degli ex dipendenti dello stabilimento, che ha arricchito il tour con aneddoti e racconti legati alle mattanze e alla vita all’interno della tonnara. È stato davvero molto toccante, ve lo consiglio.
All’isola di Levanzo ho dedicato un’escursione in giornata. Da non perdere, oltre ad una passeggiata tra le vie del piccolo centro abitato, vi sono: la splendida Cala Minnola, situata nella parte orientale dell’isola e un’escursione alla Grotta del Genovese, le cui pareti interne sono ricoperte da graffiti risalenti al 10.000 a.C. che raffigurano scene di uomini e di animali.
L’isola di Marettimo infine è stata la più sorprendente. Se siete amanti del trekking non potete non intraprendere uno dei sentieri che raggiunge l’imponente castello di Punta Troia, risalente al 1140. In alternativa, potete prenotare un tour guidato per andare alla scoperta delle grotte che circondano l’isola. Pensate che sono circa 400 e tutte visitabili via mare.
Avete ancora dubbi su dove prenotare le prossime vacanze?
Venite a dare un’occhiata al mio itinerario di viaggio interamente dedicato a:
a cura di Libera del Blog Liberamente Traveller
Eolie, Sicilia
L’arcipelago delle Isole Eolie è una parte della nostra bella Italia che ben conosco, dirimpettaia di quella Calabria in cui sono nata.
Sono sette isole favolose adatte a tutti i turisti e viaggiatori, in ogni periodo dell’anno, vista la mitezza del loro clima e la facilità di essere raggiunte via mare, da più porti del Sud Italia.
Le isole di cui l’arcipelago è composto, sono tutte di origine vulcanica e due di esse, Vulcano e Stromboli, sono sede di un vulcano in piena attività.
Vulcano, Lipari, Salina, Panarea, Stromboli, Alicudi e Filicudi, sono i nomi evocativi delle sette isole sorelle, che vi porto a scoprire un po’ meglio e vi invito a visitare.
Per la loro grande bellezza naturalistica e l’unicità geologica dei vulcani presenti, hanno meritato l’inserimento nella lista dei Patrimonio UNESCO.
Ciò che più attrae di queste isole, è sicuramente la grande varietà di paesaggi marini e terrestri esistenti, la biodiversità declinata attraverso le loro peculiarità di essere isole abitate sin dai tempi più remoti, oltre che l’essere state oggetto di mille splendide leggende e miti. Chi non ricorda il mito di Cariddi o del re Eolo?
Terre di venti, di magie, ma anche di turisti in cerca di trekking sui vulcani, di spiagge nere o bianche, di tranquillità, buon cibo e ovviamente, tanto mare.
Se Lipari è l’isola più frequentata e abitata, la vicina Vulcano è quella nota per le sue spiagge nere e per la possibilità di fare bagni termali presso la spiaggia vicino al porto, mentre Salina è l’isola più selvaggia, perfetta per gli amanti del trekking.
A seguire Panarea, isola vip per eccellenza, con i suoi porti naturali e il suo paesino in puro stile mediterraneo, che regala degli scorci mozzafiato.
Poco più in là, ecco la prorompente isola di Stromboli. Dal suo cratere, tutt’ora attivo e che erutta ad intervalli regolari, la lava ed i lapilli vengono espulsi illuminando tutto il cielo dell’arcipelago. Si tratta di uno spettacolo fantastico che è possibile ammirare nel corso di piccole crociere notturne, organizzate da ciascuna delle isole su cui deciderete di soggiornare. Per gli amanti del trekking è possibile avvicinarsi alle bocche del vulcano, ma solo accompagnati dalle guide autorizzate.
Ai meno temerari sono riservate le spiagge dell’isola o le varie escursioni via mare, subacquee e via terra, in partenza da ogni isola.
Dulcis in fundo, Alicudi e Filicudi, le meno turistiche e sicuramente le più autentiche fra le 7 Isole Eolie.
Vere perle dimenticate, Alicudi e Filicudi, oltre ai paesaggi e alle spiagge, vi daranno modo di vivere una vacanza diversa, a contatto con le vere tradizioni eoliane con un ritmo di vita lento e carico di significati.
Se volete vivere l’atmosfera delle Isole Eolie, visitatele al di fuori del periodo di punta, che coincide con i mesi di luglio e agosto: potrete coglierne l’essenza più vera!
a cura di Domenica del Blog Spunti di viaggio
Lampedusa, Sicilia
Lampedusa è un puntino nel Mediterraneo più giù della Sicilia, di Malta e di Tunisi (Punta Sottile è il punto più a sud d’Europa), ed è l’isola dei paradossi. Così sperduta da non farsi notare e conservare nei secoli la sua incontaminata bellezza, così centrale tra due mondi da balzare agli onori della cronaca per la tragedia dei barconi dei migranti che trovano in quel mare azzurro e in quel lembo di terra, salvezza o morte. La chiamano la Porta d’Europa e c’è anche un monumento che ha quel nome, una porta di ceramica alta cinque metri, che incornicia il mare e la terra.
