Passeggiare attraverso le strette e colorate vie dei quartieri più antichi di Dubai è stata una delle attività più sorprendenti del mio fam trip con le travel blogger italiane.
Non a caso, quando sono tornata in città per la seconda volta, in veste di accompagnatrice di un gruppo di viaggiatori, non mi sono lasciata scappare l’occasione di tornarci!
Il nucleo originario della città, sembra quasi protetto dagli imponenti grattacieli del più celebre e instagrammabile skyline cittadino.
Ma Dubai non è solo lusso, esagerazione, ostentazione.
Quartieri di Dubai: gli insediamenti di Al Fahidi e Deira
Non potrete certo dire di aver realmente visitato Dubai se, accanto ai tour dedicati ai monumenti più iconici della città, non avrete fatto almeno una passeggiata nei quartieri di: Al Fahidi e Deira.
Pensate che questi due insediamenti si trovano sulle sponde opposte del Dubai Creek e, per questo, possono essere attraversati anche durante la stessa giornata.
Attraversare il Dubai Creek su un’abra per raggiungere i quartieri storici di Dubai
Una delle modalità migliori per raggiungerli, può essere navigare lungo il corso d’acqua che li separa, su un’abra, l’imbarcazione tipica della città.
Attualmente ve ne sono circa 150 che fanno la spola da una sponda all’altra del Creek e impiegano soli 5 minuti per portare a termine la breve traversata.
I passeggeri, fino a un massimo di 20 persone, vengono fatti sedere sulla panca di legno che si trova nella parte centrale dell’imbarcazione e possono così godersi il viaggio.
Alcune barche sono davvero caratteristiche e decisamente colorate. In certe ore del giorno poi, è abitudine trovare anche molto traffico sul canale, tra imbarcazioni colme di turisti e barche adoperate dai pescatori.
Il fiume su cui Dubai è stata edificata è lungo solo 10 km, ma ne è stata realizzata una prosecuzione artificiale, il Dubai Water Canal.
Quest’ultimo, segue il corso del Creek, prima serpeggiando tra i grattacieli e poi sfociando nel Golfo Persico.
Se volete sapere di più sull’area di Business Bay, attraversata dal canale artificiale di Dubai, consultate il mio articolo:
Al Fahidi: quando il Principe Carlo salvò uno dei quartieri storici di Dubai
Tra i quartieri storici di Dubai non si può non citare il primo insediamento urbano documentato dalle origini della storia della città: Al Fahidi.
Quest’area, nota originariamente come Al Bastakiya, ospita la costruzione più antica della città: il Forte, datato al 1787 e oggi occupato dal Museo di Dubai.
Pensate che nel 1989 per poco questa zona non venne interamente demolita.
L’architetto Ryner Otter si fece promotore di una forte azione volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul recupero e la conservazione del quartiere di Al Fahidi.
Non solo cercò di salvarlo dalla demolizione della totalità delle abitazioni che lo costituivano, ma ebbe l’intuizione di scrivere direttamente al principe Carlo.
Al reale d’Inghilterra, che di lì a poco avrebbe visitato Dubai, fu esplicitamente chiesto di intercedere affinchè questo luogo dalla notevole importanza storica, non scomparisse per sempre.
Quando Carlo giunse in città, trovò effettivamente i vicoli di Al Fahidi molto suggestivi e si pronunciò favorevolmente sulla proposta avanzata da Otter.
Nel 2005 finalmente iniziarono i lavori di restauro del quartiere, con l’obiettivo di renderlo più accogliente non solo per i visitatori ma anche per i residenti.
Attualmente, più che un centro abitato, Al Fahidi è un centro culturale, ricco di musei e luoghi di interesse artistico.
Al Fahidi: cosa fare tra le vie del quartiere più antico di Dubai
Scommetto che anche voi, come me, resterete letteralmente esterrefatti davanti alla vista delle alte torri del vento, dette: barjeel.
Pensate che si tratta di un elemento architettonico unico nel suo genere.
Grazie alle maestrie locali infatti, fu possibile incanalare i venti in modo che soffiassero all’interno degli ambienti e dei cortili delle case di Al Fahidi, donando un pò di tregua e refrigerio dalle calde temperature emiratine.
Quelle che una volta erano le abitazioni dei cittadini di Dubai, oggi sono eleganti caffè, piccoli e curiosi b&b, dimore ricercate e spesso aperte al pubblico e alle visite.
