Nicosia, oltre a essere la capitale di Cipro, è l’ultima città divisa del mondo e costituisce pertanto una tappa imprescindibile in un viaggio alla scoperta dell’isola di Afrodite.
Qui si trova uno dei passaggi più utilizzati per raggiungere i territori del nord, che da più di quarant’anni ormai, non fanno più parte della Repubblica di Cipro.
Si tratta del checkpoint di Ledra Street, un varco nella linea di confine che taglia in due Nicosia e che la fa apparire di fatto, come una città con due facce.
Nicosia: i due volti di Cipro
La prima, chiamata Lefkosia, è la capitale della Repubblica di Cipro mentre la seconda, detta Lefkosa, è stata proclamata capitale della Repubblica Turca di Cipro del Nord (in turco, KKTC).
La Comunità Internazionale non ha mai riconosciuto il territorio del nord come uno Stato autonomo e indipendente.
Lo stesso processo che ha portato a definire l’attuale situazione politica interna del resto, non è né facile da ricostruire, né tantomeno da spiegare, per lo meno da chi non possiede conoscenze e competenze specifiche.
Per questo, mi limiterò a raccontarvi la mia esperienza di viaggiatrice.
Pronti a partire? Cominciamo!
Cosa vedere a Lefkosia: la capitale della Repubblica di Cipro
Ho visitato Nicosia nella settimana di Ferragosto e la città era semideserta, oltre che molto afosa. Mentre cercavo di non sciogliermi sotto al sole di metà mattina, non riuscivo a smettere di chiedermi come mai le persiane di tutte le palazzine del centro storico, fossero inevitabilmente chiuse.
Un tassista mi avrebbe spiegato di lì a breve che, quando il clima in città diventa invivibile, tutti si rifugiano nella località balneare di Protaras, sulla costa sud orientale di Cipro, per trovare un pò di refrigerio.
Volete scoprire quali sono le baie che non devono assolutamente mancare nel vostro prossimo viaggio cipriota? Consultate il mio articolo dedicato a: Le spiagge più belle di Cipro e Cipro Nord
Mura Veneziane
La città vecchia è delimitata dalle mura veneziane, realizzate nel 1567 per cercare di difendere Nicosia dagli attacchi degli ottomani i quali, solo tre anni dopo, riuscirono comunque ad espugnarle.
In origine, la cinta muraria era dotata di tre ingressi: Porta di Paphos, Porta di Kyrenia e Porta di Famagosta e di ben undici bastioni.
Di questi, cinque si trovano nel territorio di Lefkosia e sono: Tripoli, D’Avila, Constanza, Podocataro e Caraffa.
Oggi costituiscono una traccia importante dell’antico passato della città, nonostante svolgano una funzione completamente nuova.
Attorno alle mura veneziane infatti, sono stati realizzati parcheggi, aree verdi e spazi aperti che ospitano concerti o altre manifestazioni pubbliche.
Acquedotto Romano
Di fronte al bastione di Podocatoro, che si staglia a pochi metri dalla Porta di Famagosta (una delle meglio conservate di Nicosia), non potrete sicuramente non notare i resti dell’acquedotto romano.
Sono stati riportati alla luce quasi per caso, durante la demolizione di un edificio privato. Si tratta di un segmento dell’acquedotto che collegava la Porta di Kyrenia con quella di Famagosta, così da rifornire d’acqua l’intera città.
Museo di Leventis
Mi sono imbattuta in questo museo dedicato alla storia di Nicosia e totalmente gratuito, quasi per caso.
Stavo vagando tra le vie del centro, ravvivate dalla presenza di negozi di souvenir e di qualche turista coraggioso, che sfidava il caldo di quella giornata.
Ad un certo punto mi sono ritrovata davanti ad una palazzina dalle pareti gialle e la porta dipinta di celeste.
Incuriosita, mi sono avvicinata ed ho scoperto che, dietro quelle persiane che sembravano chiuse, non solo avrei trovato un pò di refrigerio, ma avrei potuto approfondire la storia di Nicosia.
