Ci sono almeno 10 borghi che meritano di essere visitati in provincia di Bologna e scommetto che non vedete l’ora di scoprire i loro nomi.
Prima di svelarli, conosciamo più da vicino quel territorio che secondo alcuni, visto dall’alto assume la forma di un cuore rovesciato, tagliato in due parti quasi uguali dalla Via Emilia.
Provincia di Bologna: i borghi più belli da vedere
La provincia di Bologna si estende nella parte orientale dell’Emilia-Romagna e presenta un territorio altamente variegato.
Ad eccezione del mare infatti, qui non manca davvero nulla.
Alla zona di nord-est, tipicamente pianeggiante, si contrappongono i morbidi colli bolognesi ed i verdi rilievi dell’Appennino, un vero e proprio confine naturale sul versante di sud-ovest, verso la Toscana.
Uno dei modi migliori per apprezzare ciascuna delle specificità territoriali, è trascorrere qualche ora nei borghi dislocati nei dintorni di Bologna.
Tra i loro vicoli e nelle piazze, così come sulle torri e negli antichi castelli, si respira una fortissima connessione con il paesaggio circostante.
Curiosi di saperne di più? Cominciamo!
10 borghi da vedere in provincia di Bologna
1. Bentivoglio
2. Castello di Serravalle
3. Dozza
4. Grizzana Morandi
5. Marzabotto
6. Monteveglio
7. Pieve di Cento
8. Porretta Terme
9. Sant’Agata Bolognese
10. San Giovanni in Persiceto
Bentivoglio e la tradizione contadina della pianura bolognese
Bentivoglio sorge nei pressi del Canale Navile, sulla strada che da Bologna conduce a Ferrara e deve il suo nome alla famiglia che governò a lungo su queste terre.
È qui che Giovanni II Bentivoglio fece costruire una fortezza a pianta quadrata, dove amava soggiornare nei momenti di svago o per dedicarsi alla caccia.
Nell’area più antica del borgo si erge il celebre Palazzo Rosso, splendido esempio dello stile Liberty bolognese.
Tra gli ambienti di maggior pregio dell’edificio fatto costruire dal marchese Pizzardi, vi è la Sala dello Zodiaco, le cui decorazioni ripropongono elementi tipici del mondo vegetale e animale, oltre che simbologie di ambito strettamente astronomico.
Se volete conoscere più a fondo la storia del territorio, vi suggerisco di visitare il Museo della Civiltà Contadina, che espone diversi manufatti legati alla tradizione agricola, antica fonte di sostentamento per la popolazione locale.
Castello di Serravalle: il borgo a metà strada tra Bologna e Modena
Il piccolo borgo di Castello di Serravalle svetta su un’altura che si trova quasi esattamente a metà strada tra Bologna e Modena.
Per la sua posizione strategica, si è trovato spesso al centro di contese tra i due capoluoghi di provincia ed ha preso parte a scontri decisivi per la supremazia del territorio.

Al centro abitato, dall’aspetto tipicamente medievale, si accede attraverso la Rocca e le sue alte mura merlate.
Non potrete non notare il Palazzo di Boccadiferro dove pare che Gioachino Rossini celebrò il suo secondo matrimonio.
L’imponente Torre Campanaria vi introdurrà alla Casa del Capitano, che oggi è la sede dell’Ecomuseo della Collina e del Vino.
È stato inaugurato con l’obiettivo di avvicinare i visitatori alla storia del territorio di Castello di Serravalle ed è totalmente gratuito.
Fossi in voi, non ci penserei troppo prima di entrare!
Se volete saperne di più, consultate il mio articolo: Cosa vedere nel borgo di Castello di Serravalle.
Dozza: una galleria d’arte a cielo aperto in provincia di Bologna
A circa mezz’ora da Bologna si cela una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto ed il suo nome è Dozza.
Forse qualcuno di voi avrà già avuto modo di visitare questo borgo poiché negli ultimi anni, grazie alla diffusione dei social network, i murales che ne ricoprono le case sono stati letteralmente presi d’assalto.