Ma la cosa pazzesca è che se vai a Lampedusa di tutto questo non ti accorgi: il centro migranti è un mondo a sé, e l’isola si offre a chi arriva con l’aereo solo come un paradiso terrestre.
Il paese è allegro, pieno di ristoranti e negozietti, animato ma senza la frenesia di discoteche, perché tutto a Lampedusa è proiettato sul mare.
Un servizio di pulmini conduce alle varie spiagge, ma è con una barca che si apprezza in pieno la meraviglia della costa.
Le alte scogliere si alternano a spiagge dalla sabbia bianchissima. Ogni giorno si può cambiare spiaggia: Cala Creta, Cala Croce e Mar Morto sono le mie preferite. Per non allontanarsi troppo dal paese si può andare a Cala Guitgia.
Una spiaggia meravigliosa, considerata tra le più incantevoli in Europa, è la famosa Spiaggia dei conigli. È a numero chiuso e per raggiungerla bisogna scendere attraverso un lungo sentiero. Il mare turchese è trasparente e popolato da numerosi banchi di pesci.
Altrettanto difficile da conquistare, ma bellissima, è la più piccola Cala Pulcino, spesso presa d’assalto dai turisti e a volte chiusa per tutelarla.
Solo con la barca si arriva in cale altrimenti inaccessibili, come la Tabaccara, così chiamata perché vi si accostavano i contrabbandieri, e i Faraglioni. Da queste parti ho incontrato i delfini e una grande tartaruga marina, cosa che mi dicono non sia infrequente.
a cura di Valeria del Blog Wonderful paths
Pantelleria, Sicilia
Pantelleria è un gioiello immerso nelle acque del Mediterraneo. Con i suoi rilievi brulli, la costa frastagliata ed un mare turchese, quest’isola in bilico tra Europa ed Africa è una continua scoperta, un susseguirsi di piccole e grandi meraviglie.
Per raggiungere l’anima più autentica di Pantelleria non servono molte cose. Si può iniziare con lo scegliere di alloggiare in un dammuso, una delle costruzioni tipiche dell’isola.
Queste abitazioni, che punteggiano i pendii di Pantelleria sono costruite con la pietra lavica locale e seguendo una tecnica architettonica che prevede la presenza di una grande cupola bianca al centro di ogni stanza.
La zona esterna di ogni dammuso è tanto spettacolare quanto l’interno: portici ombreggiati dove mangiare, dehors in pietra dove prendere il sole e, per i più fortunati, una piscina privata.
Per gli spostamenti, inutile dire che il mezzo perfetto da noleggiare è lo scooter. Nessun problema di parcheggio e di guida nelle strade più strette e dissestate. Pantelleria è perfetta per essere scoperta a bordo di uno scooter.
Si può passare di spiaggia in spiaggia facilmente, visitando anche le calette più isolate. Si può raggiungere la zona centrale dell’isola per immergersi nelle tiepide acque del Lago di Venere che sorge proprio in quello che una volta era il cratere dal vulcano che ha dato origine a Pantelleria.
Infine, i più golosi potranno divertirsi a far visita agli agriturismi e ai piccoli produttori dell’isola, per degustare il passito, i capperi e tutti gli altri frutti di questa meravigliosa terra.
a cura di Raffaella del Blog Raf around the world
Ringrazio le Travel Blogger Italiane per i loro racconti ricchi di spunti e suggerimenti. Saranno sicuramente molto utili a chi, pur attratto dalla molteplice offerta delle realtà insulari italiane, non ha ancora deciso dove trascorrerà le prossime vacanze estive.
Auguro a tutti voi, a prescindere da quale isola decidiate di visitare, di trascorrere una splendida estate, all’insegna della serenità e della sicurezza.
Evviva le piccole isole italiane, tesoro nascosto e inestimabile del nostro Bel Paese!
36 risposte
che belle le nostre isole Italiane, e l’articolo è talmente ricco di informazioni e idee di viaggio da fare venire voglia di vederle tutte
Mi fa molto piacere che ti piaccia. Le piccole isole italiane sono tutte da scoprire e questa estate potrebbe essere quella giusta per farlo.
Che dire, una più bella dell’altra 🙂 Mi piacerebbe moltissimo visitare le Eolie, mentre ad Elba andrei sicuramente per la Grande Traversata Elbana. Penso che però prossimamente visiterò la colorata Burano. Brave a tutte per il bellissimo articolo!
Sono contenta che ti sia piaciuto. Ce ne sono di bellezze nella nostra Italia e complimenti perché hai scelto davvero degli ottimi itinerari.
Ammetto la mia poca cultura sulla maggior parte di queste isole. Mi mancano da visitare praticamente tutte…. Comunque Isola d’Elba probabilmente è la mia meta per l’estate 2021, quindi ti saprò dire!
Ottimo articolo, brave tutte le bloggers!