Le sale espositive ripercorrono il passato della città fin dalla sua comparsa come terra emersa, collocata ben 1.800.000 di anni fa, per arrivare alla proclamazione d’indipendenza dal Regno Unito (1960).
Sono moltissimi i manufatti, le ceramiche ed i documenti storici custoditi dal museo, che si pone l’obiettivo di supportare il visitatore nella comprensione dell’importante ruolo di Nicosia nella storia di Cipro.
Se volete conoscere gli orari ed i giorni di apertura, così da pianificare al meglio la vostra visita, vi consiglio di consultare il sito internet del Museo di Leventis.
Osservatorio della Torre di Shacolas
Riuscire a trovare l’ingresso dell’Osservatorio della Torre di Shacolas è tutt’altro che semplice.
Vi si accede infatti, tramite l’entrata laterale di una palazzina che attualmente ospita un negozio di abbigliamento (di un noto brand svedese), collocata presso la centralissima via dello shopping, Ledra Street.
Varcata la soglia, vi troverete dinanzi ad un ascensore. Dovete premere il tasto 11 e, dopo qualche minuto, sarete sulla cima della torre, che ospita l’osservatorio.
La visita prevede l’acquisto in loco di un biglietto (2,50 Euro a persona), che consente di ammirare, senza limiti di tempo, l’intera città di Lefkosia oltre che la confinante Lefkosa.
Al fine di agevolare il riconoscimento dei principali punti d’interesse cittadini, alla base delle finestre che circondano tutt’intorno l’osservatorio, sono stati posti degli schermi, dotati di mappe interattive.
Vi basterà selezionare il singolo monumento per vedere apparire alcune immagini che lo riguardano ed una breve descrizione (disponibile in diverse lingue, incluso l’italiano).
Moschea di Omeriye
La Moschea di Omeriye fu costruita nel 1500 come monastero agostiniano. Il tetto dell’edificio fu parzialmente distrutto dagli ottomani durante l’assedio di Nicosia, nel 1570.
È allora che vi fu aggiunto un alto minareto e che il monastero fu trasformato in una moschea, oggi adoperata come luogo di preghiera dai musulmani della comunità locale.
Chiesa greco-ortodossa di San Giovanni
La Chiesa greco-ortodossa di San Giovanni risale al 1720 e, pur presentandosi piuttosto semplice esternamente, saprà come sorprendervi. Le pareti interne sono infatti magnificamente decorate con affreschi del XVIII secolo.
Museo di Cipro
Non si può assolutamente lasciare Nicosia senza aver visitato il Museo di Cipro, la più grande esposizione archeologica dell’intera isola.
L’edificio che lo ospita fu fatto costruire nel 1908, in onore della Regina Vittoria e si trova fuori dalle mura veneziane, ma è facilmente raggiungibile a piedi dalla Porta di Paphos.
Il museo è costituito da ben 14 ambienti, che ripercorrono le tappe della storia più antica dell’isola di Cipro.
Nella sala 4 ad esempio, sono esposte molte delle statue in terracotta rinvenute in posizione circolare, attorno ad un altare, presso il Santuario di Agia Irini, nel 1929.
Pensate: della tante raffigurazioni umane, vi è una sola donna, collocata al centro della collezione museale.
Notevole, è anche la serie di statue rinvenuta nei pressi della necropoli di Tamassos, che include tre leoni e due sfingi, elementi alquanto comuni nelle aree sepolcrali dell’età arcaica.
Protagonista assoluto della sala 6 è il monumento in bronzo di Settimio Severo, che fu scoperto quasi per caso da un contadino nel 1928, presso il villaggio di Chytroi (l’odierna Kythrea).
Settimio Severo (193-211 a.C.) fu il primo imperatore romano di origini africane e fece realizzare a Cipro diversi edifici pubblici e templi.
Merita una menzione anche la sala 11, che accoglie il prezioso corredo funebre rinvenuto durante gli scavi di Salamina.
Gli altri musei di Lefkosia
Vi potrebbe tornare utile un elenco dei musei presenti in città.