Pensate: tutto cominciò negli anni Sessanta, quando fu istituita la Biennale del Muro Dipinto, una manifestazione che ha consentito a street artist di tutto il mondo, di trasformare i muri di Dozza in enormi quadri da esposizione.

Ormai se ne contano quasi un centinaio ed è davvero impossibile stabilire quale sia l’opera più bella.
Mi raccomando, prima di rimettervi in viaggio, varcate la soglia della Rocca Sforzesca.
Nei suoi sotterranei si trova la sede dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, che organizza svariate iniziative volte a promuovere la tradizione vitivinicola regionale.
Potete rivivere i momenti salienti della mia esperienza a Dozza nel racconto: Il borgo dei murales vicino a Bologna.
Grizzana Morandi: non solo Rocchetta Mattei
Il comune di Grizzana Morandi è conosciuto soprattutto per l’eclettica Rocchetta Mattei.
Questo splendido palazzo, realizzato dal conte bolognese Cesare Mattei sulle fondamenta di un vecchio castello medievale, sembra incantato.
Dal punto di vista architettonico, la Rocchetta è ricchissima di riferimenti all’arte moresca.
La Cappella ad esempio, richiama nelle linee come nelle geometrie, la Mezquita di Cordoba.
Allo stesso modo, il Cortile dei Leoni sembra un evidente omaggio alla fontana monumentale dell’Alhambra di Granada.
State già digitando questa destinazione sullo schermo del navigatore, non è vero?
Prima di mettervi in viaggio, sappiate che la Rocchetta Mattei non è l’unico luogo che merita una sosta nei pressi del borgo appenninico.
Del resto, il toponimo Grizzana Morandi dimostra come questo territorio sia fortemente legato ad un altro grande protagonista della storia bolognese.
Giorgio Morandi, uno dei principali pittori italiani del Novecento nonché incisore di fama mondiale, trascorse a Grizzana alcuni degli anni più piacevoli della sua vita.
Tutte le stanze della sua villa, incluso lo studio, affacciato sui celebri fienili del Campiaro (tra i suoi soggetti più amati), sono oggi aperte alle visite.

Nel racconto: Grizzana e il pittore bolognese Giorgio Morandi trovate validi suggerimenti per pianificare il tour.
Marzabotto ed il Parco di Monte di Sole
Il Parco Storico di Monte Sole è stato teatro di una delle pagine più cruente della storia d’Italia: la strage di Marzabotto.
Per questo motivo, prima di esplorare questo territorio, vi consiglio di ripassare quanto appreso dai libri di scuola sugli eventi che vi ebbero luogo, tra il 29 Settembre ed il 5 Ottobre del 1944.
L’eccidio che venne consumato in quei giorni colpì principalmente la popolazione civile. Morirono 771 persone, tra cui molti bambini.
A Marzabotto, grazie all’apertura del Centro d’interpretazione di Monte Sole e del Sacrario ai caduti, è possibile approfondire da vicino i fatti storici, ascoltando le testimonianze dei sopravvissuti e concedendosi un momento di raccoglimento dinanzi alle lapidi dei caduti.
Una delle modalità per familiarizzare con il territorio circostante è attraverso la passeggiata detta: Staffetta di Monte Sole.
Si tratta di un percorso audioguidato che porta i visitatori alla scoperta dei luoghi su cui si consumò la strage, attraverso il racconto delle persone che abitavano queste colline prima dell’avvento della guerra.
A ciascuna delle tappe è dedicato un ampio approfondimento nell’articolo: Cosa vedere nei luoghi della strage di Marzabotto.
Monteveglio e la sua antica Abbazia
L’Abbazia di Monteveglio è l’edificio principale di questo antichissimo borgo collinare, legato alla figura di Matilde di Canossa.
Dovete sapere infatti che qui è ambientato uno degli scontri più accesi della contesa tra Papa Gregorio ed Enrico IV, che si concluse con una netta affermazione della supremazia pontificia.
L’Abbazia è costituita da una chiesa a tre navate, una cripta e ben due chiostri.
