Situata all’estremo sud ovest di Fuerteventura, la selvaggia Playa de Barlovento si trova sulla costa diametralmente opposta a quella della bianchissima Playa de Sotavento.
Il receptionist del primo residence in cui ho alloggiato a Corralejo, il gentilissimo Ivan, mi aveva segnato su una mappa dell’isola tutti i luoghi da visitare, suggerendomi di uscire dalle comuni rotte turistiche.
Tra questi spiccava, nell’estremo sud, la Punta de Barlovento, un luogo unico, a detta di Ivan, selvaggio e incontaminato.
Se volete pianificare il vostro viaggio a Fuerteventura, consultate:
Poichè fino a quel momento tutti i suoi consigli si erano rivelati ottimi, non potevo non onorare anche quell’ultimo appunto, segnalato da Ivan così generosamente sulla mia mappa.
Così mi apprestavo a prepararmi per il viaggio verso l’ultima spiaggia ancora da vedere sul territorio di Fuerteventura, Barlovento.
Come raggiungere Playa de Barlovento
Decido tuttavia di consultare la guida che avevo acquistato prima della partenza, edita da uno dei marchi più autorevoli del settore, la quale addirittura sconsiglia di avventurarsi fino a Barlovento se non con un fuoristrada , specificando che, cito testualmente:
con curve strette, dirupi e nessuna barriera, guidare a lungo la strada sterrata che conduce fin qui richiede nervi d’acciaio.
Circa a metà strada c’è un belvedere sferzato dai venti, dove gran parte degli automobilisti rinuncia a proseguire e torna indietro
Ma perchè Ivan mi avrebbe consigliato di recarmi su quel tratto di costa che sembra irraggiungibile?
Eppure lui lo sapeva che io avevo noleggiato una Fiat 500 per il mio tour di Fuerteventura!
Tra questi pensieri comincio a cercare sul web dei forum o meglio dei video che mostrino questa strada impraticabile.
Il mio viaggio verso Playa de Barlovento
La mia ricerca non ha prodotto granchè , anzi, ho addirittura trovato un autobus fuoristrada che da Morro Jable tutti i giorni si reca a Barlovento, con una corsa al mattino e l’altra nel primo pomeriggio (per info: www.tiadhe.com ), ma così facendo avrei avuto troppi vincoli di orario.
Ho pensato di mettermi in viaggio e di proseguire finchè possibile, e ho capito ben presto di aver fatto la scelta giusta.
Chi di voi, come me, è abituato a raggiungere in automobile alcune spiagge italiane, penso ad esempio ad alcune baie del Gargano, della Sicilia, ma anche alcune spiagge delle isole greche, sa che percorrere strade non asfaltate e piene di sassi, è all’ordine del giorno.
Sappiate che se siete tra questi, non avrete alcun problema a raggiungere la playa de Barlovento, perché la strada non è affatto come viene descritta nelle guide di viaggio o nei forum sul web.
Da Morro Jable occorrono 45 minuti per arrivare fino a Cofete, un minuscolo paesino affacciato sull’omonima spiaggia. Da qui, potrete poi raggiungere a piedi la Playa de Barlovento.
Sappiate che lungo la strada troverete un bivio.
Se deciderete di voltare verso sinistra andrete al Faro di Jandia, estremità meridionale della penisola, in alternativa troverete un belvedere panoramico davvero da togliere il fiato.
Qui, una volta parcheggiata l’auto, potrete fare delle foto , prima di proseguire verso la spiaggia.
Un consiglio: mi è stato segnalato recentemente un secondo itinerario per raggiungere la Playa de Barlovento. In questo caso, da Morro Jable, bisogna imboccare la FV-2 e poi immettersi nel Barranco de Pecenescal.
Il mio avventuroso arrivo a Playa de Barlovento
Devo dire che quel giorno tutti gli automobilisti decisero, come me nella mia Fiat 500, di proseguire fino alla spiaggia. Non ho visto nessuno tornare indietro, come invece profetizzato dalla mia guida di viaggio.