- Museo della Collezione di George e Nefeli Giabra Pierides, situato nel palazzo che ospita la Fondazione culturale della Banca di Cipro. Espone cimeli della storia cipriota, tra cui vasi d’età micenea. Lo stesso edificio tra l’altro, ospita anche il Museo della moneta cipriota, perfetto per gli appassionati di numismatica.
- Museo Bizantino del Centro culturale della fondazione Arcivescovo Makarios III, inaugurato nel 1982. Custodisce la più grande raccolta di opere bizantine dell’intera isola di Cipro, circa 300 opere d’arte. La fondazione che lo ospita, è nata dall’idea del Vescovo Makarios III, il primo Presidente di Cipro. Oggi la sua tomba si trova nei pressi del Monastero di Kykkos, sui Monti Troodos.
- Museo della lotta di liberazione nazionale, che si trova nelle vicinanze del Palazzo Arcivescovile e ospita documenti e cimeli del periodo a cavallo tra il 1955 ed il 1959, che culminò nella proclamazione dell’indipendenza della Repubblica di Cipro.
- Musei del Pancyprian Gymnasium, realizzati nell’edificio che ospita la scuola superiore più antica di Cipro. Si articola in diverse sezioni dedicate alla storia della scuola, ma anche all’archeologia ed alla cartografia.
- CVAR, ovvero Centro Ricerche di Arti Visive, aperto nel 2014. Custodisce più di 1000 dipinti realizzati da coloro che raggiunsero l’isola di Cipro nel corso degli ultimi due secoli, oltre a oggetti di vario genere, cimeli e vestiti.
- NIMAC, il Centro artistico municipale di Nicosia, inaugurato nel 1994, oggi costituisce il più grande museo di arte contemporanea di Cipro.
- Museo della motocicletta, che consiste in una collezione privata di circa 150 motociclette appartenenti a epoche storiche diverse, accessibile gratuitamente.
Nicosia: come passare da Lefkosia a Lefkosa
Una volta terminata la visita di Lefkosia, potete lanciarvi alla scoperta di Lefkosa. È infatti consentita la libera circolazione da un lato all’altro della Green Line, ma soltanto passando attraverso i checkpoint.
Vi basterà raggiungere il varco di Ledra Street, la principale via dello shopping di Lefkosia e mostrare un documento d’identità (passaporto o carta d’identità valida per l’espatrio).
Se volete conoscere in maniera più approfondita le modalità di transito, vi racconto la mia esperienza nell’articolo:
Qui troverete sicuramente la risposta a molti dubbi in merito all’organizzazione di un viaggio a Cipro Nord, scoprirete se si tratta di un territorio pericoloso e capirete come noleggiare la vostra auto (con guida a destra).
Cosa vedere a Lefkosa: la Nicosia di Cipro Nord
A delimitare il confine tra le due capitali, vi è la cosiddetta Buffer Zone, ovvero un’area cuscinetto.
Sacchi ammucchiati a formare delle trincee, barili arrugginiti, filo spinato e cartelli con le scritte sbiadite NO PHOTO, saranno tutto quello che vedrete nei pochi metri che vi condurranno dal controllo documenti di Lefkosia a quello di Lefkosa.
Si tratta di una vera e propria terra di nessuno, totalmente disabitata ma allo stesso tempo, costantemente presidiata dalle autorità.
Un consiglio: la prima cosa da fare a Lefkosa è staccare la connessione internet del vostro smartphone. Da questo momento, vi trovate fuori dall’Unione Europea e potreste ricevere dal vostro operatore telefonico un messaggio di Benvenuto in Turchia (come è successo a me), con i dettagli delle nuove tariffe per la navigazione.
Considerate che i bar e i ristoranti di Lefkosa dispongono di WI FI gratuito, quindi avrete modo di aggiornare le vostre pagine social o consultare la mail, senza spendere cifre folli.
Moschea di Selimiye
Nonostante durante il mio soggiorno fosse quasi del tutto coperta da ponteggi per lavori di restauro, la Moschea di Selimiye si è confermata il monumento più rappresentativo di Lefkosa.