Tra gli altri, si distingue indubbiamente il già citato Forte, l’edificio più antico di Al Fahidi.
Utilizzato essenzialmente a scopi difensivi, nel 1969 lo sceicco Hamdan Bin Rashid Al Maktoum ebbe l’idea di convertirlo nella sede di un museo.
Soltanto due anni dopo, nel 1971, venne inaugurato il Museo di Dubai, che ospita ben 5.000 reperti antichissimi.
Come raggiungere Al Fahidi e cosa vedere nelle vicinanze
Il mezzo più comodo per raggiungere Al Fahidi è sicuramente il taxi.
Non solo le tariffe sono davvero economiche, ma i mezzi sono di facile reperibilità.
In alternativa, se vi trovate sull’altra sponda del Dubai Creek, potrete decidere di raggiungere Al Fahidi su un abra, la tipica imbarcazione emiratina.
A meno di 5 km da questo antichissimo quartiere si staglia la più alta cornice del mondo: pensate che questa inquadratura gigante è stata collocata esattamente a metà tra la parte più antica e quella più moderna di Dubai e dai suoi 150 metri di altezza è pronta a regalarvi panorami mozzafiato.
Se volete visitarla, consultate il mio articolo dedicato a:
Deira: colori e sapori dell’antica Dubai
Le origini del quartiere di Deira vengono fatte risalire al 1841 quando, a causa di una violenta epidemia di vaiolo scoppiata improvvisamente sull’altra sponda del Creek (nel quartiere Bur Dubai), in moltissimi decisero di spostarsi oltre il fiume, cercando così di evitare il contagio.
L’insediamento che venne a crearsi crebbe notevolmente poichè quest’area si trovava in una zona davvero strategica, molto vicina all’emirato di Sharja che a quei tempi, era il più potente dell’intera zona del Golfo Persico.
Questo emirato è caratterizzato tra l’altro, da uno splendido deserto dalle dune di colore rosso e arancione acceso.
È qui che è possibile svolgere una delle attività più adrenaliniche da provare a Dubai, il dune bashing.
Venite a scoprire di che si tratta:
La sua caratteristica di crocevia tra l’emirato di Dubai e i territori confinanti, trasformò Deira in un vero e proprio melting pot di culture e popoli diversi. Qui giunsero iraniani, indiani, pakistani, somali.
Oggi la compresenza di queste diverse nazionalità non solo si vede ma si respira attraverso gli aromi e i profumi che, dalle bancarelle dei mercatini all’aperto, inondano le strette vie del quartiere.
Deira: cosa fare nel quartiere dei Souk
Prima di cominciare la vostra passeggiata tra le vie di Deira, ricordate che quella che state per intraprendere sarà una vera e propria avventura.
E non mi riferisco all’eventualità di incontrare animali feroci o affrontare faticose salite.
Le strade di Deira hanno il potere di condurre il visitatore in una sorta di dimensione parallela dove non esistono più lo spazio e il tempo.
Questo accade perchè ospitano alcune tra le attrazioni più suggestivi di Dubai: i Souk.
Si tratta di mercati all’aperto suddivisi in base alla tipologia di merce che espongono. Dimenticate a casa gli orologi perchè sono certa che finirete per perdervi tra le bancarelle, fermarvi ad assaggiare un pò di frutta secca o annusare gli aromi delle spezie e provare qualche abito tipico emiratino.
Il più strabiliante tra quelli che ho visitato è senza dubbio il Gold Souk, ovvero il Souk dell’Oro.
Non crederete ai vostri occhi quando vedrete esposti nelle vetrine, dei veri e propri manufatti artigianali e non semplici gioielli.
Oltre a collane, anelli e orecchini qui vengono orgogliosamente esibiti anche copricapi e abiti interamente realizzati in oro, dal costo assolutamente contenuto rispetto a quanto siamo abituati a vedere nelle gioiellerie del nostro Paese (in generale il prezzo dell’oro a Dubai è più basso rispetto al resto del mondo).
L’anello più grande del mondo nel Gold Souk di Deira
Tra i tanti primati della dinamica città di Dubai, vi è anche un Guinness World Record (con tanto di certificazione esposta) da ben 21 carati.
Dovete sapere infatti che, una delle gioiellerie del Souk dell’oro, espone in vetrina l’anello più grande del mondo!
Si chiama Taiba Najmat, ovvero la Stella di Taiba e costituisce il pezzo forte della Gioielleria Kanz.