Subì diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli ed oggi è gestita dalla Comunità dei Fratelli di San Francesco.

Dal 1995 il borgo è inserito nel Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, che può essere attraversato percorrendo uno dei tanti sentieri di trekking, pensati per camminatori amatoriali ed esperti.
Per scegliere l’itinerario più adatto alle vostre esigenze, date un’occhiata a: Il borgo di Monteveglio sulle colline bolognesi.
Pieve di Cento: alla scoperta del piccolo borgo in provincia di Bologna
Se dovessi scegliere un solo aggettivo per definire Pieve di Cento, uno dei centri più piccoli della provincia di Bologna, direi: sorprendente.
All’interno delle sue quattro porte, antico baluardo difensivo, si nasconde uno scrigno di tesori che aspettano solo di essere scovati.
Il palazzo comunale ad esempio, custodisce il Teatro intitolato ad Alice Zeppilli ed il Museo della Musica.
Qui si possono ammirare alcuni degli oggetti di scena della cantante, che si trasferì a Pieve di Cento dopo la morte del marito, originario del borgo del bolognese.
E che dire delle collezioni museali? La nuova Pinacoteca, inaugurata nel 2021, si estende per ben 4000 metri quadrati ed espone opere che si collocano tra il Trecento ed il Settecento, tra cui alcuni lavori degli allievi del Guercino.
Al 2000 invece risale l’apertura del Museo MAGI ‘900, dedicato alle correnti artistiche dei secoli XX e XXI. È stato ricavato all’interno di un vecchio silos che rischiava la demolizione.
Maggiori dettagli sui principali punti d’interesse sono disponibili nell’articolo: Nove cose da vedere più una a Pieve di Cento.
Porretta Terme: tra musica, benessere e street art
La storia di Porretta Terme è profondamente connessa alle sue sorgenti dalle proprietà benefiche, che pare fossero già note agli antichi Romani.
Ma non è questo l’unico motivo per il quale vi consiglio di raggiungere il borgo.
Innanzitutto, dovete sapere che Porretta Terme è la capitale del soul.
Ogni anno, nel mese di Luglio, le sue vie brulicano di curiosi e appassionati di musica, desiderosi di vedere i loro artisti preferiti, cimentarsi in coinvolgenti esibizioni dal vivo.
Per rendere ancora più evidente il legame tra il territorio ed il Porretta Soul Festival, il centro storico è stato tappezzato di murales.
Si è infatti pensato di omaggiare i maggiori esponenti di questo genere musicale, con coloratissime opere di street art.

Inoltre, a pochi metri dal borgo si erge il Santuario della Madonna del Ponte, patrona della pallacanestro italiana.
Vi ho incuriosito, vero? Date un’occhiata al mio approfondimento dedicato a Porretta Terme, così da saperne di più.
Sant’Agata Bolognese e il mito Lamborghini
Penso di non fare un torto a nessuno affermando che il borgo di Sant’Agata Bolognese sia noto in Italia e nel mondo, principalmente per lo stabilimento Lamborghini.
Venne inaugurato nel 1963 da Ferruccio, che sfidò Enzo Ferrari in persona, accusandolo di costruire vetture imperfette.
Non a caso, il simbolo della casa automobilistica è un toro, da sempre sinonimo di potenza, forza e sfrontatezza.
Le automobili Lamborghini del resto, hanno sempre anticipato le tendenze.
La Miura ad esempio, negli anni Sessanta fu l’auto più desiderata dalle star di Hollywood, diventando un vero e proprio status symbol.
Oggi, grazie all’apertura di un museo, gli appassionati delle quattro ruote hanno la possibilità di ammirare da vicino i modelli che hanno fatto la storia della Lamborghini.
Non mancano le vetture più accattivanti, come la Aventador o la Murciélago, che è stata persino scelta come Batmobile.
Se volete rifarvi gli occhi dinanzi alle vostre auto preferite, consultate il racconto dedicato al Museo Lamborghini, contenente alcune informazioni pratiche per pianificare la visita.