Se non fosse per i due alti minareti, gli esterni di questa costruzione, hanno chiaramente le sembianze di una cattedrale gotica.
Ed è proprio con la funzione di chiesa di culto cattolico che fu inaugurata nel 1326, con il nome di Cattedrale di Santa Sofia.
Purtroppo l’edificio fu danneggiato diverse volte, sia da violenti sismi che dagli ottomani, che la privarono di gran parte dei preziosi arredi.
Büyük Han
Il luogo più visitato di Lefkosa è indubbiamente il Büyük Han (letteralmente, la Grande Locanda), ovvero il più grande caravanserraglio dell’intera isola di Cipro.
È stato fatto costruire nel 1572 dall’ottomano Lala Mustafa Pasha, con il fine di dare ospitalità a viaggiatori e mercanti.
In origine infatti, gli ambienti al piano terra disponevano di stalle per i cavalli e magazzini per le merci, mentre quelli al primo piano, fungevano da alloggi.
Oggi invece, l’intera costruzione, accessibile gratuitamente, è occupata da botteghe, negozi di artigianato, rivenditori di souvenir e ristoranti.
Al centro del cortile spicca una mescit, stanza della preghiera delimitata da sei colonne che circondano la fontana adoperata per le abluzioni.
Bandabulya
Bandabulya è il più importante mercato coperto della città, realizzato tra il 1930 ed il 1932, ovvero in piena occupazione britannica.
I numerosi punti vendita aperti al suo interno commercializzano davvero di tutto. Dalla frutta alla verdura, dai tessuti alle erbe aromatiche.
Moschea di Haydarpasa
Più piccola nelle dimensioni rispetto alla Moschea di Selimye, l’ex chiesa di Santa Caterina (oggi moschea di Haydarpasa) è indubbiamente uno degli edifici gotici meglio conservati di Cipro.
Fu costruita attorno al 1300 e convertita in luogo di culto islamico dopo l’invasione ottomana del 1570.
Il portale d’ingresso è finemente decorato con ornamenti floreali, così come le lunghe e strette finestre. Nonostante io l’abbia trovata chiusa, ne sono rimasta incantata soltanto guardandola dall’esterno!
Musei di Lefkosa
Ecco alcuni dei musei che potreste inserire nel vostro percorso di visita di Lefkosa, il volto di Nicosia a Cipro Nord.
- Casa Museo Lusignana, realizzata in un edificio del XV secolo. Riproduce fedelmente lo stile architettonico del periodo lusignano e di quello ottomano. Ad un’ampia corte quadrata esterna, si affiancano una serie di ambienti interni, che un tempo ospitavano le stanze della dimora. Oggi espongono oggetti e cimeli della storia passata e recente della città.
- Museo Mevlevi Tekke, nato come sede dell’ordine dei Mevlevi, una confraternita sufi, legata al misticismo islamico. L’ordine cessò di esistere a Cipro nel 1956 e questo edificio cadde in disuso finché nel 2002, si decise di trasformarlo in un museo. Oltre a vari cimeli appartenuti ai componenti dell’ordine, qui sono sepolti ben 16 sceicchi Mevlevi.
- Museo Lapidario, situato in una costruzione di stampo veneziano del XV secolo. Durante il periodo di dominazione britannica, questo luogo accolse diverse opere in pietra (tra cui anche il leone di San Marco, simbolo di Venezia), oggi esposte nel museo aperto nel 2003.
Quanto tempo dedicare alla visita di Nicosia: capitale divisa di Cipro
Se vi state chiedendo quanto tempo dedicare alla visita di Lefkosia e Lefkosa, sappiate che questo dipenderà essenzialmente dalla durata del vostro viaggio a Cipro.
Chi sceglie di fermarsi per una settimana sull’isola infatti, solitamente raggiunge Nicosia per un’escursione di un giorno e, superata la Green Line di Ledra Street, si concede qualche ora a Lefkosa.
Quest’opzione è assolutamente consigliata poiché i principali luoghi d’interesse delle due parti della capitale, sono tra loro sostanzialmente vicini, in quanto collocati quasi tutti nei due centri storici, delimitati dalle mura.