Pesa 64 chilogrammi (che comprendono anche i 5 kg delle pietre di Swarowsky che lo impreziosiscono), ha una circonferenza di 70 centimetri e un diametro di 40.
Pensate: il suo valore oscilla attorno ai 3 milioni di dollari!
Nonostante qualcuno si sia fatto avanti per acquistarlo, il proprietario della gioielleria pare non sia assolutamente intenzionato a venderlo.
In compenso, folle di curiosi sgomitano per farsi scattare una foto davanti al prezioso gioiello e persino io e le mie compagnie di viaggio abbiamo ceduto alla tentazione.
Gli altri souk del quartiere antico Deira
Una volta terminata la vostra visita al Souk dell’oro, dirigetevi verso:
- Deira Spice Souq, ovvero il Souk delle spezie: un vero tripudio di colore e di profumi! Non è facile resistere alle lusinghe dei venditori, intenti a porgerti delle essenze da annusare e sono certa che non potrete fare a meno di acquistare qualche pianta aromatica da regalare ai vostri amici oppure da usare in cucina, deliziando gli ospiti con qualche pietanza esotica.
- Souk dei profumi, dove potrete scegliere tra fragranze di ogni tipo e adatte a tutti i gusti!
Vi consiglio di arrivare qui muniti di una buona scorta di acqua fresca, di un foulard e un cappellino per coprirvi il capo e le spalle.
Non solo vi troverete a camminare a lungo sotto il sole ma, molto del vostro tempo lo occuperete cercando di portare a termine le contrattazioni con i venditori, necessarie per finalizzare i vostri acquisti.
A tal proposito tenete presente che, nonostante io sia riuscita a pagare con il bancomat i miei acquisti, può tornare utile avere con sé una piccola scorta di contanti AED.
Come raggiungere Deira e cosa vedere nelle vicinanze
Il quartiere di Deira dista solo 7 km dall’aeroporto di Dubai , dal quale potrete prendere la linea rossa o la linea verde della metropolitana.
Se intendete visitare il Souk dell’oro e delle spezie, potete scendere alla fermata Al Ras e proseguire per altri 600 metri a piedi. Procedendo ad est dal Souk dell’oro è inoltre possibile raggiungere il Souk dei profumi.
Se volete inserire la visita del quartiere di Deira all’interno di un itinerario cittadino, vi consiglio di prendere un taxi, il mezzo più economico per spostarsi a Dubai.
In alternativa, provate l’emozione di attraversate il Creek sulla tipica abra, non ve ne pentirete!
Una volta sull’altra sponda del fiume, dirigetevi verso la zona più recente di Dubai e ammirate uno degli spettacoli più belli di Downtown, quello offerto da Dubai Fountain. Queste fontane danzanti sapranno intrattenervi e renderanno ancora più piacevole la vostra permanenza in città.
Ora però sono curiosa: quale tra i due quartieri storici di Dubai vi incuriosisce di più?
I miei ultimi itinerari di viaggio:
- Cosa vedere a Istanbul 3 o 4 giorni: itinerario culturale con mappa
- Cimitero della Certosa di Bologna: orari e mappa per la visita
- Imola non solo città dei motori: cosa vedere a piedi in un giorno
- Moschea Blu e le altre moschee da non perdere a Istanbul
- Santa Sofia a Istanbul: biglietti e orari del nuovo percorso di visita
31 risposte
Sono stata più volte a Dubai e ho alloggiato in vari quartieri, proprio per vivere meglio l’atmosfera dei vari “strati” di questa bellissima città. Tra la downtown, Marina e Deira ho preferito quest’ultima zona, più vera, caratteristica e sicuramente più economica.
Non si può lasciare Dubai senza fare una sosta ai Souk di Deira
La nostra visita al Souk è stata memorabile. Molto pulito e ordinato rispetto a tutti gli altri Souk da me visitati nel mondo, è un’esperienza anche questa!
Concordo Paola. In quanto a pulizia Dubai anche nei quartieri storici ci ha stupito in positivo.
Bellissimo itinerario per arrivare alle radici di Dubai, tra Bur e Deira, dove la città è nata e si è sviluppata. Si stenta a credere che fino agli anni Sessanta lì c’erano abitazioni rudimentali e nel giro di pochissimo tempo si è arrivati a quei grattacieli vertiginosi
Davvero splendido riscoprire questi quartieri , non possono mancare in un viaggio a Dubai
Entrambi i quartieri sono piuttosto affascinanti. Da una parte mi piace molto l’architettura locale con queste curiose torri che incanalano il vento. Dall’altra mi perderei nel souk delle spezie e della frutta secca… e sicuramente farei shopping… per fortuna che alcuni accettano il bancomat!