Vorrà dire che questa guida ti tornerà utile per uno dei prossimi viaggi
Una piccola enciclopedia delle isole minori italiane! Ammetto che qualche isola presente nel tuo post è già nella mia wish-list! sicuramente quest’estate visiterò Procida e Ischia, impegni lavorativi permettendo vorrei trascorrere qualche giorno alle Pontine.
Ottima scelta, Valeria.
Un bellissimo articolo, ricco di spunti per trovare la propria “isola dei sogni” in Italia!
Grazie mille Libera Salcuni per avermi ospitata sul tuo blog, e brave tutte
Grazie a te , è davvero una bella guida delle nostre più belle isole italiane!
Le isole italiane sono splendide! Tra queste ho visitato Ischia e Procida e sono pazzesche. Mi incuriosiscono moltissimo le Pontine perché io sono del Lazio e sono molto sottovalutate, almeno tra i laziali. Invece chi ci è stato ne parla sempre benissimo!
Mi sembra un ottimo punto di partenza , poi mi dirai.
Leggendo questo post mi rendo conto di meritarmi una bel 4- in tema di isole italiane 😉 Praticamente ho visitato solo Murano e Burano e tutte le altre mi mancano all’appello! Spero però di rimediare presto partendo dall’Elba, dato che ho una ex collega che ha una casa laggiù e da tempo regolarmente mi invita a trascorrere qualche giorno sull’isola con lei.
C’è sempre tempo per rimediare e direi che partendo con l’Elba hai fatto la scelta giusta. Io ti promuovo a pieni voti.
È proprio vero, in Italia ci sono isole minori bellissime e io ne ho visitate diverse: Ischia, Procida, Ventotene per dirne alcune. Mi piacerebbe visitare le piccole isole della laguna di Venezia e le Isole Egadi.
Delle Egadi scriveró a breve , stay tuned …
Ho visitato solo una parte delle isole da te selezionate e ne sono rimasta incantata. Ischia mi è rimasta nel cuore. Ti consiglio di fare un salto anche a Ponza e Ventotene, che sono due chicche imperdibili del Tirreno.
Ce n’è davvero per tutti i gusti!
Con tutte queste isole presenti sul nostro territorio, ci vorrebbero mesi e mesi di vacanza per scoprirle tutte. Ma da dove iniziare? Che scelta difficile!
Tu da dove partiresti?
Che bel tour tra le isole italiane! Io adoro il gruppo delle isole del lago maggiore, forse perché molto vicine a dove abito!
Sono davvero tutte belle queste piccole isole
Quanti meravigliosi spunti ci sono in questo articolo e devo ammettere che solo la metà ho avuto il piacere di visitare di persone!!! Ischia, Lampedusa, Isole Eolie, Isola d’Elba, Burano e ovviamente Murano (di cui vi ho parlato personalmente ).
Te ne manca un’altra metà e poi le avrai viste tutte.
Quante belle isole che ci sono in Italia 🙂 Ne ho viste alcune, tipo Murano e Durano (ho vissuto per quasi quattro anni a Venezia) e un’estate sono stata alle Eolie.
Mi incuriosisce molto l’isola d’Elba, così come mi ispira Procida, per le sue tante case colorate.
Grazie per gli spunti… dovrei fare una lista 🙂
Ma grazie a te.
Vorrei tanto visitare Lampedusa e Pantelleria, sembrano davvero magnifiche! Già ho lasciato il cuore alle Tremiti e alle Eolie!
Ottime scelte!
Quante belle isole!! Alcune le abbiamo visitate altre invece sono nella nostra lista dei sogni da un po’ di tempo. Se dovessimo stilare una classifica delle isole che più ci sono piaciute certamente nella top 3 c’è Procida, La Maddalena e … Burano
Ottime scelte, direi
Quante bellezze abbiamo qui in Italia, andrei a vederle tutte. Ovviamente ho il cuore a Burano, da Veneta, ma visiterei volentieri Lampedusa e Pantelleria, che mi mancano! L’acqua così azzurra purtroppo non la vediamo neppure con il binocolo qui in Veneto.
Due isole incontaminate e selvagge, ottime scelte!
Che bel giro delle isole!
Di tutte queste sono stata soltanto a Burano e alla Maddalena quand’ero piccolissima. Ho vissuto per 10 anni in Toscana e mi vergogno a dire che non mi sono mai affacciata all’Elba! In compenso però sono stata sull’isola del Giglio, altra piccola isola dell’arcipelago toscano che merita.
Grazie! Le piccole isole italiane sono davvero tutte belle.
Non pensavo che in Italia ci fossero così tante isole. Di quelle citate purtroppo ho visitato solo Burano, ma mi piacerebbe moltissimo visitare le Eolie. Penso però che ad agosto vengano prese d’assalto e noi possiamo muoverci solo in altissima stagione. Peccato!
Solitamente in Sicilia fa caldo fino ad ottobre , quindi ti consiglio di visitare le Eolie anche in autunno , penso che troverai temperature piacevoli.