Personalmente, avendo organizzato un viaggio di 14 giorni, che mi ha portato a percorrere l’intero territorio cipriota, ho preferito articolare la visita a Nicosia in due giornate, dedicando rispettivamente la prima a Lefkosia e la seconda a Lefkosa.
Qualora doveste aver bisogno di supporto nella pianificazione del vostro tour, non esitate a contattarmi! Sarò ben lieta di darvi una mano affinché il vostro sia un viaggio senza intoppi.
Come arrivare a Nicosia dall’Italia
L’aeroporto internazionale di Nicosia è stato costruito negli anni Trenta come base militare della Royal Force britannica (RAF).
Tuttavia, dopo l’invasione turca del 1974, fu posto nella cosiddetta Buffer Zone ed è pertanto da allora, che risulta non più funzionante.
È stato infatti sostituito da:
- Aeroporto di Larnaca, una cittadina a sud di Cipro. Costituisce, assieme a quello di Paphos, il principale collegamento dell’isola con le città europee.
- Aeroporto di Ercan, situato a Cipro Nord, che effettua soltanto voli diretti con la Turchia.
È quindi evidente che, se da un lato il territorio della Repubblica di Cipro è facilmente raggiungibile con voli diretti dall’Italia, quello di Cipro Nord prevede obbligatoriamente almeno uno scalo in un aeroporto turco.
Un consiglio: se avete intenzione di raggiungere Cipro Nord in aereo, contattate il Ministero degli Esteri, per sapere se correte il rischio di incorrere in problemi di natura burocratica all’arrivo. È molto più semplice raggiungere Paphos o Larnaca e poi spostarsi a Cipro Nord in auto, tramite uno dei checkpoint segnalati.
Come arrivare a Lefkosia dalle altre città di Cipro e dove parcheggiare
Lefkosia (la Nicosia di Cipro) è ben collegata con le più importanti cittadine isolane, tramite una rete di autobus diretti, InterCity Buses (sul sito internet della compagnia, trovate tutti gli orari e le linee attualmente attive).
La fermata di riferimento si trova a Plateia Solomou, nei pressi del bastione Tripoli ed il biglietto può essere acquistato direttamente a bordo del bus.
Se invece preferite noleggiare un’automobile, troverete un parcheggio gratuito presso il bastione Podocatoro, il luogo perfetto per cominciare il vostro tour di Nicosia, poiché si trova a due passi dall’acquedotto romano e dalla Porta Famagosta.
Come raggiungere Lefkosa e dove parcheggiare
Lefkosa (la Nicosia di Cipro Nord) è collegata alle altre cittadine del territorio turco-cipriota, con un sistema di trasporto locale, la cui fermata di riferimento è un ampio Bus Terminal, situato nella parte nuova della città, presso Gazeteci Kemal Asik Caddesi.
Se prendete un’auto a noleggio, come ho fatto io, vi consiglio di parcheggiare presso LTB Otoparki, che prevede la sosta gratuita.
Per raggiungere il centro storico di Lefkosa da qui impiegherete una decina di minuti, nei quali vi ritroverete a vagare tra i vicoli e più volte passerete accanto al filo spinato della Green Line.
Sicuramente le abitazioni di questa parte della città sono modeste eppure, vi assicuro che io non mi sono mai sentita osservata né tantomeno in pericolo (la mia visita si è svolta in pieno giorno, quindi non so come sia questa zona la sera).
Ora tocca a voi: avete mai pensato di visitare i due volti di Nicosia, l’ultima capitale divisa del mondo?
23 risposte
Devo dire che la storia della capitale divisa tra due stati mi affascina da sempre e Cipro è sulla mia lista da tantissimo tempo. Ho notato che ci sono voli diretti da Cardiff a Larnaca e sicuramente nei prossimi mesi spero di approfittarne così da visitare l’isola e dedicare almeno uno o due giorni come hai fatto tu alle due parti di Nicosia! Anche perché non voglio perdermi la visita alle moschee né tantomeno quella all’osservatorio.