Penso che siano entrambi da vedere : si può prendere l’abra e passare da una sponda all’altra.
Quanto mi piacerebbe visitare un Souk. Ancora non ho mai avuto modo di fare questa esperienza. Chissà che non Si avveri proprio a Dubai!
I Souk di Dubai sono davvero imperdibili
Io che colleziono spezie mi perderei nel souk dedicato. E poi l’esperienza sull’imbarcazione tipica dev’essere bellissima!
Nel Souk delle spezie è praticamente impossibile non acquistare nulla !
Penso che sarei ancora persa nei mercati di Deira! Adoro scoprire e sentire sempre sapori nuovi, quindi si io scelgo Deira.
Non si può andare a Dubai e non fare acquisti nei Souk di Deira, ottima scelta
Non sono mai stata a Dubai, ma questo contrasto tra i quartieri storici e la parte più moderna della città mi ricorda molto Singapore!
Dubai è davvero unica nel suo genere . In poco tempo è stata creata una città nella città e tutto è ordinato , tutto è pulito . Da visitare assolutamente
Questa è la parte di Dubai che a me personalmente è piaciuta di più, sono rimasta incantata anchio dal Souk dell’Oro, mi ricordo ancora una vetrina che aveva esposte un paio di ciabattine bellissime in oro
Il Souk dell’oro ha sbalordito anche me , soprattutto per i prezzi davvero esigui di manufatti tanto elaborati
Se dovessi andare in questa parte di Dubai, sono certa che tornerei a casa col doppio del bagaglio!
Impossibile resistere !
Non sapevo che a Dubai ci fossero due quartieri storici, sarà che fanno sempre vedere i modernissimi grattacieli o centri commerciali, mentre queste zone sembrano decisamente avere più un’anima antica e affascinante!
Perché devi leggere i nostri articoli sul fam trip a Dubai : ci sono quartieri storici , quartieri di street art, musei di arte contemporanea , davvero per tutti i gusti
A pelle ti direi Al Fahidi, perché amo la storia e vedere l’edificio più antico di Dubai mi piacerebbe sicuramente!
Ma hanno entrambi caratteristiche particolari, quindi non saprei davvero decidermi!
Puoi anche visitarli entrambi : prendi l’abra e passi dall’altra parte del Creek.
Dubai ormai è conosciuta principalmente per il lusso e la modernità, ma in realtà c’è molto altro da vedere, come questi quartieri storici. A me personalmente affascinano tantissimo.
Penso che vedere solo i grattacieli e la parte più moderna sia come vederne solo metà. Consiglio vivamente di fare un giro anche nei quartieri storici
Sicuramente il quartiere che mi ispira di più è quello di Deira, con tutti i suoi colori e i suoi profumi è davvero affascinante. Però una capatina per vedere la cornice più alta del mondo, non si può mica rinunciare ad una foto in un posto del genere!
A Dubai penso sia fondamentale pianificare bene cosa vedere perchè c’è davvero tanto e si corre il rischio di perdersi qualcosa. Deira con i suoi profumi è davvero uno spettacolo, difficile andar via senza comprare nulla.
Il fatto che anche il fiume di Dubai sia stato allungato artificialmente, insieme a tutto il resto, mi fa sorridere. Però è bello che alcuni vecchi quartieri siano sopravvissuti, di solito il turismo di Dubai ruota tutto intorno ai grattacieli e al lusso!
Non sapevo che un souk avesse la particolarità di essere suddiviso per merci, volevo visitare quello di Doha ma alla fine non ne ho avuto modo, e forse è stato meglio così perché non mi ero documentata molto, prima di andarci. Le tue foto sono davvero splendide!
Ti ringrazio molto . Dubai è una città che sa sorprenderti . Basta non avere pregiudizi o troppa fretta nell’etichettarla. Non fai in tempo a fartene un’idea che è già il momento di ricrederti . Ogni angolo nasconde sorprese.
Dubai è veramente la realizzazione de “Le mille e una notte” in versione moderna ma questi quartieri antichi e cosi ricchi di storia contribuiscono a rendere la città davvero magica. Adoro i Souk, li trovo molto affascinanti e racchiudono tutta la cultura del luogo