San Giovanni in Persiceto: il borgo delle fiabe in provincia di Bologna
San Giovanni in Persiceto è soprannominato il borgo rotondo, in quanto il suo centro storico ha mantenuto l’assetto originario, di epoca longobarda.
Uno dei miei posti del cuore di questa località, che dista solo 30 minuti da Bologna, è Piazzetta Betlemme.
Originariamente si trattava di una zona abbandonata, mentre oggi costituisce uno dei luoghi più fotografati dell’intera provincia.
Grazie ad un’imponente opera di riqualificazione, avviata all’inizio degli anni Ottanta, le facciate delle case appaiono interamente decorate con paesaggi e personaggi che rimandano al mondo delle fiabe.
Ortaggi dalle dimensioni esorbitanti, oche, galline e altri animali da cortile, vi faranno tornare bambini in un attimo.
Non saprete resistere alla tentazione di scattare qualche foto da condividere sui vostri profili social!
Prima di lasciare il borgo, vi consiglio di fare un salto al Museo del Cielo e della Terra, che ospita uno dei planetari più grandi del nostro Paese.
Anche Piazza del Popolo merita una visita. È qui che si trovano gli edifici più rappresentativi della cittadina, ovvero: il palazzo comunale, la Torre Civica e la Collegiata di San Giovanni Battista.
Le informazioni per organizzare il vostro tour sono disponibili in: Street art e non solo a San Giovanni in Persiceto.

Ora che siamo arrivati al termine di questo viaggio attraverso dieci borghi della provincia di Bologna, non posso che domandarvi: qual è la località che vi incuriosisce di più e perché?
I miei ultimi itinerari di viaggio:
- Capitali europee da visitare in primavera
- Capoluoghi italiani da vedere in primavera
- Bologna: Museo Memoriale della Libertà
- Porretta Terme: 5 motivi per visitare il borgo
- Bentivoglio: il Museo della Civiltà Contadina
14 commenti
Sembrano borghi carini, purtroppo conosciamo sempre le grandi città. Mentre meritano anche di essere visitati e conosciuti i borghi limitrofi.
Purtroppo di questi borghi ho solo visto San Giovanni in Persiceto. Mi attirano molto Dozza, Grizzana Morandi e Marzabotto. Mi piacerebbe molto fare quella passeggiata con audioguida. Un post da salvare! Grazie
Ti aspetto per accompagnarti in questo tour.
Un borgo più bello dell’altro e dato che è impossible sceglierne uno direi che un bel tour ci starebbe tutto
Dopo aver visto Bologna ora posso pensare ai dintorni. Meravigliosi questi borghi, alcuni li conoscevo come Dozza, Porretta Terme, San Giovanni Persiceto ma tu mi aggiungi delle curiosità interessanti, non sapevo ad esempio del soul a Porretta. Ottime informazioni che sicuramente in futuro mi verranno bene
Mi fa piacere che il territorio ti incuriosisca, ha davvero tanto da offrire ed in primis splendidi borghi.
Dozza sicuramente è la più famosa località che hai indicato proprio per i suoi splendidi murales! Non sono mai stata in questa zona ma mi piacerebbe molto poter organizzare un on the road che includa assolutamente Marzabotto, luogo di memoria imprescindibile.
Hai ben due motivi per tornare in Emilia, non ti resta che partire allora 😉
Quella di Bologna p una zona che conosco molto poco, tra tutti i paesi che hai citato conosco solo Monteveglio perchè una volta sono andata a trovare un’amica che abita lì. Mi sa che devo rimediare!
Splendide le colline di Monteveglio.
Non ho mai esplorato i dintorni di Bologna e spero di poter rimediare presto. I borghi da te selezionati sono davvero molto pittoreschi. Meritano tutti una visita e credo siano facilmente esplorabili anche con i bambini.
I bambini si divertiranno di sicuro.
Che bello leggere di questi luoghi! Alcuni li conosco bene, a San Giovanni ho ancora delle amiche. Di altri ho sentito parlare e mi piacerebbe visitarli, vorrei proprio andare a Porretta per il suo soul festival
Il Porretta Soul Festival si svolge a Luglio, facci un pensierino 😉