Nicosia è sicuramente da vedere ma in generale ti dirò che Cipro Nord mi è piaciuta. Qui ad esempio, ho trovato le spiagge più belle dell’isola.
Che bella questa zona di Cipro, non ne avevo mai sentito parlare. Un motivo in più per organizzare una visita a più presto.
È la capitale dell’isola, merita indubbiamente una visita.
Articolo molto interessante che spiuega nel dettaglio tutto quello che riguarda questa particolarissima città sospesa tra due mondi e due culture. Mi rivolgerò a te per una mia eventuale vacanza a Cipro
Volentieri. Grazie per la fiducia.
Avevo letto della divisione della città in due parti, e la trovo una particolarità molto affascinante. Certo che i nomi delle due parti sono praticamente simili e questo può sicuramente generare confusione!
Non preoccuparti, è quasi impossibile che si crei confusione perché le due città (se così vogliamo chiamarle) sono separate da una linea di confine invalicabile, se non in alcuni punti.Per passare a Lefkosa, devi necessariamente prima attraversare Lefkosia e raggiungere i varchi aperti, che sono l’unico modo per andare da Cipro a Cipro Nord.
Sono stata mezza giornata a Nicosia e mi è piaciuta davvero moltissimo! Ho visto sia la parte cipriota sia quella turca e le ho trovate entrambe molto suggestive: peccato aver trovato la Grande Moschea chiusa per ristrutturazione, un motivo in più per tornarci!
Se non ricordo male, in generale non hai visitato Cipro Nord. Partire da Lefkosa potrebbe essere una buona occasione per organizzare un bel tour .
Mi affascinano molto le città e i Paesi divisi . Conservano due culture molto spesso divise tra loro che creano un’identità unica. Certo sarebbe molto meglio se non ci fossero muri a dividere le città …
Cipro e Cipro Nord penso siano proprio da vedere in prima persona, altrimenti si fa molta fatica a farsene davvero un’idea. Non è Grecia e non è Turchia, bisogna andare e scoprire di cosa si tratta 🙂
Articolo molto interessante e pieno di spunti per visitare queste due città, ahimè ancora divise. Non pensavo ci fossero tanti luoghi di interesse, quest’isola mi sta piacendo sempre di più, grazie Libera!
Grazie a te, contenta di averti incuriosita.
Questa cosa che Nicosia sia l’unica città al mondo “divisa” non mi era mai venuta in mente. Cipro è sicuramente molto interessante, la pensiamo spesso come un’isola mediterranea molto greca ma in realtà ha una parte turca non trascurabile. Impagabile la vista dall’alto
Ho notato anche io che su Cipro ci sono molti pregiudizi . In effetti non è un’isola così nota agli italiani al momento.
Ogni volta che leggo un tuo articolo su Cipro scopro qualcosa di diverso, grazie. Purtroppo è una città che non conosco molto, e mi sto accorgendo che merita molto di essere visitata in tutte le sue sfaccettature e anche i suoi dintorni.
Mi stai facendo conoscere un paese di cui sapevo poco o nulla. Sapevo della divisione, ma non avevo mai approfondito la questione, e soprattutto non avevo mai preso in considerazione Cipro come meta di un prossimo viaggio. Ecco magari non d’estate perché morirei di caldo!
Mi fa molto piacere, Silvia. Secondo me anche la primavera o l’autunno sono perfetti per andare a Cipro, evitando la calura estiva.
Sapevo della divisione della città, della zona cuscinetto e della green line ma leggendo l’articolo si percepiscono bene le differenze delle due aree e le trovo tappe davvero interessanti, sicuramente una destinazione ancora non molto conosciuta e quindi ricca ancor più di fascino
Concordo . Tappa imperdibile se si vuole comprendere meglio la realtà delle due anime sull’isola.
Spettacolo questa isola! E secondo me, tanto sottovalutata!
Secondo te anche una settimana potrebbe bastare per visitarla o servono almeno 10 giorni?
In una settimana riesci a vedere solo Cipro e non Cipro Nord.