La spiaggia è selvaggia e sferzata dai venti. La sabbia dorata è così soffice che ad ogni passo corrispondono impronte sempre più profonde, presto coperte dalle onde, nel loro continuo andirivieni.
Non vi nego che qui, rispetto a playa de Sotavento, il vento è più fresco e c’è un pò di foschia , ma è proprio questo che rende il paesaggio unico nel suo genere.
Se siete curiosi di raggiungere anche la bianchissima spiaggia di Sotavento , venite a scoprire come arrivarci:
Passeggiare su questa lunga distesa di sabbia, mentre l’unico rumore che domina la scena è il soffio del vento unito allo sciabordio delle onde, mette in secondo piano tutti i timori di non riuscire ad arrivare, ai quali sono contenta di non aver dato ascolto.
Ho preferito seguire la mia anima di viaggiatrice e ora sono qui, a divertirmi come una bambina mentre , correndo a destra e sinistra, guardo le mie impronte formarsi e poi venire presto annientate, dalle onde che intanto mi inseguono, ad ogni passo.
E sono felice.
E ora ditemi di voi. Come vi sareste comportati al mio posto: avreste lasciato perdere, come da indicazione della guida, oppure vi sareste avventurati nell’ignoto, spinti dal piacere della scoperta?
I miei ultimi itinerari di viaggio:
- Cosa vedere a Istanbul 3 o 4 giorni: itinerario culturale con mappa
- Cimitero della Certosa di Bologna: orari e mappa per la visita
- Imola non solo città dei motori: cosa vedere a piedi in un giorno
- Moschea Blu e le altre moschee da non perdere a Istanbul
- Santa Sofia a Istanbul: biglietti e orari del nuovo percorso di visita
14 risposte
Beh di sicuro ne è valsa la pena, sei stata ripagata con tanta bellezza e poi era quasi deserta…che pace!
Questa estate a Fuerteventura c’era poca gente e così ho potuto godere appieno dei paesaggi .
Una spiaggia davvero molto suggestiva mi piace tanto hai fatto bene ad andarci!
Davvero spettacolare ! Un’emozione unica!! mai farsi scoraggiare da nessuno , neanche dalle guide di viaggio più autorevoli 😉
Sicuramente anche io avrei agito come te, io sono uno a cui piace avventurarsi quindi non avrei seguito il consiglio della guida.
Ci tenevo a condividere la mia esperienza perché vorrei che chi mi legge non sia condizionato da opinioni altrui o pregiudizi ma attraverso il video e le mie foto possa farsi un’idea e decidere se visitare o meno un luogo. Penso sia un patto di onestà e trasparenza con chi legge i miei contenuti.
Che avventura incredibile ! Mi piacerebbe molto fare questo intero percorso!
Te lo consiglio!
Adoro viaggiare sulle strade sterrate! Amanti da sempre dei viaggi on the road non mancheremo sicuramente di avventurarci in questi territori prima o poi, alla scoperta della loro particolare bellezza.
Anche io sono come te , non mi sono fatta assolutamente fermare dalle recensioni e dalle opinioni altrui , anche se di fonti autorevoli .
Io adoro scoprire posti quasi fuori rotta!
Sono sempre i più belli! Le Canarie, poi, hanno delle spiagge davvero uniche e selvagge!
Allora questa è la spiaggia che fa per te !
cara blogger stai attenta stai confondendo la spiaggia di Bartolovento con quella di Cofete.
tu descrivi l’itinerario per andare a cofete anche la tua foto è a cofete.
se vouoi andare a Bartolovento hai due possibilità:
1) a piedi dal Barranco de Pecescal;
2) a piedi dopo avere lasciato l’auto a Cofete.
Buongiorno Roberto. Come ho scritto nell’articolo è stata una persona del posto, oltre che la mia guida di viaggio a suggerirmi la strada e devo ammettere che in questo modo ho potuto fare delle splendide foto dal Mirador, da cui si ha una magnifica vista sul litorale. Sono così arrivata a Cofete e da lì ho proseguito a piedi fino a Playa de Barlovento. Tuttavia, ti ringrazio molto di avermi suggerito un secondo itinerario, che ho provveduto ad inserire nel mio articolo.